Burgenland, un’Austria da scoprire dove splende sempre il sole

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Non siamo i soli a poterci definire come Paese del sole. Anche l’Austria ha una regione del sole,  Burgenland,  che vale la pena di scoprire e offre una media di 300 giorni di sole all’anno. Il  Burgenland, al confine con l’Ungheria, è tra le regione austriache quella meno conosciuta. Ma è un peccato. Si tratta infatti di un’area che vanta meraviglie artistiche (non è un caso che Burgenland significhi proprio terra di castelli), splendidi scenari naturalistici (con ben sei parchi nazionali), numeroso fonti termali e una cultura enogastronomica che gode dell’influenza delle diverse popolazioni che hanno abitato nel territorio.  Una regione che non assomiglia per nulla all’idea canonica di Austria e, anche per questo, varrebbe la pena visitare. Nel Burgenland  infatti non vi sono montagne, ma distese pianeggianti a perdita d’occhio, colline tondeggianti, aree verdi fluviali e filari di viti infiniti. Il Burgenland è raggiungibile in auto, treno o autobus da Graz o da Vienna.

Come terra di confine il territorio è costellato da castelli rocche con funzione difensiva attorno a cui si sono, nei secoli, sviluppati interi paesi. Il Burgenland è la regione austriaca meno conosciuta, ma è ricca di suggestioni culturali e naturalistiche. Burgenland vuol dire terra dei castelli, a testimonianza della sua posizione di confine e della sua funzione difensiva contro gli Ottomani. Molti paesi sono nati intorno a rocche difensive. Tra i più noti vi sono il trecentesco  forte Forchtenstein, quartier generale della famiglia Esterházy sorge arroccato a ud, sui monti Rosaliengebirge, del trecento. Ma vi sono anche il castello di Lockenhaus, altra roccaforte degli Esterhàzy e ultimo castello cavalleresco d’Austria,  oggi adibita a hotel; il castello di Güssing, costruito sul cono di un vulcano spento e da cui si può ammirare un panorama mozzafiato; il castello di Bernste, della famiglia Batthyány e dove visse conte Ladislaus Almasy, a cui è ispirato “Il paziente inglese”; il castello barocco di Halbturn, ex residenza estiva dell’imperatore.

La scoperta del Burgenland  non può che partire dal capoluogo  Eisenstadt, la “città di ferro” per via delle mura ritenute inespugnabili, legata a doppio filo con i principi ungheresi Esterházy e il compositore Josef Haydn che per trent’anni rimase a servizio della città e dei principi. Gli Esterházy sono una delle più antiche famiglie nobiliari dell’Ungheria ed erano, a partire dal 1600, tra le famiglie più ricche dell’Europa centrale. Proprio Esterházy, nonostante le diverse proprietà possedute nella regione, scelsero Eisenstadt come residenza principale.  Il magnifico castello barocco ancora oggi è  testimone della potenza e della ricchezza raggiunta dagli Esterházy.

Per chi preferisce una full immersion nella natura il  Lago Neusiedl (Neusiedler See) e il parco nazionale di Neusiedler See-Seewinkel, patrimonio dell’umanità Unesco, costituiscono  un perfetto punto di partenza per escursioni naturalistiche, birdwatching e attività all’aria aperta (attorno al lago e nella grande pianura pannonica ci sono piste ciclabili per 2.500 i chilometri, non manca poi la possibilità di praticare vela, windsurf, kite o golf).  In quest’area di confine tra le Alpi e la puszta ungherese, vive un’eccezionale molteplicità di specie, animali e piante sono presenti anche nelle aree alpine, asiatiche o mediterranee. Non solo.  Questa riserva, vero e proprio concentrato di biodiversità e varietà paesaggistica, comprende diversi tipi di habitat: il lago della steppa con la presenza di canneti, i laghi di acqua salata che durante la stagione estiva evaporano, dune di sabbia e la torbiera bassa dell’Hànsag. Proprio dal Neusiedler See-Seewinkel transitano gli stormi di uccelli migratori che dall’Europa volano in Africa, per questo il aprco è diventato un vero e rprio eden per tutti gli appassionati di birdwatching.

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