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Piparo “Porto in scena Evita e sogno il Fantasma dell’Opera”

Alla vigilia della prima nazionale di Evita, l’opera di Andrew Llyod Webber e Tim Rice portata in Italia da Massimo Romeo Piparo, il regista rivela a Cosmopeople di avere due sogni nel cassetto: portare in scena “Il Fantasma dell’Opera” sempre di Lloyd Webber e “La Cavalleria Rusticana” di  Pietro Mascagni. Due sogni in realtà non così distanti come potrebbe, in apparenza, sembrare. Il problema, svela Piparo, per il Fantasma dell’Opera è l’allestimento. Per il musical di Webber occorrono teatri d’opera che, però, in Italia difficilmente vengono concessi per questo genere di spettacolo. Purtroppo. Anche Cosmopeople, come Piparo, sogna infatti prima o poi di non dover andare fino a Londra o a New York per godere de “Il Fantasma dell’Opera”. Quanto alla direzione di un’opera lirica “non mi chiamano mai, nonostante la mia esperienza. Eppure, sarei disposto a lavorare anche per teatri piccoli, pur di potermi dedicare alla lirica e dirigere Cavalleria Rusticana” confessa con un pizzico di amarezza Piparo.

Intanto domani, al Teatro della Luna di Assago (Milano), debutta Evita, con Malika Ayane e Filippo Strocchi. Un dejà vù, considerando la sua precedente produzione del 1996.  Perché questa scelta di tradure canzoni iconiche dall’italiano all’inglese? Tutto sommato la sua ultima produzione di “Jesus Christ Superstar” è stata un successo anche mantenendo le canzoni in lingua originale.
Piparo: “La storia di Cristo è cosciuta. Per Evita volevo che il pubblico potesse avvicinarsi al personaggio e comprenderne tutte le diverse sfaccettature. Il che era possibile solo traducendo i testi di Tim Rice dall’originale inglese all’italiano così da poter tirare le fila del racconto. Persino davanti al film di Madonna e Antonio Banderas il pubblico obiettava che si trattava di una pellicola tutta cantata e tutta in inglese. Vorrei eliminare almeno il problema della comprensione in modo da rendere lo show pienamente apprezzabile dal maggior pubblico possibile. Evita, infatti, lascia il segno. Lo lascia in chi legge la sua storia, ascolta questa musica, rivive quel periodo storico. Usare una lingua immediatamente e totalmente comprensibile ha permesso di andare più a fondo nella psicologia dei personaggi e rende prontamente leggibile la differenza tra storia e fantasia, in un continuo gioco di contrasti, tra luce e buio, bianco e nero, giusto e sbagliato, possibile e impossibile“.

Manterrà l’italiano anche nel tour estero che con Evita promette di bissare i successi ottenuti da “Jesus Christ Superstar”? Ha già le date?
Piparo: “All’estero Evita sarà in inglese. Per quanto riguarda il tour, pur avendo già avuto contatti a riguardo, posto che lo show è nato per essere allestito anche al di fuori dei confini nazionali, non ho ancora le date. Prevedo comunque per Evita, così come è stato per “Jesus Christ Superstar”, tappe in Olanda e nel Nord Europa dopo il 22 gennaio, quando per Evita si chiude il round in Italia dopo Milano (9-27 novembre), Genova (Politeama Genovese dal 29 novembre), a Firenze (Teatro Verdi dal 6 dicembre), Teatro Sistina a Roma (14 dicembre- 15 gennaio) e Trieste al Politeama Rossetti (dal 18 gennaio)“.

Rispetto al 1996 cos’è cambiato per Evita?
Piparo: “Sostanzialmente è cambiato il modo di raccontare le storie con l’esplosione di immagini e suoni resa possibile da Youtube, Google, Wikipedia. La sterminata forza della rete, non esisteva nel 1996. Ero io a dover raccontare una storia poco nota in Italia e l’idea di proiettare in scena immagini recuperate sulle bancarelle di Buenos Aires, rendeva il mio spettacolo innovativo, formativo, narrativo. Oggi quel modello mi si è sgretolato davanti. E se da un lato ciò agevola la missione del racconto, dall’altro sottrae magia alla messinscena di quella che rimane un’Opera calata nella Storia. Questo nuovo allestimento, a distanza di vent’anni, ha come pilastro la scelta della lingua italiana per i testi. La struttura operistica, e cioè interamente cantata e senza spazi di prosa, fa sì che nelle canzoni si racchiuda tutta la magia e la poesia del racconto“.

