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Gli Uccelli di Aristofane al teatro Menotti: in scena la Nubicuculia di Emilio Russo

di zZz – Resta, ormai, poco tempo prima che la città degli Uccelli (Nubicuculia) chiuda i suoi battenti. Venite ad abitare tra le nuvole: a metà strada tra la terra degli uomini (corrotta) e il cielo degli dèi (distratto). Basta seguire il verso dell’Upupa (o dell’allodola, o magari dell’usignolo…) e varcherete le porte del non-luogo felice (forse) e godrete di ali e sentirete dolci melodie e camminerete al ritmo di Bodhran. Cercate una nuova patria? Una nuova carta d’identità?  Ebbene, Nubicuculia ve la darà: bastano solo 120 minuti – intervallo compreso – per entrare nel misterioso universo ri-creato da Emilio Russo, che ha sapientemente “riscritto”, con (e per) i suoi attori (tutti giovani e davvero bravi), la commedia di Aristofane, rendendo ancora attuale un testo del quinto secolo a.C. Ma solo chi è in grado di cogliere gli ultrasuoni durante lo spettacolo sentirà il sussurro allusivo ai nostri tempi; un riferimento sottile che fa giustamente a meno delle retoriche pompose sullo ‘straniero’ e sui miti della politica attuale. Tutto è trattato con la giusta leggerezza: con quella ironia e con quel garbo di cui Aristofane fu maestro grande, irriverente e cinico. Non è facile – diciamolo – mettere in scena una tragedia e una commedia antica in un teatro ‘chiuso’; non è facile ammaliare il pubblico senza una scenografia naturale, quale invece può offrire un teatro greco o un sito archeologico. Eppure, Emilio Russo ci è riuscito, senza strafare e senza grandi ‘arredamenti’, ma interpretando bene lo spirito dell’opera originale. È bastata una gradinata in legno per richiamare i teatri antichi; è bastato sfruttare i diversi livelli (alto/basso) per enfatizzare i conflitti tra i personaggi e per creare l’illusione di altre dimensioni poste al di sopra e al di sotto del palcoscenico; è bastato un gruppo di attori ‘vivi’ e ‘naturali’ per riportare alla luce (con il bel contributo delle ombre della compagnia “Controluce”) la storia, il viaggio e il progetto dei due ateniesi fuoriusciti dalla loro città (Pisetero ed Evelpide). Peccato – ma è comprensibile – che il numero degli attori sia ridotto al minimo indispensabile; peccato non aver potuto vedere sulla scena un coro di uccelli più consistente. Peccato davvero perché, anche se formato da pochi elementi, il coro è stato proprio ben diretto: una bella sorpresa degna di nota per i movimenti, la forza, il ritmo e la coordinazione degli attori (anzi, delle attrici in questo caso: tutte giovani, quasi tutte abbastanza brave e ben vestite da Pamela Aicardi). Un bel coro davvero, dunque. Il che non è cosa da poco. Una delle difficoltà da affrontare quando si mette in scena una commedia o una tragedia greca è costituita sicuramente dal coro; ma Emilio Russo ha trovato un’ottima soluzione gradevole alla vista e all’udito. La seconda difficoltà riguarda gli dèi. E in questo la scelta delle maschere non mi è piaciuta. Forse si è trattato di una scelta obbligata perché gli attori erano pochi (e un attore doveva interpretare due o tre parti); in ogni caso, mi sarei aspettato una soluzione diversa, soprattutto perché lo spettacolo è di qualità e il gran lavoro fatto dagli attori e dal regista si vede tutto… ed è degno di essere visto e applaudito.  

Gli Uccelli di Aristofane al Teatro Menotti dal 17 gennaio al 3 febbraio 2019




Il Bacio debutta a Milano

Barbara De Rossi e Francesco Branchetti debuttano al Teatro San Babila di Milano ne Il Bacio, di Ger Thijs e con la regia dello stesso Branchetti.

