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Gressoney, tradizione walser ai piedi del Monte Rosa

 Tradizione walser e impianti moderni. Qui si scia ai piedi del Monte Rosa, guardando all’orizzonte il Monte Bianco e il Cervino. E per il doposci il Gressoney Sport Haus, 5.000 mq coperti e riscaldati dove rilassarsi tra sauna, bagno turco, idromassaggio e cinema.  D’estate spazio ad escursioni e passeggiate a piedi, in moutain bike o a cavallo verso il vicino parco Gover che offre suggestivi scorci sul monte Rosa o escursioni più impegnative in quota. Gressoney infine è punto di partenza privilegiato per escursioni alpinistiche e traversate, ad iniziare dall’Alta Via 1 della Valle d’Aosta che collega Saint Jean a Courmayeur.

Gressoney Saint Jean gode di una delle posizioni più invidiabili della valle con una vista mozzafiato sul ghiacciaio del Lyskamm e sulle maestose pareti sud del massiccio del Rosa a sua volta riflesse nelle acque di smeraldo liquido del lago Gover, a pochi minuti dal centro.  L’elegante villaggio alpino, scrigno della cultura walser, fin da subito ha goduto della ribalta internazionale tanto che, nel 1894, la regina Margherita vi fece costruire un castello immerso nel bosco, il Castello Savoia, tutt’oggi visitabile che sembra uscire direttamente dal libro delle fate e incanta per i suoi interni e il giardino botanico particolarmente curato. Il villaggio si affaccia sul ghiacciaio del Lyskamm e sull’imponente massiccio del Monte Rosa a sua volta riflesso nelle acque di smeraldo liquido del Lago Gover, a pochi minuti dal centro. Gressoney Saint Jean è una località raccolta, intima, particolarmente adatta alle famiglie che possono godersi l’intera giornata sulla neve mantenendo la situazione “sotto controllo”. Qui si scia su sette piste (tre blu, tre rosse e una nera) per 13 km circa e non mancano le sfide anche per gli sciatori più esperti.  Qui infatti ci si può divertire sulla pista nera dedicata a Leonardo David, il campione azzurro proveniente da queste valli e scomparso nel 1985.  Il percorso si snoda sui pendii del Weissmatten ed è stato eletto più volte come miglior pista d’Italia. La pista Leonardo David Special, aperta anche in notturna, garantisce adrenalina ed emozioni grazie ai continui cambi di ritmo, alle forti pendenze e alle condizioni di innevamento sempre perfette. Gli sciatori più esperti l’hanno spesso definita una pista di altri temi perché richiede un certo grado di impegno e non offre semplici scorciatoie. L’ideale è provarla al mattino quando neve tiene e, soprattutto, le gambe reggono ancora.

A portata di navetta si possono poi raggiungere i collegamenti con il comprensorio MonteRosa Sky (a cui appartiene anche Gressoney Saint Jean) e i suoi 180 km di piste.  Iniziare da Gressoney – La Trinitè è il cuore del maxi comprensorio del Monterosa Ski e ai suoi 180 km di piste comprese in un solo ski pass grazie al suo collegamento con Champoluc, Alagna, il Gabiet e punta Jolanda. Dalla Valle di Gressoney, attraverso il Passo dei Salati, si raggiunge sci ai piedi la Valsesia, mentre dal Colle Bettaforca ci si collega con la Val d’Ayas.  Un’esperienza particolarmente adrenalinica è quella di salire a oltre 4.000 metri con l’elicottero e scendere fino a valle in fuori pista. Per helisky e freeride è bene rivolgersi alle guide alpine (tel. 0125.366280 – 349.4320563) .  Gressoney – La Trinitè  offre 34 km di piste, di cui la maggior parte intermedie, servite da 11 impianti e snowpark da brivido. Se si comprende la frazione Stafal, poco più in su a 1818 metri, i km di percorsi tracciati aumento sensibilmente, la località è peraltro il punto di congiunzione tra gli impianti di Champoluc e quelli di Gressoney.  In tutto la ski area offre: 6 piste blu, 15 rosse e tre nere. Particolarmente suggestivo e leggermente meno affollato rispetto ai percorsi più tradizionali è il versante di Punta Iolanda dove si può sciare immersi nei boschi.  Per gli amanti del fuoripista e dello sci-alpinismo, la porta di accesso al paradiso della “powder” è Stafal. Da qui infatti si possono essere raggiunti i percorsi più entusiasmanti di fuoripista e di sci-alpinismo che raggiungono il Monte Rosa, fino ai 4459 metri della Punta Gnifetti e alla capanna regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Dai 3275 metri raggiunti con l’impianto Salati- Indren: qui le alternative per scendere in neve fresca sono molteplici. Da Punta Indren si può scendere verso Stafal o risalendo per quasi 300 metri anche verso Alagna per i freerider più esperti. Tra i “must” del fuori pista della località anche Canalino dell’Aquila, la Valle Perduta, la Piramide Vincent, la Punta Giordani, la Punta Vittoria e il canale della Malfatta.