Quanto costa Evita? E in quanto tempo prevedete di ammortizzare i costi?
Piparo: “Il solo allestimento supera il milione. L’intera produzione, cast compreso i 2,5 milioni. Speriamo di ammortizzarla presto e comunque entro il 22 gennaio“.

..e dopo Evita a cosa sta lavorando?
Piparo: ” Ho in cantiere due progetti: una produzione originale tratta dal film di Roberto Rossellini “Roma città aperta”,  di cui ho rilevato i diritti, e una riproposizione di “Mamma Mia

Almeno per “Mamma Mia” le canzoni degli Abba le lascerà in inglese? Ha visto e cosa pensa della prima produzione di Mamma Mia allestita pochi anni fa in Italia?
Piparo: “Le canzoni degli Abba in “Mamma Mia” saranno lasciate in originale, ma rispetto a Evita si tratta di uno show differente… non un’opera rock ma una commedia musicale. Quanto alla produzione di qualche anno fa. …che dire, onestamente preferisco non esprimermi

“Jesus Christ Superstar”, “Evita” e ora “Mamma Mia”, oltre al Sogno di portare in Italia “Il Fantasma dell’Opera” … musical che hanno oltre 17 anni e, in alcuni casi, più di quaranta. Musical di successo e che continuano a esser allestiti. Così come tanti altri che, perennemente, vengono riproposti a teatro. Ma qualcosa di nuovo?
Piparo: “Il mercato italiano è particolarmente difficile. Manca il tessuto produttivo da un lato, ma anche la spinta e la curiosità da parte del pubblico che si fida, troppo spesso, dei soli titoli di cartellone noti. Noi comunque cerchiamo di coinvolgere le città in cui portiamo gli spettacoli, ospitando in scena scuole di musical, di danza, di canto e con ulteriori iniziative“.

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Il mito di Evita secondo Massimo Romeo Piparo

È uno dei capolavori indiscussi di Andrew Lloyd Webber, insieme a Cats e The Phantom of the Opera. Nato come concept album nel 1975, ha debuttato nel West End a Londra nel 1978 e a Broadway nel 1979 raccogliendo un grande successo di pubblico e critica. Da allora ha continuato a conquistare il cuore del pubblico nei vari allestimenti che si sono susseguiti in tanti paesi del mondo. Oggi, per la prima volta, arriva in lingua italiana in una nuova grande produzione firmata dal re Mida del musical Massimo Romeo Piparo e con una protagonista d’eccezione: Malika Ayane. Stiamo parlando di Evita, il musical più atteso di questa stagione.

Il celebre musical, scritto da Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, è liberamente ispirato alla vita dell’indimenticabile e carismatica moglie del presidente argentino Juan Domingo Perón. In questa vera e propria “opera rock”, tra le più famose e amate della storia del Musical, Piparo ha curato ogni dettaglio, dalla regia all’adattamento in italiano, traducendo gli splendidi testi di tutte le 27 canzoni scritte da Tim Rice, tra cui l’indimenticabile Don’t Cry for me Argentina (Da ora in poi in Argentina) e la canzone premio Oscar You Must Love Me (Stai qui, sii mio), scritta appositamente per l’edizione cinematografica di Alan Parker del 1996 con Madonna, nel ruolo principale, Antonio Banderas e Jonathan Pryce.

Con Malika sul palco un cast di grandi eccellenze del musical italiano, tra cui il bravissimo Filippo Strocchi nel ruolo del Che, Enrico Bernardi e Tiziano Edini in quelli di Juan Perón e Augustìn Magaldi.

