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Urban Tour, per scoprire i tesori nascosti di Milano

Un pomeriggio diverso alla scoperta delle meraviglie artistiche ed enologiche del nostro Paese. È questo quel che propone l’Urban Tour di Officine Turistiche di Milano: itinerari urbani accompagnati da una guida turistica pensati per abbinare arte, cultura e degustazioni caratterizzate da un tema o comunque mirate alla valorizzazione di un prodotto o di un territorio.

Per sabato 11 novembre, le Officine Turistiche di Milano hanno in serbo un programma d’eccezione:  il percorso guidato “Stazione Centrale, la Cattedrale del movimento”, e la degustazione, altrettanto guidata, di tre vini.  La Stazione  Centrale di Milano è troppo spesso ritenuta un semplice luogo di passaggio attraversato ma che racchiude in sé decenni di storia dove si fondono  passato e presente nel gioco incredibile delle sue architetture Nel tour è prevista una visita a Cascina Pozzobonelli, un tesoro nascosto attribuito al Bramante.Seguirà un “viaggio” con il Sauvignon per apprezzare le differenze stilistiche di tre vini prodotti con le stesse uve in tre Paesi diversi: Italia, Francia e Cile.

Gli itinerari su Milano sono quattro, per ora: ben due differenti percorsi portano alla scoperta del Liberty nel capoluogo Lombardo (in zona Porta Venezia il primo e in zona corso Magenta il sorprendente secondo  che porta alla ribalta il poco conosciuto “villino Maria Luisa” di via Tamburini); il tour legato alla Mediolaum romana e infine il percorso dedicato alla Stazione Centrale.

Passeggiando si scoprono le meraviglie di Milano raccontate da guide appassionate che non esitano a cogliere le occasioni che possono presentarsi nelle diverse occasioni di incontro come, aderendo all’invito di un residente, esplorare i magnifici cortili di Milano generalmente nascosti generalmente al pubblico. E al termine del percorso a piedi, in genere un paio d’ore alla portata di tutti, il viaggio continua come nelle migliori tradizioni italiane esaltando i sapori della tavola.

Il prezzo, 35 euro, non è propriamente economico ma li vale: i gruppi sono piccoli e l’iterazione con le diverse guide è garantita. e, d’altro canto, per una pizza e un cinema si spende uguale.




Dieci anni di swing con le Sorelle Marinetti

Le Sorelle Marinetti festeggiano i dieci anni dalla fondazione del trio, che ha fatto dello swing una missione di vita, con Topolini mici e pinguini innamorati. Lo spettacolo debutta il 9 novembre al Teatro Delfino di Milano dove rimarrà in scena fino al 12 novembre. La regia è affidata a Giorgio Bozzo e mentre la direzione musicale al maestro Christian Schmitz.

 Topolini mici e pinguini innamorati è uno spettacolo che racconta il repertorio della canzonetta sincopata degli anni Trenta e Quaranta, con un’attenzione particolare al “filone animalista”, a tutti quei brani – firmati dalle migliori penne della musica del tempo – che avevano per protagonisti gli animali. Una lezione di storia del costume arricchita da una selezione di divertenti canzoni interpretate dalle Sorelle Marinetti. Turbina, Scintilla e Elica Marinetti sono tre attori e cantanti (al secolo Nicola Olivieri, Marco Lugli e Matteo Minerva) al servizio di un progetto di recupero della canzonetta swingata che ha visto nel Trio Lescano il più noto interprete di “canto armonizzato” nel nostro paese. Sul palco sono accompagnate al pianoforte dal maestro Christian Schmitz, preparatore vocale e arrangiatore dei brani proposti, che in questo spettacolo si cimenta anche nel canto e nella recitazione.

Il pinguino innamorato, Il gatto in cantina, La canzone delle mosche, Maramao perché sei morto, La sardina innamorata… sono alcune delle canzoni che ai tempi dell’E.I.A.R. diedero vita a un “fantastico zoo” al servizio dello swing. Fatta salva la tradizione millenaria della favola con interpreti zoomorfi, una ragione era senz’altro da rintracciare nelle programmazioni cinematografiche di quegli anni, che dalla metà degli anni Trenta cominciarono ad ospitare i primi cartoni animati di Walt Disney, le Silly Symphonies, il cui titolo nel nostro Paese venne italianizzato in Sinfonie Allegre. I programmi leggeri dell’EIAR e tutta la pletora di artisti che vi gravitavano intorno intuirono immediatamente il grosso successo di questi cortometraggi animati e si impegnarono da subito a creare canzoncine in sintonia con quel mondo fantastico.

