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Valerio Ameli racconta “Romeo e Giulietta” nell’allestimento di Chronos3

Valerio Ameli, affermato attore di prosa e musical, dopo il successo del musical originale Smack – Bacia chi ti pare, questa sera debutta a Milano, al Teatro Libero, in un nuovo e originale allestimento di “Romeo e Giulietta“, portato in scena dalla compagnia Chronos3, con la regia di Manuel Renga.

Valerio quale è il tuo percorso di formazione?

Ho cominciato con il teatro di strada nella mia città, Ascoli Piceno, con la Compagnia dei Folli. Dopo un po’ ho capito che il mio posto doveva essere in un teatro e ho quindi frequentato  la scuola di teatro a Bologna. E ora eccomi qui! Da tre anni collaboro stabilmente con la compagnia Chronos3, ho iniziato a esplorare il mondo del musical e tengo corsi di teatro.

Ci parli di questo nuovo allestimento di “Romeo e Giulietta”?

E’ uno spettacolo molto originale, che parte dal testo shakespeariano, in una traduzione molto poetica, adattato però per soli cinque attori; due sempre in scena, Romeo e Giulietta, gli altri impersonati tutti, di volta in volta, da tre attori.

Lo spettacolo ha fondamentalmente due scopi: quello di riportare nella nostra società un linguaggio più elevato, aulico e poetico ormai quasi dimenticato grazie all’impoverimento della lingua causato soprattutto dalla televisione;  in secondo luogo quello di far rivivere la tradizione del teatro popolare utilizzando la narrazione in musica.

Questa messa in scena, infatti, si avvale di una partitura musicale originale composta dal Maestro Francesco Lori. Un narratore/cantante fa da raccordo alle parti recitate del dramma shakespeariano.

La storia è ambientata in un’epoca moderna, senza riferimenti temporali precisi. I personaggi si muovono in un’ambientazione molto cupa, costruita con tavoli con superfici a specchio volutamente sporche che, a seconda di come vengono spostate, creano i vari ambienti scenici. In questo clima di freddezza Romeo, interpretato da me, e Giulietta (Francesca Muscatello) vivono la loro passione e il loro dramma.

Sei reduce dal successo del musical Smack. Che cosa ti piace del mondo del musical?

Sono un attore di prosa da sempre affascinato dal musical. Per un attore è molto più impegnativo lavorare in un musical: recitare, cantare e ballare contemporaneamente non è poco, ma l’atmosfera che si crea è qualcosa di straordinario. Tutto si alleggerisce e riesci a veicolare messaggi anche importanti con molta più naturalezza. Pensa a Smack e alla tematica omosessuale di cui parlava. L’argomento è attuale, sempre dibattuto e controverso ma grazie al musical molte persone hanno potuto capire meglio il significato di essere gay. Qualcuno ha addirittura cambiato opinione!

Questo vuol dire che ti vedremo più spesso impegnato in musical?

Per ora c’è in progetto solo la ripresa si Smack. Un giorno mi piacerebbe fare Les Miserables, Rent o Pinocchio dei Pooh, un musical che ha segnato la mia adolescenza.

Che cosa ti aspetti da uno spettacolo?

Una solo cosa: che “riempia”. Gli spettacoli devono riempire, arricchire, nutrire l’anima non solo all’attore ma anche allo spettatore che torna a casa con qualcosa in più, un’emozione, una riflessione.

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Teatro Libero – Milano

dal 9 al 12 e dal 16 al 19 maggio ore 21

ROMEO E GIULIETTA

Regia e adattamento drammaturgico Manuel Renga

con Valerio Ameli, Francesca Muscatello, Denise Brambillasca, Antonio Valentino e Daniele Profeta

Scene e costumi Aurelio Colombo

Musiche originali Francesco Lori

Produzione Chronos3




Grease: intervista a Lucia Blanco e a Giulio Corso

Al Teatro della Luna di Milano, fino al 2 dicembre, torna in scena un grande classico: Grease il musical, con la regia di Saverio Marconi, cavallo di battaglia da più di vent’anni di Compagnia della Rancia, sempre premiato da grande successo di pubblico. 

Se il film Grease, che oggi compie 40 anni, può ormai considerarsi una pagina importante della storia del film musicale, nondimeno Grease il musical di Compagnia della Rancia può a buon diritto ritenersi una pietra miliare del panorama del musical italiano.