Il Bacio,  in scena sul palco milanese tutti i giorni fino al 4 febbraio, è la storia di un incontro tra un uomo e una donna; una panchina, un bosco, dei sentieri, due vite segnate dall’infelicità, forse dalla paura ma che, in una sorta di magica “terra di mezzo”, arrivano a sfiorarsi, a toccarsi. Una donna che va alla ricerca del suo destino, un uomo che fa i conti con i suoi fallimenti e con la sua storia. In un paesaggio che evoca talvolta le stazioni di una Via Crucis dell’anima, tra i due nasce un sentimento magico, dove hanno spazio la leggerezza e il candore, la fragilità di due anime che fanno i conti con la propria vita e tutto sfocia in un sentimento struggente condiviso. L’amore è dietro l’angolo e i fantasmi e le paure a tratti si dileguano, per lasciare spazio ad un sogno vissuto in un’atmosfera magica a tratti apparentemente irreale.

 




Al Teatro Out Off torna VECCHI TEMPI di Pinter

Dal 3 all’8 ottobre torna al teatro Out Off  “OLD TIMES – Vecchi Tempi”, del Premio Nobel Harold Pinter con la regia di Michael Rodgers.

Una coppia sposata da vent’anni riceve la visita di una vecchia amica della moglie. Nella conversazione si insinuano i ricordi, e gli interrogativi si fanno sempre più pressanti. Chi dice la verità? Chi mente e a chi? Forse è tutto un sogno? Oppure è un inganno della memoria?

Nella loro fattoria adibita a residenza di campagna Deeley e Kate, quarantenni benestanti, parlano di Anna e attraverso la loro conversazione in un certo senso la evocano. Anna è la donna con cui Kate ha conosciuto l’effervescente Londra degli anni cinquanta. Anna è stata probabilmente l’unica amica di Kate e un tempo forse ne ha posseduto il cuore.
Per il marito Deeley, spinto prima dalla curiosità e poi da un dichiarato timore, questa donna rappresenta una minaccia al proprio lineare rapporto matrimoniale. Fra Deeley e Anna dunque la lotta è inevitabile. Inizialmente Deeley, canticchiando vecchi motivi, cerca la sua complicità, ma poi sempre più livido di fronte alle due donne sprofondate nella rievocazione del passato, Deeley sputa in faccia ad Anna un disgusto che non trova altra origine se non nella paura.

Chi alla fine soccomba, Pinter non lo dice.

Come spesso accade in Pinter, il protagonista della pièce è il passato: inconsistente, contraddittorio e di conseguenza inconoscibile. “Vecchi tempi” drammatizza il problema dell’impossibilità di conoscere il passato mettendo in scena un triangolo di personaggi/avversari che si danno battaglia su ciò che è realmente accaduto.

Teatro Out Off
dal 3 all’8 ottobre 
OLD TIMES – Vecchi Tempi


di Harold Pinter


traduzione di Alessandra Serra

regia Michael Rodgers
musica originale ‘Lui e Lei’ di Piero Umiliani
con Christine Reinhold, Lisa Vampa, Marco S. Bellocchio

Scenografia Mauro Radaelli
Costumi Verde Lilla e Maurizio Baldassari

Light design Claudio De Pace
Illustratore Roberto Ronchi
Produzione Teatro Primo Studio in collaborazione con Teatro Out Off

Prenotel 02 34532140 lunedì ore 10-18 e martedì-venerdì ore 10-20, sabato ore 16-20
Ritiro biglietti Uffici via Principe Eugenio 22. Lunedì-venerdì ore 11-13;
Botteghino del teatro, via Mac Mahon 16 da lunedì a venerdì ore 18-22, sabato ore 16-21, domenica ore 15-17
acquisto online www.teatrooutoff.it
Intero 18 Euro – costo prevendita e prenotazione 1,50/1,00 Euro (salvo diverse indicazioni per specifici spettacoli)
Riduzione 12 Euro under 25 ; 9 Euro over 65 Convenzione con il Comune di Milano
Orari spettacoli da lunedì a venerdì ore 20.45; sabato ore 19.30; domenica ore 16.00
Trasporti pubblici Metro 5 fermata Cenisio, tram 12-14 bus 78 Accesso disabili con aiuto
Teatro Out Off – 20155 Milano – via Mac Mahon 16