 

 

 




Ambra porta in scena “La guerra dei Roses”

“La guerra dei Roses” arriva a teatro con Ambra Angiolini e Matteo Cremon e la firma di Filippo Dini alla regia. Lo spettacolo debutta il 9 novembre al Teatro Manzoni di Milano dove resterà in scena fino al 26 novembre.

“La guerra dei Roses” è prima di tutto il titolo di un romanzo del 1981 e poi otto anni più tardi diventa un enorme successo cinematografico per la regia di Danny De Vito. L’autore del romanzo, Warren Adler, scrive anche il soggetto del film e in seguito deciderà di adattare questa vicenda anche per il teatro, creando una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, trovando forse in teatro la sua dimensione ideale, per la sua potenza espressiva e la sua dimensione terribilmente onirica.

“La grandezza dell’amore si esprime in questa commedia attraverso la sua fine. Adler ci pone di fronte ad una delle più potenti e straordinarie deflagrazione umane: la separazione di un uomo e una donna che hanno condiviso un grande amore. – sostiene Dini-. Non c’è al mondo espressione più sconvolgente della potenza dell’essere umano, non a caso il titolo la paragona ad una guerra, e non solo, ad una delle più sanguinose guerre della storia inglese, una guerra nata in “casa” appunto, la guerra tra due rami della stessa famiglia, la guerra delle due rose.”

La storia narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa. Ad un tratto tutto questo si rompe, si infrange contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale di lei. La loro vita passata insieme, viene da lei completamente riscritta, la sua maturata presa di coscienza la rafforza con una ferocia degna di una grande eroina, a scagliarsi sul suo amato, ora il responsabile della sua mancata affermazione, in un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità, fino alle estreme conseguenze. Ed è guerra, “La guerra dei Roses”.

 

 




Prima neve a prezzi da non perdere. Dove sciare con lo sconto

È tempo di preparare gli sci. In alta quota ha iniziato a nevicare copiosamente e gli impianti potrebbero persino anticipare l’inizio della stagione di qualche settimana. Per di più sciare tra novembre e dicembre offre grandi vantaggi: con l’apertura degli impianti le località montane offrono occasioni da cogliere al volo per  ricaricarsi prima del tour de force di Natale. Scenari incantati, poche file e, si spera, tanta tanta tanta neve.  E, soprattutto, sconti particolarmente allettanti. Se poi si prevede di sciare un’intera stagione, cinque mesi ininterrotti Saas Fee, noto anche come villaggio dei ghiacciai perché circondato da 13 cime che superano i 4mila metri,  propone uno skipass stagionale a un prezzo imbattibile:  233 franchi, ovvero 205 euro circa.

 Proprio in questo periodo si concentrano infatti le migliori promozioni per una vacanza in montagna prima di Natale e l’atmosfera è magica tra mercatini e feste tradizionali in occasione dell’Avvento. A Splügen-Tambo, soleggiato comprensorio al confine con la Valtellina, addirittura per il Ponte dell’Immacolata (8,9,10 dicembre) si scia gratis. Un’occasione da non perdere per godere della natura incontaminata, dei romantici paesini arroccati in montagna e dei piaci della buona tavola, oltre che di piste da sci preparate a regola d’arte. Il comprensorio offre 30 km di piste di cui 8 eventualmente innevate con neve artificiale.  Per il ponte dell’Immaccolata si scia gratis anche a Leukerbad, la più grande stazione termale dell’arco alpino: prenotando le terme o una struttura della destinazione lo skipass è in regalo.

Se poi si volesse iniziare ancora prima a indossare gli scarponi, il Tirolo e i suoi cinque ghiacciai sopra i 3mila metri sono una destinazione perfetta: il “festaiolo” Kaunertal; Sölden che evoca le atmosfere di James Bond; Hintertux; Stubai, il più grande comprensorio sciistico su ghiacciaio con 26 impianti di risalita e 64 chilometri di piste e il romantico Pitztal dove si può aspettare il tramonto a 3440 metri. E per la sera Innsbruck con le luci dei 170.500 cristalli Swarovski che illuminano l’albero di Natale, le 200 bancarelle dei tradizionali mercatini presenti in centro città, i ristoranti e le tradizioni dell’Avvento, è a portata di macchina o di autobus. Nella capitale delle Alpi poi, fino all’Epifania, si può cogliere l’occasione per un rilassante week end lungo tra neve e shopping con 164 euro per due pernottamenti.

Ecco alcune idee di quelle cogliere al volo appena aprono gli impianti.