Per questa nuova edizione, nei ruoli di Danny e Sandy, troviamo Giulio Corso (attore di cinema e teatro, ha debuttato nel musical in “Rapunzel il musical”) e Lucia Blanco (A Chorus Line, La Bella e la Bestia, Mamma Mia!, Sindrome da Musical, La febbre del sabato sera, The Best of Musical, Dirty Dancing, Sarà perché ti amo, Footloose). Li abbiamo intervistati per conoscerli meglio e per capire perché Grease, “un gioiellino – come dice Giulioun orologio che funziona perfettamente”, ha sempre così tanto successo.

Lucia Tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita il film Grease rimanendo incantati dai colori, dallo stile degli anni ’50, dalla musica e dalla grande energia sprigionata dagli attori. John Travolta aveva un fascino e un carisma che mi facevano impazzire. Grease il musical riporta in scena tutte queste caratteristiche del film.

Avreste mai immaginato che sareste entrati a far parte del cast del musical proprio nei ruoli principali?

Lucia A dire il vero ho sempre sperato di entrare a far parte del cast di Grease. Ho fatto tante volte il provino, per tutti i ruoli, e quando finalmente, dopo tanti anni di audizioni, mi hanno chiamata quasi non ci credevo.

Giulio Fino a quando non ho fatto “Rapunzel” mai avrei pensato di fare musical, tanto meno un classico come Grease. E i classici prima o poi bisogna farli.

Cosa vi piace del vostro personaggio? Avete una canzone o una battuta che preferite?

Lucia Sandy caratterialmente è molto, molto lontana da me: così compita, perfettina, romantica, sdolcinata… io sono un ciclone. Ho sempre pensato che le donne siano un po’ più simili a Rizzo ma che si nascondano dietro la maschera da brava ragazza di Sandy. Ammetto però che interpretando Sandy sto imparando ad apprezzare anche quel suo lato più dolce e più romantico. La mia canzone preferita è “Sandra Dee reprise”, quella che segna il momento della trasformazione di Sandy, quando lei finalmente si sveglia e decide di prendere le redini della sua vita.

Giulio Danny è sicuramente da non prendere come esempio, è un bulletto, però è anche un personaggio divertente in cui ci possiamo rispecchiare tutti. Chi non ha mai scoperto di amare qualcuno solo dopo averlo perso? Proprio per questo motivo la mia canzone preferita è “Sandy”, che segna, a sua volta, la trasformazione di Danny. Lui si dice “basta con le sciocchezze, vai da lei o la perderai” e quindi si assume finalmente le sue responsabilità da uomo. C’è una battuta che mi diverte sempre, proprio all’inizio dello spettacolo: Danny e Sandy si rincontrano a scuola dopo l’estate. Danny finge di non conoscere Sandy per non sfigurare davanti ai suoi amici e lei allora gli chiede “Danny, cosa ti succede?” E lui “Danny è il mio nome ma cerca di non sciuparmelo!”.

Secondo voi perché Grease il musical è così popolare? Quali sono i suoi punti di forza che portano a metterlo in scena ogni anno da più di vent’anni? 

Giulio C’è una ragione perché Grease è diventato un classico: è uno spettacolo che parla di archetipi, di maschere in cui si riconoscono tutti. Parla di adolescenti che iniziano a scoprirsi, a conoscersi, innamorarsi, a capire il proprio ruolo nel gruppo. Questo rende lo spettacolo eterno, resistente al tempo per sempre.

Lucia Sono d’accordo ma aggiungerei anche, come punto di forza dello spettacolo, le musiche. Giovani, vecchi, bambini, tutti conoscono le canzoni di Grease. Pensa a quando, in discoteca, parte Greased Lightnin’: tutti cantano e ballano replicando la coreografia. E poi vorrei dire anche che la storia di Grease è sempre molto attuale: non solo per la storia d’amore tra adolescenti a scuola ma soprattutto per il tema del bullismo. Più attuale di così!

Immaginate di essere chiamati fra quarant’anni per un allestimento celebrativo del musical. Come potrebbe essere? In quale ruolo vi vedreste?