Uffici via Principe Eugenio 22

telefono 02.34532140 – fax 02.34532105 – info@teatrooutoff.it – www.teatrooutoff.it




Teatro Nuovo compie 80 anni e festeggia con una stagione ricca

Il Teatro Nuovo di Milano compie 80 anni e festeggia con una stagione ricca di spettacoli, tra vecchi successi e nuove produzioni, a partire dal 24 settembre. Musical, comicità e commedia sono ingredienti perfetti per una stagione all’insegna dell’allegria.

Si comincia con Buon Compleanno Mimì, una festa per celebrare la grande artista.

Dal 29 settembre all’8 ottobre spazio ai giovani con Musica Ribelle, uno spettacolo dedicato agli anni ’70 che vede una band dal vivo suonare le musiche di Eugenio Finardi.

Il 18 ottobre il sipario si apre su una grande donna: alle 20.45 è in scena CALLAS – prosa e romanze di Maria Callas, un grandissimo omaggio ad una straordinaria artista.

Dal 19 al 22 ottobre è in scena Massimo Ranieri con Sogno e son desto…in viaggio. Tra canzoni e monologhi il mattatore ripercorre il repertorio dei suoi successi e i brani di celebri cantautori italiani e internazionali.

Spazio alla comicità dal 24 al 29 ottobre Ale e Franz in Tanti Lati, Lati Tanti. Il duo comico è in scena con uno spettacolo che esplora in modo ironico il mondo delle relazioni.

Il 31 ottobre AbbaShow torna per festeggiare Halloween con un nuovo concerto rigorosamente live.

Torna, dopo tanti successi, La Febbre del Sabato Sera che farà scatenare il pubblico con il ritmo degli anni ’70.

Grande attesa per Spamalot tratto dal film Monty Python’s e il Sacro Graal. In scena Elio diretto da Claudio Insegno mentre traduzione e adattamento sono a cura di Rocco Tanica.

Il 6 dicembre Gabriele Cirilli, uno dei comici più amati dal pubblico, si racconta sul palco con #TaleEQualeAMe…Again.

Dal 19 al 23 dicembre Cinque du Shatush è il nuovo spettacolo di Arteteca il duo di Made in Sud. Uno show comico che coinvolgerà il pubblico, bimbi compresi.

Il 24 dicembre è la volta di Christmas Gospel, il tradizionale concerto con Harlem Voice, mentre non può mancare il brindisi del 1 gennaio con Il valzer Viennese diretto dal Maestro P.Marchese e la soprano Alessandra Floresta. Il 7 e l’8 gennaio è in scena il Balletto di Mosca La Classique con Il Lago dei Cigni e Lo Schiaccianoci.

La risata firmata Made in Sud arriva dal 9 al 14 gennaio con i comici del programma di Rai2.

Dopo un grande tour la storia dei Four Season torna sul palco. Dal 16 al 18 gennaio riflettori su i Jersey Boys e i successi degli anni ’60 e ’70.

Dal 19 al 28 gennaio due artiste che hanno fatto la storia della tv italiana: Iva Zanicchi e Marisa Laurito in Due donne in fuga.

Il 4 febbraio è la volta della comicità graffiante di Giorgio Montanini. Lunedì 5 febbraio Ballet Flamenco Espaniol in Bolero la fusione di due stili, danza spagnola e flamenco portato alla sua dimensione massima.