Il debutto di Evita arriverà il 9 novembre al Teatro della Luna di Milano (dopo alcune anteprime il 4, 5 e 6 al Teatro Team di Bari) e proseguirà poi in tour a Genova (Politeama Genovese dal 29 novembre), a Firenze (Teatro Verdi dal 6 dicembre) fino ad approdare a Roma, sul palco del Teatro Sistina, dove lo spettacolo sarà in scena per tutto il periodo delle Festività, a partire dal 14 dicembre (fino al 15 gennaio). Il tour italiano si chiuderà al Politeama Rossetti di Trieste (dal 18 gennaio).

Per il pubblico lo spettacolo rappresenta l’opportunità di scoprire le tappe fondamentali della vita della grande eroina, e al tempo stesso la possibilità di vivere insieme ai protagonisti le emozioni dei 27 brani che compongono quest’opera musicale, tutti eseguiti dal vivo sul palco dalla grande orchestra diretta dal maestro Emanuele Friello.

Ogni sera, grazie alle fantastiche scene di Teresa Caruso, al grande lavoro sui costumi svolto da Cecilia Betona, alle bellissime coreografie di Roberto Croce e all’incredibile talento di un grande cast composto da oltre 40 artisti tra attori e orchestrali, il pubblico vivrà la magia di poter tornare indietro nel ‘900, direttamente negli anni in cui Evita fece conoscere al mondo la sua eccezionale e controversa personalità.

In questa emozionante avventura umana e professionale, grandissimo sarà l’impegno per Malika Ayane e per i suoi compagni di viaggio, che si troveranno faccia a faccia con il racconto di una grande storia in uno spettacolo davvero imponente.

Molto amata dal pubblico per la classe e le suggestioni della sua voce, Malika Ayane metterà il suo poliedrico talento al servizio di un personaggio complesso e affascinante, dalle mille sfaccettature, in un Musical sofisticato e curatissimo, che fa dell’intensità e delle emozioni forti le sue carte vincenti. Le luci e le ombre di una figura entrata nell’immaginario collettivo popolare come Evita, eroina emblema di tenacia, carisma e determinazione, saranno dunque restituite al pubblico in uno spettacolo di grande impatto.

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foto Antonio Agostini




Continua con successo il viaggio nel trasgressivo magico mondo di The Hole a Milano

Da tre settimane, e ancora fino al 3 gennaio, domina la scena milanese, dal palco del Teatro LinearCiak, lo spettacolo più sfacciato, irriverente e trasgressivo del momento: The Hole.

The Hole è un mix di teatro, circo, cabaret, musica e humor provocatorio che trasporta gli spettatori in altri mondi. Lo spettacolo è stato giustamente paragonato al “Rocky Horror” ma in stile Almodóvar”, perché il suo grande merito è quello di rompere tutti gli schemi, nonché alle suggestioni visive di felliniana memoria.

Fuori dall’ordinario, quindi, è la storia che lega le sorprendenti esibizioni sul palco degli straordinari artisti che sembrano provenire da un mondo onirico: un navigato playboy (l’artista italiano Filippo Strocchi), stremato da una vita di eccessi, trova l’amore vero. Decide quindi di mettere la testa a posto, fiero di presentare agli amici e al mondo la nuova innamorata. Lo sfrontato edonista organizza una grande festa nella sua villa per annunciare agli astanti e al pubblico, intrattenuti dalla sensuale governate e da aitanti maggiordomi pronti a esibirsi in acrobazie e spogliarelli, la sua non-convenzionale storia d’amore…

Insomma: The Hole è uno spettacolo che proprio non si piò perdere! 

Spettacolo che unisce il lato buffo dell’arte teatrale a quello più scenografico del musical e in cui tutti i numeri di nouveau cirque, musica e umorismo scanzonato sono al servizio di un unico messaggio: ognuno di noi deve passare almeno una volta per quel lato ludico, felice, dell’esistenza.

La sala del Teatro LinearCiak è stata trasformata in club con tavolini e sedie per bere e mangiare a sazietà, senza pericolosi eccessi. E per uno show decisamente “rock” non poteva mancare la radio rock per eccellenza: Virgin Radio. Un network nazionale, un partner importante che accompagna The Hole nella sua prima avventura italiana.

In occasione della replica di Capodanno lo show andrà in scena alle 22.00 e a tutti gli spettatori verrà offerto spumante e panettone per un brindisi in sala e nel foyer insieme a tutta la compagnia.

www.theholeshow.it

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