Giulio Sarebbe divertente rifare Grease ambientato nello spazio, tutti vestiti con tutine spaziali, magari con Lorella Cuccarini, anche se lei forse preferirebbe avere al suo fianco Giampiero Ingrassia! In ogni caso, qualunque sarà l’ambientazione, mi piacerebbe rifare il ruolo di Danny, riscoprendolo con una maturità differente. Sarei curioso di vedere se e come cambia il personaggio.

Lucia Oddio tra quarant’anni sarò piena di botox! Non riesco a immaginarlo. Forse proverei a interpretare Rizzo… ma no, non potrei mai, ho un viso troppo angelico, farò ancora Sandy ma piena di botox.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Giulio Dopo Grease tornerò alla prosa con la ripresa dello spettacolo “Il principio di Archimede”, scritto da Josep Maria Mirò, con la regia di Angelo Savelli. Uno spettacolo molto bello e molto forte. Racconta la storia di un istruttore di nuoto che dà un bacio a un bambino, suo allievo. Partendo da questo caso o presunto caso di pedofilia (la verità non si saprà mai), la pièce spiega come funziona la nostra società, in cui le notizie si apprendono frammentate sui social network, e si capisce che non c’è più amore per la verità e la sua ricerca ma solo per quello che vogliamo sentirci dire.

Lucia Fino a febbraio sarò in tournée con Grease, poi ci sono nell’aria dei progetti, una cosa nuova ma sono molto scaramantica e perciò non anticipo nulla.




Te lo ricordi Grease?

di Giuliana Tonini – Quest’anno Grease, il film cult con John Travolta e Olivia Newton-John che non ha bisogno di presentazioni, ha compiuto quarant’anni e sta ricevendo omaggi in tutto il mondo.

Tra questi c’è anche lo spettacolo ‘Te lo ricordi Grease?’, della compagnia teatrale milanese Pasticcini & Fragole, commedia brillante in due atti, per la regia di Evita Paleari, andata in scena il 10 e 11 novembre al Teatro Villa di Milano, registrando il tutto esaurito per entrambe le date.

La commedia mette in scena la storia dell’allestimento di una rivisitazione commemorativa proprio dell’anniversario di Grease, in cui vengono chiamati a partecipare niente meno che Danny, Sandy & co. in persona, ovviamente con quarant’anni in più. In questa esilarante pièce di metateatro troviamo due produttori snob che vivono all’ombra del ricordo della loro madre celebre regista, una costumista e un truccatore disperati per l’impossibilità di fare entrare i personaggi ormai attempati in costumi per silhouette da adolescenti e due coreografi che, sulle prime, non riescono ad accettare che i personaggi di Grease proprio non vogliano saperne niente delle loro moderne coreografie e continuino a cimentarsi orgogliosi nei loro ruggenti pezzi rock. Alla fine sono proprio i personaggi di Grease, e l’impagabile autoironia degli attori sul palco, anche loro della stessa età, quella di adesso, dei personaggi, a fare capire a tutti che ad essere se stessi, veri ed autentici, in ogni stagione della propria vita, si vince sempre, anche contro il tempo che passa.

Due ore di puro divertimento tra battute, gag e numeri musicali. Sì, perché, in barba alle lamentele dei giovanotti coreografi, i T-Birds biancocapelluti e le Pink Ladies si scatenano a suon di passi di danza, con pubblico coinvolto e partecipante, al ritmo di Greased Lightnin’, Those Magic Changes, You’re the One That I Want e We Go Together. E c’è anche l’esibizione sulle note di Beauty School Drop Out, con tanto di caschi con i bigodini argentati, la splendida canzone  cantata dall’angelo Frankie Avalon a Frenchy.

La compagnia teatrale Pasticcini & Fragole è attiva da diciassette anni. Formata da attori non professionisti, è nata come gruppo di genitori che metteva in scena le fiabe per i propri figli della Scuola dell’Infanzia Cristo Re ed è cresciuta nel corso del tempo, in numero e in qualità. Oggi è composta da venti attori e ha nel suo curriculum diversi spettacoli. Ormai una istituzione nella zona di Villa San Giovanni di Milano, grazie al continuo successo che ottengono   con i loro allestimenti, la compagnia porta spesso i suoi spettacoli nei teatri della città. Il segreto del loro successo? Un gruppo di attori affiatati e uniti, una squadra di amici! D’altronde il loro motto è ibi semper est victoria, ubi concordia est.