Dal 2 al 18 febbraio una nuova produzione firmata Teatro Nuovo è Hairspray, grasso è bello un musical con Giampiero Ingrassia con band dal vivo.

Il 22 febbraio la Compagnia Internazionale Raffaele Paganini è in scena con La bella addormentata.

L’ispettore Drake e il delitto perfetto è lo spettacolo che vede sul palco Sergio Assisi dal 23 febbraio al 4 marzo, un vero giallo che verrà risolto da un eccezionale cast.

Dal 9 al 25 marzo La famiglia Addams, lo Humor Nero arriva direttamente da Parigi.

Lunedì 26 marzo per la prima volta arrivano al Teatro Nuovo i Bugiardini con Blue il Musical Improvvisato.

Manuel Frattini è Robin Hood dal 6 al 15 aprile. Torna in scena il musical che ha incantato grandi e piccini ripercorrendo le gesta dell’eroe di tutti i tempi.

Barbara Foria con Eu..Foria! Lo stand up comedy più rosa che c’è con un divertente monologo che coinvolgerà tutti con la sua carica esplosiva dal 4 al 13 maggio.

SAN REMO MUSICAL” nuova produzione dal 18 al 27 maggio chiuderà la stagione.

Il cartellone si arricchisce ulteriormente con gli spettacoli per bambini con Rapunzel, Hotel Transilvania, Il magico mondo delle principesse, Hakuna Matata, Il Magico Show di Natale, La vera storia di Babbo Natale, La Regina dei Ghiacchi, Le golose avventure della Fabbrica di Cioccolato, Uncino vs Peter Pan, La bella e la bestia, Quasimodo Il gobbo de Notre Dame, Ariel una sirenetta a Palm Beach, Alice nel paese delle meraviglie, Il volo di Leonardo ma grande attesa c’è per Cinderella il Musical dal 16 al 23 dicembre.

Il Teatro Nuovo sembra non chiudere mai e apre le porte anche il pomeriggio con una vasta proposta per chi ama il teatro a tutte le ore. Il 9 novembre Walter Di Gemma in Milano Ride & Canta, il 12 dicembre La Locandiera, il 18 gennaio Ona Famiglia de Casciaball, il 7 febbraio Il Giuoco delle Parti, il 22 marzo con L’importanza di essere Ernesto.

Un cartellone ricco di proposte che accontenta i gusti di tutti – afferma il direttore Lorenzo Vitali – da sempre il Teatro Nuovo si caratterizza per la sua vasta offerta, e per l’ottantesimo anniversario non potevamo fare diversamente”.

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Teatro Nuovo
Piazza San Babila – Milano
Tel 02/794026
info@teatronuovo.it
www.teatronuovo.it




Un successo di nome Claudio Insegno

Al Teatro Nuovo di Milano, fino al 9 aprile 2017, è in scena una delle commedie più divertenti che sia mai stata scritta, “Rumori fuori scena” di Michael Frayn. Grande mattatore della pièce, nel duplice ruolo di attore e regista, è uno dei più grandi artisti dei nostri giorni: Claudio Insegno, che nella scorsa stagione ha sbancato il botteghino con il musical “Jersey Boys“.

Claudio, torni sul palco, come attore, con un testo di prosa molto accattivante.

Rumori fuori scena” è un classico del teatro comico. È uno spettacolo che, nel tempo, ha avuto tantissimo successo, fin da quando lo portava in scena la Compagnia Attori e Tecnici. Abbiamo deciso di rinnovarlo un pochino e quindi riportarlo in teatro anche con la nostra compagnia di Torino, prodotto da TPE. Lo spettacolo è una vera e propria macchina da guerra per far ridere! “Rumori fuori scena” parla di tutto quello che succede dentro la scena, fuori dalla scena, nella vita di tutti i giorni degli attori che qui sono un po’ più saltimbanchi che attori.

Come mai questo ritorno a fare l’attore?