UN GIORNO IN OMAGGIO Dolomiti Superstar: qui la formula magica dal 25 novembre al 23 dicembre nelle 12 località sciistiche del Dolomiti Superski è il 4 = 3 e comprende una giornata di soggiorno e di sci in omaggio su 4 giorni.  Al Bad Moos Dolomites Spa Resort di Sesto, incastonato nella verde Val Fiscalina, ad esempio, il “Dolomiti Super Première” con 4 notti e 4 giorni di skipass in mezza pensione, il pass per i mezzi pubblici e l’uso delle Spa Termesane parte da 594 euro a persona, mentre i non sciatori spendono 387 euro. Gli impianti della Croda Rossa si trovano appena fuori dall’hotel. Ma il divertimento continua. Con un unico skipass infatti si scia per l’intero comprensorio sciistico Tre Cime Dolomiti, 5 aeree per 90 km di piste o, volendo, con lo Ski Pustertal Express, si può raggiungere Plan de Corones.
In Val Senales, invece, fino al 22 dicembre una “toccata e fuga” di cinque pernottamenti con quattro giorni di skipass e noleggio sci parte da 311 euro in mezza pensione (al Natur-Aktiv Hotel Rainhof). Il comprensorio internazionale Breuil-Cervinia Valtournanche-Zermatt offre infine sette giorni al prezzi di sei, dall’hotel alla scuola di sci.

SKIPASS INCLUSO In Valtellina lo skipass è incluso nelle strutture aderenti all’iniziativa. Per chi sceglie Livigno e soggiorna almeno quattro notti in hotel o sette in appartamento, fino al 22 dicembre, lo skipass è in omaggio. Skipass gratis anche a Santa Caterina, nel cuore del parco nazionale dello Stelvio, se si prenota un soggiorno di almeno 4 notti in hotel in mezza pensione. E si può sciare anche a Bormio e a San Colombano. I tre giorni di Sant’Ambrio (7-10 dicembre) in mezza pensione all’Hotel Sport di Santa Caterina, a pochi metri dagli impianti, in mezza pensione e skipass incluso, costano 210 euro mentre se si riesce a ritagliarsi spazio per un ponte lungo cinque giorni (5-10 dicembre) costano 370 euro: cucina valtellinese doc, stanze e luminose e ambiente alpino assicurano un break prenatalizio che ritempra dalle fatiche del lavoro. Dal 10 al 23 dicembre pi conviene anche di più: : 5 giorni di mezza pensione e 4 giorni di skipass costano 300,00,  7 giorni di mezza pensione e 6 giorni di skipass 415, euro.
Anche il Wellnessresort Alpenschlossl & Linderhof di Cadipietra, in val Aurina, a 50 metri dagli impianti del Klausberg (comprensorio dello Skiworld Ahrntal/Valle Aurina con 23 impianti di risalita e 73 km di piste)offre lo skipass in regalo anche per soggiorni di soli 4 notti fino al 23 dicembre (quattro pernottamenti in premium all inclusive e 3 giorni di Skipass partono da 596 euro a persona). Qui, dopo una giornata di sport, ci si rilassa in oltre 3.000 mq di benessere.

PROMOZIONI DA NON PERDERE Svizzera Turismo e Engadin St. Moritz propongono, “Sant’Ambrogio a St. Moritz” con offerte da prendere a volo per invogliare gli ospiti dell’area milanese a scoprire l’Engadina, i suoi 350 km di piste baciati dal sole, i laghi e la natura incontaminata, il glamour di St Moritz e i tradizionali villaggi con le case decorate a sgraffito. Per chi vuole regalarsi un soggiorno davvero unico dove il comfort moderno incontra e il fascino di epoche passate, dal 7 al 19 dicembre ad esempio, l’indirizzo è quello del Grand Hotel Kronenhof di Pontresina, quasi un palazzo reale di 170 anni con vista sul ghiacciaio, sontuosi saloni affrescati e una zona spa di 2mila mq. Qui, dove soggiornavano reali e aristocratici, un soggiorno di due notti in mezza pensione, con skipass incluso, per due persone costa 900 euro. Nel vicino Hotel Schloss sempre a Pontresina, castello di fine ‘800 con una spa di 900 metri quadrati e dalle cui vetrate si ammira un panorama unico sulla Val Roseg, una coppia spende 600 euro le tre notti del ponte Sant’Ambrogio (7-10 dicembre) in mezza pensione, mentre lo skipass può essere acquistato a 36 euro al giorno, la metà del prezzo abituale con l’offerta “hotel+skipass” proposta fino a fine stagione da cento hotel del territorio.