Orecchie ben aperte: si  parla già di una replica a fine gennaio!

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Informazioni e contatti:

www.pasticciniefragole.com

Facebook: Pasticcini & Fragole




Torna Grease di Compagnia della Rancia

Il mitico film Grease compie 40 anni e per l’occasione torna in edizione restaurata in Dvd, Blu-ray e 4K Ultra Hd con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Per festeggiare l’anniversario, a Cannes, è stata organizzata una proiezione speciale sulla spiaggia presentata da Randal Kleiser, regista del film, e dal protagonista John Travolta.

Anche in Italia si festeggia l’anniversario grazie a Compagnia della Rancia che porta nuovamente in scena Grease il musical. Scritto da Jim Jacobs e Warren Casey, con la regia di Saverio Marconi, Grease è diventato un vero e proprio fenomeno di costume, uno spettacolo cult apprezzato, da oltre vent’anni, da più di 1.750.000 spettatori di tutte le età.

Grease il musical incomincia la tournée 2018/2019 dal palco del Teatro della Luna di Milano dall’8 novembre al 2 dicembre 2018 (Tutte le tappe sul sito ufficiale grease.musical.it).

Nel rodato cast della scorsa stagione c’è una new entry: Giulio Corso, nel ruolo di Danny Zuko.

E allora tutti pronti a tornare al Liceo Rydell, tra T-Birds e Pink Ladies, per vivere la storia d’amore di Danny e Sandy con le indimenticabili hits di Grease!

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Grease il musical

8 novembre – 2 dicembre 2018

Teatro della Luna – Milano 

Biglietti a partire da € 25




I Muffin presentano il musical La Principessa sul Pisello al Teatro del Baraccano di Bologna

Il 6 e 7 ottobre al Teatro del Baraccano di Bologna debutta un musical inedito: “La principessa sul pisello”.

La favola scritta da Hans  Christian  Handersen  viene portata in scena dal gruppo teatrale I Muffin (Riccardo Sarti, Giulia Mattarucco, Maddalena  Luppi e Stefano Colli) in un divertentissimo  allestimento musicale.

La storia segue le avventure della goffa  ed  impacciata  Winnifred  alle prese con la perfida regina Aggravia a cui vuole dimostrare di essere una vera principessa.

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Tutti pronti, quindi, a compiere un magico viaggio musicale nel Medioevo che, tra  cavalieri,  maghi,  incantesimi,  materassi,  madri  gelose,  un  bizzarro  re  muto  e  un piccolo  pisello  verde, farà  ridere  ed emozionare  tutta  la  famiglia.

6 – 7 Ottobre 2018

La Principessa sul Pisello

Teatro  del  Baraccano

Bologna  – Via  del  Baraccano  2

Prevendita  su  Vivaticket al link:  bit.ly/principessasulpisello




Mary Poppins torna a Milano

È vero, c’è qualcosa di magico nell’aria, il vento dell’est si sta alzando nuovamente e la tata più famosa al mondo sta per tornare a Milano. Mary Poppins, la tata “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, dopo il successo della scorsa stagione, si prepara a conquistare ancora il cuore di tante famiglie e, soprattutto, di tanti bambini.

Dal 5 ottobreMary Poppins il musical” tornerà in scena al  Teatro Nazionale CheBanca! di Milano. Con canzoni indimenticabili come “Supercalifragilistichespiralidoso”, “Cam caminì”, “Com’è bello passeggiar con Mary” e “Un poco di zucchero” e un cast di artisti di primo livello, capeggiati dalla bravissima Giulia Fabbri nel ruolo di Mary, lo show, con la sua magica e affascinante atmosfera, fatta anche di incredibili effetti e coinvolgenti coreografie, è pronto a far divertire e commuovere grandi e piccini.

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Mary Poppins il musical, inoltre, sostiene la Fabbrica del Sorriso, grazie al sodalizio tra WEC – World Entertainment Company e Mediafriends Onlus. Un’unione significativa fra uno spettacolo amato soprattutto dalle famiglie e un’iniziativa che pone al centro i bambini, con i loro bisogni e i loro desideri. Parte del ricavato della vendita dei biglietti di Mary Poppins il musical verrà devoluto come contributo per i progetti individuati da Fabbrica del Sorriso per il 2018, donando così una possibilità concreta ai bambini, in Italia e nel mondo, per uscire dalla povertà, dal disagio e dall’emarginazione.