Ogni anno faccio almeno uno spettacolo come regista e attore. È quasi un obbligo per me, come andare dallo psicanalista: è una necessità, e in un certo senso quasi uno sfogo, cercare di fare uno spettacolo che mi porti anche sul palcoscenico.

La domanda è d’obbligo: Claudio Insegno è più attore o regista?

Non ho davvero preferenze, mi piace fare entrambe le cose: fare uno spettacolo come attore, come dicevo prima, per me è una necessità, perché comunque mi fa sfogare, mi fa stare bene dopo lo stress magari di qualche spettacolo fatto come regia; ma non posso non fare anche uno spettacolo come regia perché mi piace avere in pugno tutta la situazione e creare qualcosa che piaccia. Finora devo dire che è andata bene. Creare spettacoli per il pubblico mi riempie di gioia. È quasi come aver dato vita a un bambino, anche se certamente non è proprio la stessa cosa. Io non ho figli ma questi spettacoli sono per me come figli: in un certo senso li accompagno per mano per molto tempo e cerco di insegnare loro la strada giusta.

La scorsa stagione hai avuto un successo incredibile con “Jersey Boys”, con riconoscimenti anche internazionali. Ti aspettavi una cosa del genere?

Jersey Boys” è stato una sorpresa, una vera sorpresa, nel senso che mi aspettavo di fare un buon musical ma non a quel livello. Certo partivo con dei bravissimi attori, una splendida scenografia, bellissime canzoni e una validissima orchestra. Il tutto – diciamo – è stato un po’ ispirato perché comunque mi piace parlare della vita vera di artisti, delle sofferenze e di tante altre cose; mi piace la storia perché parla di noi, di quello che siamo, del nostro passato sulla terra e, in un certo senso, della nostra vita. Davvero non mi aspettavo questo successo e infatti, per scherzo, dico sempre che sembra che non sia un mio spettacolo, per quanto è bello! Forse è proprio l’amore che ho messo in questo spettacolo che il pubblico percepisce e, a sua volta, ama.

Che cosa ti riserva il futuro?

Nel futuro come musical sto preparando “Spamalot” dei Monty Python, con Elio di Elio e le Storie Tese. Sarò poi in tournée con “Rumori fuori scena” mentre al Casinò di Parigi prosegue il successo di “Jersey Boys“.

Hai un sogno nel cassetto?

Avrei la voglia di scrivere e dirigere un musical tutto mio, non musicato da me, perché non sono all’altezza di comporre le musiche, ma almeno concepito interamente da me. Nella prosa c’è un testo di Neil Simon, completamente sconosciuto, che mi piacerebbe mettere in scena: si intitola “Il favorito di Dio” e credo che potrebbe essere davvero uno spettacolo di successo.




Caprioglio e Jannuzzo sul palco del Manzoni con “Alla faccia vostra”

Dall’autore de ”L’inquilina del piano di sopra”, Pierre Chesnot, un vero e proprio meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui colpi di scena: Alla faccia vostra.
Intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore, coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate.
In scena, nei panni dei protagonisti, una coppia di attori super collaudata: l’esilarante Gianfranco Jannuzzo e la splendida Debora Caprioglio. La regia e l’adattamento sono invece affidati a un maestro della commedia teatrale: Patrick Rossi Gastaldi.

Alla faccia vostra

dal 2 al 19 Marzo 2017

TEATRO MANZONI 

Via Manzoni 42 – Milano

Biglietti da € 15,00 a € 35,00




Gaia De Laurentiis è L’inquilina del piano di sopra

Dal 28 febbraio al 5 marzo, Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero portano in scena, al Teatro San Babila, una elegante favola moderna: L’inquilina del piano di sopra di Pierre Chesnot.

