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RIVUS ALTUS: frammenti visivi per ricostruire Venezia

11.354 foto-tasselli, 264 ore di appostamento, 15.963 persone ritratte. Non sono numeri a caso ma quelli di RIVUS ALTUS, 10.000 frammenti visivi dal ponte di Rialto a Venezia, la grande mostra fotografica ospitata presso il suggestivo Centro Culturale Don Orione Artigianelli, un antico convento ristrutturato ed attrezzato con le più moderne tecnologie, situato nel centro storico di Venezia, dall’8 Ottobre al 27 Novembre 2016.

La mostra propone una inedita e originale ricostruzione fotografica del panorama veneziano così come   appare da suo punto più celebre, ovvero dal Ponte di Rialto.

Gli elementi presenti nell’installazione trovano un valore aggiunto nella partecipazione di The Boga Foundation: la serie di sculture Homini, infatti, dialoga con gli elementi della mostra, mettendo così in relazione i visitatori e le persone ritratte.

Il progetto fotografico si ispira al testo di Georges Perec “Tentativo di esaurimento di un luogo parigino” (Parigi,  1975), in cui l’autore descrive una piazza parigina da differenti punti di vista e in diversi momenti, annotando ogni variazione.

L’architetto e fotografo milanese Massimiliano Farina indaga il concetto di stereotipo in quanto visione semplificata e largamente condivisa di un luogo, registrando con la macchina fotografica tutto ciò che accade (o non accade) durante i suoi lunghi appostamenti al centro del ponte. Nel luogo dove lo stereotipo della città veneziana si perpetua, grazie alla smania collettiva di fotografare il panorama sul Canal Grande e assicurarsi una foto ricordo, c’è però anche chi si abbandona alla visione suggestiva. In questo progetto fotografico, Massimiliano Farina riesce a cogliere questa eterogenea dimensione sensibile, catturando gli sguardi e le azioni delle persone che circondano la sua postazione privilegiata.

Il progetto Rivus Altus si compone così di due elementi distinti, in continuo dialogo tra loro: il panorama e i suoi osservatori.

La vista sul canal Grande è composta da un mosaico fotografico di 78 frammenti, frutto di una selezione delle 11.354 immagini raccolte dall’autore, in grado di cogliere nel dettaglio la mutevole natura del soggetto ritratto. Grazie alle innumerevoli combinazioni possibili, il frantumato stereotipo di Venezia viene così ricostruito con esiti di volta in volta inattesi e sorprendenti.

L’approccio utilizzato dall’autore per ritrarre gli osservatori, gli “abitanti di Rialto”, ricalca quello utilizzato per restituire un’immagine complessa del panorama. Grazie alla scatto quasi simultaneo di due fotocamere unite da un braccio meccanico è stato possibile catturare gli sguardi dei passanti in una veloce sequenza di immagini. Questi ritratti doppi che differiscono tra loro per tecnica, tempi di posa, zoom e movimenti, sono stati successivamente riuniti in dittici fotografici e proposti in bianco e nero. La scelta cromatica è un vero e proprio escamotage simbolico-figurativo grazie al quale l’autore distingue il proprio punto di vista, il panorama, dalla rappresentazione di quello degli osservatori, conservandone l’aspetto dialogico.

Come tributo al 50esimo della scomparsa di Alberto Giacometti e in ricordo della sua partecipazione alla Biennale del 1956 con la Femme de Venise, saranno presenti due sue opere appartenenti alla collezione di The Boga Foundation: Donna che cammina e Nudo in piedi. L’eclettica creativa dei Boga, attraverso le loro visioni post-moderne e surreali, trova infatti preziosa fonte di ispirazione dall’opera di Giacometti.

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Attraverso le sculture della linea Homini by Boga presenti in mostra, gli osservatori ritratti nei dittici di Massimiliano Farina trovano una parallela rappresentazione materica, proiezione silenziosa dell’essere umano. La duplicità espressiva di Rivus Altus rivela così un’eccezionale interconnessione con l’arte forgiata dai Boga, parte integrante dell’installazione.

L’Homino dei Boga è l’essenza dell’essere umano e con il suo contorno sottile, impreciso, fallibile e grezzo osserva l’orizzonte. L’Homino è “abitante di Rialto”, guarda lo scorrere del tempo muovendosi attraverso l’idea progettuale e prende vita con un segno libero che ne determina i confini, trascendendoli. In occasione della mostra sarà presentata la nuova collezione Homini – The Last Supper e l’opera Il Gelataio.