Foto di Alessandro Pinna

Mary Poppins il musical

Teatro Nazionale CheBanca! di Milano 

dal 5 ottobre 2018

Biglietti da € 34




Aspettando Kinky Boots Italia: intervista a Simon-Anthony Rhoden, Lola nello show UK

È vero, siamo nel pieno delle vacanze estive ma come addolcire l’idea del rientro? Per gli amanti del musical la risposta è semplice: l’autunno infatti porta con sé il debutto di un titolo importante, Kinky Boots con la regia di Claudio Insegno al Teatro Nuovo di Milano.

Kinky Boots, basato sull’omonimo film del 2005, racconta la storia del giovane Charlie Price che eredita dal padre la fabbrica di scarpe di famiglia, ormai ridotta sul lastrico. Per non licenziare i fedeli dipendenti e risollevare le sorti dell’azienda, Charlie capisce che deve assolutamente diversificare la sua produzione ma serve un’idea straordinaria. E l’idea arriva per caso: una sera Charlie assiste allo spettacolo di Lola, una favolosa drag queen che, per esigenze sceniche, ha bisogno di nuovi stivali con tacchi forti e robusti.

La musica e i testi del musical sono scritti dalla cantante icona degli anni ottanta Cyndi Lauper mentre il libretto è firmato da Harvey Fierstein.

Il musical ha debuttato a Broadway nel 2013 aggiudicandosi sei premi alla 67ª edizione dei Tony Awards, tra cui miglior musical e miglior colonna sonora. Nel 2015 ha debuttato a Londra con grande successo di pubblico e di critica.

In attesa della versione italiana di questo straordinario spettacolo abbiamo intervistato il performer Simon-Anthony Rhoden che al teatro Adelphi di Londra interpreta il ruolo della meravigliosa Lola.

 

Come ti sei avvicinato al personaggio di Lola?

Quando ho letto per la prima volta il personaggio, Lola ha parlato a me come persona e come attore. Il viaggio che percorre, la sua stessa storia, sono profondamente collegati con me. Sono entrato in rapporto con il personaggio di Lola anche perché sono stato così fortunato da vederlo interpretato da Matt Henry, quando ho cominciato ad essere il suo sostituto in teatro. Da allora mi sono sempre chiesto come avrei interpretato il personaggio se mai ne avessi avuto l’opportunità.

Conoscevi il film prima di studiare il musical?

Non sapevo nulla dello show o del film finché non ho fatto l’audizione. Non ho mai avuto il tempo materiale di vedere il film. Non appena sono stato chiamato ho incominciato a fare tutte le ricerche che potevo. Credo che l’interpretazione di Chiwetel Ejiofor sia brillante. All’inizio di questo viaggio mi sono più volte riferito al film per confrontarmi su alcune scene. Lo schermo e il palcoscenico sono però due spazi completamente diversi e quello che si recita al cinema è diverso da quello che si vede sul palco. Comunque un’ispirazione è sempre utile.

Lola è un ruolo potente. Quanto è rilevante una voce importante come la tua nell’interpretazione di questa parte?

Non è fondamentale avere una voce grande come la mia. É invece fondamentale cantare le canzoni così come sono state scritte perché c’è una ragione. Chiunque reciti la parte di Lola darà la propria interpretazione ricordando sempre però di cercare in essa la verità. Il personaggio è scritto così bene che un attore non dovrebbe essere spaventato dalla sua complessità.

Che cosa significa di Kinky Boots oggi?

Il significato di Kinky Boots oggi trascende i valori della comunità LGBTQ e ognuno si può riconoscere in questo show. Il messaggio chiave è che puoi cambiare il mondo se cambi la tua mentalità. E questo possiamo metterlo in pratica tutti ogni giorno.

Hai qualche consiglio o suggerimento per il tuo collega italiano che sarà Lola il prossimo autunno?

Il mio consiglio è di non avere paura di dare una interpretazione. Il personaggio è scritto così bene che basta essere sinceri, raccontare la storia e divertirsi. Io mi sono ispirato anche ai miti della mia infanzia, le DIVAS. Consiglio a tutti di fare riferimento alle proprie esperienze di crescita.

