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Due Partite e la sfida continua dell’essere donna

Due Partite debutta il 2 febbraio al Teatro Manzoni di Milano dove resterà in scena fino al 19 febbraio. La commedia di Cristina Comencini e diretta da Paola  Rota, annovera tra i suoi protagonisti  Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Giulia Bevilacqua.

Due Partite prende avvio negli anni Sessanta con quattro donne che, ogni giovedì, si ritrovano per giocare carte, chiacchierare e passare il pomeriggio, mentre nella stanza accanto, a loro volta, giocano le rispettive figlie.

Nel secondo atto di Due Partite, a distanza di 45 anni, quattro donne vestite di scuro arrivano alla spicciolata in un’altra casa, per partecipare ad un funerale. Capiamo che sono quelle bambine che nel primo atto giocavano nella stanza accanto. A poco a poco le colleghiamo una dopo l’altra alle madri. Qualche volta per rassomiglianza, qualche volta per assoluto contrasto. A differenza delle loro madri lavorano tutte, sono più consapevoli, ma anche tanto stanche.

“Due Partite lavora su diversi livelli, è un meccanismo perfetto che alterna momenti di comicità a momenti di vera e propria commozione, ma quello che più mi colpisce è un altro aspetto, fondamentale a teatro, che è quello fantastico, fantasmatico” sostiene Paola Rota per poi proseguire: “Le protagoniste della storia raccontata da Due Partite sono donne che si proiettano madri, madri che immaginano come saranno le loro figlie, figlie che hanno assunto, mangiato e digerito le proprie madri per farsi donne autonome, diverse, opposte, e sorprendentemente vicine. Queste bambine che non vediamo mai e il loro perenne struggimento della crescita sono l’anima della commedia”.