RIVUS ALTUS |  10.000 frammenti visivi dal ponte di Rialto a Venezia
con il contributo artistico di The Boga Foundation, il patrocinio del Comune di Venezia e dell’Università IUAV

8 Ottobre – 27 novembre 2016  Centro Culturale Don Orione Artigianelli | Zattere Dorsoduro 909/A – 30123 Venezia

7 ottobre h.12.30 press preview – h.18.30 inaugurazione

ORARI: Tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20 | INGRESSO GRATUITO

SOCIAL MEDIA: Facebook: https://www.facebook.com/ilpontedirialto Instagram: https://www.instagram.com/maxfarina   hashtag ufficiali: #rivusaltus #pleasemyfriendgivemethemoney
THE BOGA FOUNDATION: http://thebogafoundation.it/ Facebook: https://www.facebook.com/quandoilpensierosuperailgesto
SONORIZZAZIONE: Sursumcorda
MEDIA PARTNER: Hestetika
PARTNERS:  AimOne  –  ArT – Za
SPONSORED BY: NOVACOLOR  –  Habitare – Idee Culturali  –  Mllo Architects
CONCEPT, SET UP AND COMMUNICATION: Farina Zerozero




ISPIRAZIONE D’AUTORE: GIACOMETTI MEETS HOMINI

Verrà inaugurata, lunedì 13 giugno alle ore 18.30 presso lo Spazio Eventi di Regione LombardiaGrattacielo Pirelli, la mostra “Ispirazioni d’autore: GIACOMETTI MEETS HOMINI”.

L’esposizione è il frutto concreto della collaborazione, avviata lo scorso anno, tra il magazine d’arte e cultura Hestetika, la The Boga Foundation e il Centro Studi Casnati di Como.

In mostra saranno esposte due opere di Alberto Giacometti appartenenti alla collezione della The Boga Foundation (Donna che camminaNudo in piedi) alle quali saranno contrapposte una serie di sculture-installazioni della serie “Homini”, realizzate dai Boga, frutto dell’eclettica creatività degli artisti che, attraverso le loro visioni post-moderne e surreali, trovano preziosa fonte di ispirazione dall’opera di Giacometti, creando un perfetto percorso concettuale incentrato sullo sviluppo e la ricerca della dinamica come forma di espressione e generatore di emozioni.

A contorno del progetto una serie di manufatti elaborato dai ragazzi del Casnati (sculture, pitture e installazioni di food) che nascono da una serie di laboratori e workshop con a tema l’opera di Alberto Giacometti e l’interpretazione del colore, del segno e della sua scultura.

La realizzazione della mostra, progettata, organizzata e realizzata da Habitare – Idee Culturali di Tradate (Va), è stata possibile grazie alla collaborazione di Regione Lombardia e grazie ai prestiti della The Boga Foundation e vuole essere un tributo in occasione della ricorrenza dei 50 anni della morte dell’artista Svizzero oltre che essere una opportunità per conoscere come l’opera di Giacometti sia sempre viva nel tempo ispirando generazioni e generazioni di artisti.

Così spiegano i Boga l’approccio alla mostra: “La nostra è una visione post-moderna e surreale che ha sempre trovato preziosa fonte di ispirazione dall’opera di Giacometti. In mostra si viene a creare un perfetto percorso concettuale incentrato sullo sviluppo e la ricerca della dinamica come forma di espressione e generatore di emozioni. “L’uomo che cammina” è un passo avanti al futuro. Gli Homini sono l’essenza dell’essere umano. Una sua proiezione silenziosa, statica e dinamica al tempo stesso. Gli Homini osservano il mondo, ne creano il suo contorno, sottile, impreciso e a volte anche grezzo. Sono la rappresentazioni del pensiero e della quotidianità e si muovono attraverso l’idea progettuale. L’Homino, attraverso la sua forma e la sua dinamicità, mostra il suo carattere per poi riempirsi ed integrarsi con quello dell’osservatore. Il suo vuoto interno è colmato da chi lo guarda. L’Homino è l’idea dell’essere umano e la sua forma che va oltre il surrealismo e l’espressionismo. L’Homino dinamico nella sua staticità è vivo”.

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ISPIRAZIONE D’AUTORE: GIACOMETTI MEETS HOMINI
Dal 14 giugno al 11 luglio 2016
Spazio Eventi di Regione Lombardia – Grattacielo Pirelli – 1° piano
Via Fabio Filzi 22 – Milano
Inaugurazione lunedì 13 giugno 2016 – ore 18.30 – Ingresso da Piazza Duca D’Aosta 1
Ingresso libero
Informazioni al pubblico: info@thebogafoundation.it