Kinky Boots a Londra sta per chiudere. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ci sono alcuni progetti all’orizzonte ma non essendoci conferme preferisco non parlarne. Mi dispiace che Kinky Boots chiuda perché penso che uno show del genere superi l’esame del tempo, specialmente nel West End.

 

WAITING FOR KINKY BOOTS ITALY: INTERVIEW WITH SIMON-ANTHONY RHODEN, LOLA IN THE UK SHOW

It is true, we are in the height of the summer, but how can we come back happily from holidays? For Italian musical’s lovers, there is no doubt: Autumn brings one of the most exciting debuts: the Italian version of Kinky Boots, directed by Claudio Insegno.

Kinky Boots, based on the 2005 movie, tells the story of Charlie Price, who has inherited a nearly bankrupted shoe factory from his father. Charlie has to come up with a brilliant plan to keep his factory afloat. A chance meeting with drag queen Lola ends in an idea to keep the doors open: fabulous heels for women who just happen to be men. What Lola wants is “two-and-a-half feet of irresistible tubular sex” that won’t break under her body weight.

The 1980’s pop icon Cyndi Lauper-penned musical, with book by Harvey Fierstein, opened in Broadway in 2013. The production earned 6 Tony Awards, including Best Musical and Best Score.

In 2015 it opened in London, surpassing its rivals with audiences in weekly box office gross.

While the Italian version of this stunning musical is on its way, we have interviewed Simon-Anthony Rhoden, who is Lola the amazing drag-queen on the stage of the Adelphi Theatre in London. 

How did you become familiar with the character of Lola?

When I first read for the character Lola it spoke to me as a person as well as an actor. The journey she goes on and the story I get to tell really connected with me. I became familiar with it also because I was fortunate enough to watch the role be played by Matt Henry every night as I started as a swing/understudy on Kinky Boots UK. I always wondered how I’d play the part if ever I got the chance. 

Did you know the film before studying the musical?

I knew nothing about the show or the film until I had to audition for it. I remember always meaning to go watch the film but never making the time. But once I got the call, I did as much research as I possibly could. I think that Chiwetel Ejiofor’s interpretation of the character is brilliant. In the beginning of my journey playing the role I would often go back and refer to the movie if I was feeling unsure about a particular scene or action. The only difference is, the stage is a completely different beast to the screen and so something that is played/read for screen will not always be seen/read from the stage. But it is always good to have a little inspiration. 

Lola is a powerful role. How crucial is a powerful voice like yours when playing this part?

It is not crucial to have a big voice like mine at all. It is crucial to be able to sing the songs however, as they were written that way for a reason. But whoever plays the role of Lola should do their own interpretation of the role as well as remembering to always look for the truth in it. The character is written so well and so an actor shouldn’t be scared of the complexities within the role. 

What’s the meaning of Kinky Boots today?

The meaning of Kinky Boots today transcends the LGBTQ community in that everyone can learn from this show no matter what walk of life. The key message is “You change the world when you change your mind” and that is something we can all practice and remind ourselves everyday. 

Do you have any suggestions, any pieces of advice for your Italian colleague who will be playing the part next Autumn?

My advice is don’t be afraid of your own interpretation of this role. It is written so well that all you need to do is be truthful, tell the story and have fun. I also like to use some of my own childhood DIVAS as inspiration too, so whoever they were to you growing up, use them!

In London Kinky Boots is closing soon. What are your new projects?

There are a few projects in the pipe line but as nothing is confirmed and cannot speak about that. I do think it is sad that Kinky Boots UK is closing as I would like to think that a show like this would stand the test of time, especially in its home in the west end.




La Giostra, il musical debutta a Torino

Debutta a Torino, il 21 aprile, al Teatro Sporting Dora, l’inedita commedia musicale “La Giostra, il musical”.

Lo spettacolo, ambientato in una casa di accoglienza, agli inizi degli anni 90, racconta il percorso esistenziale di giovani ragazzi che, dalle ombre delle proprie paure, risorgono fino a diventare protagonisti della propria vita.

Il soggetto inedito è di Federica Cardamone e Santi Scammacca, che ne cura anche la regia, mentre i brani musicali, tutti originali, sono stati composti dal M° Umberto Gaudino e da Carlo Montanari.