Una commedia dai buoni sentimenti che ride dei rapporti di coppia e di eventi come il tentativo di suicidio più volte minacciato dalla protagonista. Una commedia che mette il buon umore e fa amare la vita, proprio perché ridicolizza il dramma che ognuno di noi ha in sé perché “Ormai sei nato e non c’è più niente da fare!!!

Due personaggi in crisi esistenziale ed un terzo, l’amica di lei, che al giro di boa degli anta, quaranta lei e cinquanta e più lui, fanno i conti con il loro passato e si interrogano sulle aspettative del futuro.

Solitudine e incomunicabilità accomunano i protagonisti che, in un torrido agosto, sembrano essere gli unici superstiti di una Parigi deserta. Dopo il tragicomico tentativo di suicidio che si trasforma in una grottesca richiesta d’aiuto, “l’inquilina del piano di sopra” Sophie accetta, come ultimo tentativo, la sfida dell’amica Suzanne: rendere felice un uomo, il primo che le capiti a tiro. Un modo per dare senso alla propria vita dopo ventennali tentativi di rapporti andati a male.
L’incontro è inevitabile: lui Bertrand, unico scapolo scontroso del palazzo, personalità eccentrica, professore universitario che si diletta nella costruzione di marionette, pupazzi e meccanismi automatizzati, diventa il protagonista involontario della vicenda.

Inizia così il gioco dell’innamoramento in un alternarsi di stati d’animo che trascinano i due dal pianto al riso mentre si scoprono simili più di quanto possa apparire: insieme trovano la capacità di sdrammatizzare le piccole tragedie quotidiane per affrontare con leggerezza e lucidità la paura della solitudine.

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L’inquilina del piano di sopra

TEATRO SAN BABILA
Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano -Tel. 02 798010
info@teatrosanbabilamilano.it
www.teatrosanbabilamilano.it

Biglietti da 15 a 32




I tormenti dei “Creditori” di Strindberg secondo Guaineri

di zZz – È in scena Strindberg: “Creditori” (1889). Teatro Libero di Milano: 20-26 febbraio 2017; regia di Luigi Guaineri, con Fabio Banfo, Monica Faggiani e Fabrizio Martorelli. Una prima nazionale di un testo di certo tra i meno frequentati dai registi italiani, ma che negli ultimi dieci anni ha potuto contare su un discreto numero di messinscene. D’altra parte, Strindber è per molti, ma non per tutti. I suoi testi sono ‘camere di tortura’; sono tifoni di parole pungenti e – non di rado – ciniche: di quelle per le quali si può impazzire, urlare o anche restare attoniti, con lo sguardo fisso su una crepa aperta sulle certezze. E è quando la parola diventa bisturi e l’anima viene spiattellata sul tavolo di un anatomopatolo che inizia la lotta per la sopravvivenza: si salvi chi può. Ma nei “Creditori” chi si salva? Adolf muore, ma gli altri due – tra crediti e debiti – non vivono (più). E se camminano sono corpi in cerca di sicurezze che non avranno mai: quale abito indosserà Tekla per la festa a cui non arriverà (forse)? E che ne sarà di Gustav al termine della partita che ingaggia e vince contro Adolf, prima, e Tekla, poi? E quale è il premio? Nessun premio; solo la soddisfazione di trafiggere con le parole gli avversari fino a sfinirli. Tutto questo è “Creditori”. Tutto questo Luigi Guarnieri lo ha reso bene; e lo ha interpretato in maniera superba soprattutto la Tekla abbagliante ed energica di Monica Faggiani, che, rispetto agli altri attori, con il suo ingresso in scena ha senz’altro dato una svolta al ritmo e alla godibilità dello spettacolo. Certo, Strindberg fa paura a tutti: attori e registi, che spesso non osano o osano “quanto basta”. Ma Strindberg ha fatto paura anche al pubblico del Libero, che – pure nei momenti in cui i dialoghi raggiungevano il massimo a livello di commedia-tragica – faceva fatica a lasciarsi andare a qualche risata: forse perché il dubbio contagia e il dramma di chi vive nel dubbio crea empatia e porta ad essere silenziosamente rispettosi della tragedia, che, Luigi Guaineri fa consumare in un ambiente molto essenziale, scarno, risuonante dell’enfasi posta sulle metafore corporee/chirurgiche della psicoanalisi (mi vedrai dissezionare un’anima e le viscere sul tavolo… poi non potrai più farne a meno). Uno spettacolo, insomma, fedele al testo (per fortuna!), senza tanti fronzoli ‘sperimentali’. Meglio se gli attori avessero fatto un uso più consapevole degli impedimenti che il regista ha voluto mettere loro: gli oggetti di scena (i cerchi a terra sul palcoscenico) ci sono piaciuti; ma sono rimasti una bella opportunità in parte mancata. Le proiezioni video, invece, ridondanti e non in linea con l’asciuttezza che Luigi Guaineri ha dato (e ha fatto bene) al suo “Creditori”.