Lo spettacolo è interamente realizzato da artisti della città di Torino che hanno osato indagare il teatro musicale nelle sue più complesse forme, tanto da creare un’opera matura e dal sicuro effetto drammatico.

La città di Torino, riconosciuta l’importanza artistica del progetto, si è prestata con le sue risorse alla realizzazione dello stesso. OffGrid Italia ha costruito la scenografia con materiali di scarto e rifiuti, cui ha dato una seconda vita e una nuova bellezza. L’utilizzo di tali materiali si pone anche in relazione con i personaggi e la storia, andando a sottolineare ancora di più l’analogia tra il decadimento personale dei protagonisti e quello dell’ambiente che li circonda. Questa forte tematica ha fatto sì che anche il Museo dell’Ambiente (MACA) desse il proprio supporto.

I costumi di scena, pezzi originali dismessi degli anni ’90, sono stati forniti dall’atelier Cha.rly Vintage & Flowers.

Abbiamo scelto l’ambientazione negli anni 90 perché sono sempre di forte tendenza in ogni elemento mediatico – dicono gli autori – Tra l’altro, essendo uno spettacolo autoprodotto ed ecosostenibile, la moda degli anni 90, un patchwork di tanti stili, era più facilmente reperibile e riusabile

Salite, salite, amici miei sulla giostra. Quale meravigliosa attrazione!”.

Teatro Sporting Dora – Torino
21 aprile 2018 ore 21

La Giostra, il musical

con Alberto Bellomo, Federica Cardamone, Stefano Limerutti, Arianna Luzi, Maria Elvira Rao, Francesca Canova, Davide Najjar, Elia Rossi, Giulia Sferrazza e Denise Zaffonte.

Regia di Santi Scammacca

Coreografie: Anna Amelio

Arredi di scena: OffGrid Italia, ReLand

Costumi: Cha.rly Vintage&Flowers

Biglietti : 18 euro (prezzo intero); 15 euro (prezzo ridotto under 16 e over 65)

Per maggiori info:

https://www.lagiostramusical.it/

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Stefano Colli racconta Il Magico Zecchino d’Oro

Sta per arrivare al Teatro Manzoni di Milano, il 24 e 25 marzo, Il Magico Zecchino d’Oro, un musical davvero speciale scritto proprio per celebrare i 60 anni della manifestazione canora più famosa d’Italia

Stefano Colli, che nel musical interpreta vari personaggi (Abdullà, il carciofo, Ignacio), ci racconta lo spettacolo.

Il Magico Zecchino d’Oro nasce da un’idea di Fondazione Aida di Verona, in collaborazione con l’Antoniano di Bologna e il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento. L’dea è nata proprio per celebrare i 60 anni di questa importante manifestazione che è lo Zecchino d’Oro.

La regia è firmata da Raffaele Latagliata che, insieme a Pino Costalunga, firma anche il libretto. Un testo che è stato approvato dall’Antoniano stesso che, per la prima volta, ha autorizzato un progetto costruito sulle canzoni dello Zecchino.

Lo spettacolo, dallo scorso novembre, ha girato per tutta l’Italia e ora siamo giunti quasi alla fine di questa prima tournée. Dopo le due date milanesi, saremo a Viterbo e chiuderemo poi a Roma al Teatro Italia il prossimo 8 aprile.

La storia parte dalla figura dell’Omino della Luna che vive sulla faccia luminosa della luna. L’Omino distribuisce, attraverso il suono di uno zecchino d’oro, i sogni a tutti i bambini della terra. La sua antagonista è la Strega Obscura che è molto infastidita dal suono dello zecchino e dai gridolini di felicità dei bambini che fanno bei sogni. La Strega vorrebbe soltanto abitare la parte buia della luna, prendere l’ombra tutto il giorno sulla sua sedia a sdraio e non essere disturbata da nessuno.

Un giorno, sfinita dal continuo tintinnio dello zecchino, la Strega Obscura decide di impadronirsene e affronta l’Omino della Luna. Durante il litigio, lo zecchino cade dalla luna sulla terra e finisce nella cameretta di una bambina di nome Alice.