La più grande stagione di sempre al teatro Manzoni di Milano

Il Teatro Manzoni di Milano lancia la sua stagione 2016-2017, la più grande e importante della capitale meneghina. Parliamo infatti di una stagione che ne contiene cinque: il cartellone prevede ben più di 250 serate con titoli per tutte le età, che spaziano dalla prosa al musical e al cabaret.

La stagione si apre il 13 ottobre con la pièce “Sarto per signora” interpretata da Emilio Solfrizzi. A seguire, nella categoria prosa, “Il bagno” con Stefania e Amanda Sandrelli, “Nudi e crudi” con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi, “Tradimenti” con Ambra Angiolini, Francesco Scianna e la regia di Michele Placido, “Due partite” con Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Giulia Bevilacqua, “Alla faccia vostra!” con Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio e Antonella Piccolo, “Serial killer per signora” con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, “Il sorpasso” con Giuseppe Zeno, “Calendar Girls” con Angela Finocchiaro.

La stagione, però, vede sul palco anche spettacoli di cabaret con spettacoli collaudati e molto amati dal pubblico come “Ormai sono una milf” con Angelo Pintus, “Perché non parli” con Paolo Cevoli, “Hotel Forest” con Mister Forest, “Platone – La caverna dell’informazione. Il lato comico dell’attualità” con Leonardo Manera e Alessandro Milan.

Numerosi poi gli appuntamenti per i bambini e le famiglie nonché gli eventi culturali promossi ed organizzati dal Teatro.

Grandi titoli, grandi produzioni, grandi interpreti nel teatro più in di Milano. Un successo assicurato!

Per maggiori informazioni sulla stagione:
www.treatromanzoni.it

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“Crimini del cuore” debutta al Teatro San Babila

“Crimini del cuore” debutta al Teatro San Babila di Milano il prossimo 24 aprile con Benedicta Boccoli, Fulvia Lorenzetti,  Paola Bonesi, Cristina Fondi, Marco Casazza, Leonardo Sbragia. Firma lo spettacolo, in scena fino al 3 maggio, il regista Marco Mattolini.
Il testo di Beth Henley racconta le vicissitudini delle tre sorelle Magrath si ritrovatesi, pe uno strano destino, nella vecchia casa paterna nel Mississippi. Là vive Lenny, una zitella lamentosa e un po’ squinternata, che si occupa di un nonno vecchio e malato. Nel giorno del suo malinconico compleanno, arriva Meg, da tempo lontana in cerca di successi teatrali e canori e successivamente accolgono Babe, appena rilasciata dalla polizia dopo aver sparato all’oppressivo marito.
L’incontro inconsueto è l’occasione adatta per ricreare l’atmosfera di famiglia. Mille ricordi allegri e tristi riaffiorano…

Quando e a Quanto

Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato ore 20.30

Mercoledì – Domenica ore 15.30

Biglietti da euro 22 a euro 27,50

Credits Foto: Margherita Mirabella