Lo zecchino diventa così un portale di acceso ai sogni di Alice. Qui comincia l’avventura per Alice che, accompagnata dall’Omino della Luna, sempre inseguita dalla Strega Obscura, attraversa i suoi sogni, rappresentati da alcune canzoni dello Zecchino d’Oro. E così Alice incontrerà la Peppina con il suo caffè, Abdullà e Abdullì che cercheranno di vendere il Katalicammello alla Strega, il Torero Camomillo e il Carciofo bulletto che terrorizza tutte le verdure dell’orto di nonno Piero

Le canzoni scelte affrontano tematiche anche molto forti come il bullismo o la perdita di una persona cara. È un momento molto emozionante e commovente nello spettacolo la scena in cui Alice deve affrontare la perdita del nonno. Sarà proprio la Strega Obscura, con la canzone Prendi un’emozione, a spiegare alla bambina l’importanza di vivere ogni tipo di emozione, positiva o negativa come la tristezza e la malinconia, proprio perché è fondamentale per il percorso di crescita di un bambino imparare a viverle. Le emozioni non vanno tenute lontano, vanno vissute.

Nel musical ci sono dieci canzoni: cinque sono della storia più recente dello Zecchino, come Quel Bulletto del Carciofo, Prendi un’emozione, Chi ha paura del buio, Dove vanno i sogni al mattino; le altre cinque invece fanno parte della storia della manifestazione canora, come ad esempio il Katalicammello, Volevo un gatto nero o l’Omino della Luna.

Tutte le canzoni sono state riarrangiate da Patrizio Maria D’Artista. La scenografia è stata realizzata da Geomag ed è composta da cubi che, a seconda di come vengono girati, creano un ambiente, come la cameretta di Alice o l’orto di nonno Piero, o un pezzo della storia, come il cammello. La scelta dei cubi è molto interessante: vuole riportare lo spettatore a giocare con la creatività, rifacendosi un po’ ai giochi di una volta, oggi soppiantati dai computer, dai tablet e dai telefonini.

La soddisfazione più grande, per me, è il consenso che sta ricevendo lo spettacolo: ogni sera i teatri sono pieni. Il pubblico è coinvolto completamente, sia i bambini sia gli adulti. È bellissimo sentire la gente partecipare allo spettacolo: tutti cantano e battono le mani a tempo quando partono le canzoni. Non per niente lo Zecchino d’Oro è una delle manifestazioni più importanti del nostro paese e ha segnato l’infanzia di tutti. Le sue canzoni creano un trait d’union tra le generazioni: le mamme cantano Volevo un gatto nero, i figli Quel bulletto del carciofo.

Il Magico Zecchino d’Oro è un vero e proprio family show: fa commuovere, divertire, ballare e cantare grandi e piccini. È assolutamente da vedere!

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Sul palco con Stefano, ad interpretare questo magico spettacolo, troviamo Rebecca Pecoriello, Giada Maragno, Maddalena Luppi, Enzo Forleo e Gennaro Cataldo.

Teatro Manzoni – Milano
24 – 25 marzo 2018

Il Magico Zecchino d’Oro
regia di Raffaele Latagliata




Sunset Boulevard a Trieste

Sunset Boulevard, uno dei più grandi capolavori di Andrew Lloyd Webber, arriva per la prima volta in Italia, in lingua originale, in esclusiva nazionale, al Politeama Rossetti di Trieste dal 21 al 25 marzo.

Lo spettacolo sarà dunque ospite della stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, nel prezioso allestimento originale del UK-Tour, con orchestra dal vivo di 16 elementi, una delle maggiori che si muovano in tournée, e con un cast stellare che vede nel ruolo di Norma Desmond una star del calibro di Ria Jones, già acclamata sostituta di Glenn Close nell’edizione del West End di due anni fa.

Sunset Boulevard, tratto dall’omonimo film di Billy Wilder con Gloria Swanson, William Holden e Erich von Stroheim, racconta la storia del doloroso declino di una diva del cinema, del suo amore ossessivo per un giovane squattrinato soggettista di Hollywood, e del cinismo dello star system.

Il libretto e le liriche sono di Don Black e Christopher Hamptons. La colonna sonora è composta da musiche e arie emozionanti come Sunset Boulevard, With One Look, As If We Never Said Goodbye, The Greatest Star Of All e The Perfect Year.

Sunset Boulevard
di Andrew Lloyd Webber

Teatro Politeama Rossetti – Trieste
dal 21 al 25 marzo

Biglietti da euro 30 a euro 65 in vendita su vivaticket.it