Tutti pazzi per Jesus! Diario di viaggio dei Jesusmaniacs

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di Giuliana Tonini – Dallo scorso dicembre è di nuovo in scena, in un altro fantastico tour europeo, Jesus Christ Superstar, la leggendaria opera rock di Tim Rice ed Andrew Lloyd Webber che, da più di quarant’anni, appassiona generazioni di spettatori.

Ci eravamo lasciati alla fine di gennaio del 2016 al Teatro Sistina di Roma, con la speranza che l’avventura non fosse finita. E siamo stati accontentati.

Il musical più amato di tutti i tempi, nell’edizione ultraventennale del regista Massimo Romeo Piparo, che dei musical è il re, ha conquistato anche l’Olanda e il Belgio (Amsterdam, L’Aja, Anversa, Groningen) ed è ora di nuovo in tournée a scaldare le platee dei teatri di tutta Italia.

Dopo Trento, Milano, Verese, Genova, Cassano Magnago e Torino, fino alla fine di aprile il pubblico avrà la possibilità di assistere allo spettacolo a Catania, Cosenza, Bari, Roma e Padova. Il finale sarà davvero col botto, il 5, 6 e 7 maggio di nuovo in Olanda, all’arena Ahoy di Rotterdam.

In Olanda l’allestimento di Massimo Romeo Piparo ha vinto, alla fine della scorsa estate, il Musical World Award, uno dei premi internazionali più prestigiosi e autorevoli per i musical.

Non ci stupisce. L’opera che porta in scena la figura di Gesù (e di Giuda) in tutta la sua umanità, in chiave moderna e allo stesso tempo universale, e al suono della emozionante e travolgente musica rock di Andrew Lloyd Webber, strega tutti. Ancor più da quando a interpretare il ruolo di Gesù è Ted Neeley, che lo era nel mitico film di Norman Jewison del 1973.

Ogni rappresentazione è un rito collettivo, col teatro strapieno, urla da stadio, standing ovations e applausi spellamani, sia dai fan incalliti che hanno visto lo spettacolo decine di volte sia dai neofiti.

Su Cosmopeople ho scritto molto su JCS. Ho scritto sullo spettacolo di Massimo Romeo Piparo, sulla storia dell’opera e sul suo successo. Ho scritto anche di me e della mia passione per JCS, del mondo di noi fan affezionati, che non ci stanchiamo mai di vedere lo spettacolo ogni volta che possiamo, in ogni parte d’Italia e d’Europa, e del vero e proprio culto che si è creato attorno a Ted Neeley.

Perché allora scrivo ancora? Perché questa volta mi fa piacere condividere le storie di alcune persone che ho conosciuto durante questa avventura. Fan sfegatati, ovviamente. Anzi, Jesusmaniacs, o JCSmaniacs, come mi piace chiamarci.

Ai Jesusmaniacs non interessa che familiari e amici li considerino ‘fuori di testa’. Una rappresentazione non è solo una rappresentazione, ma, come dicevo prima, un rito, una serata magica da vivere e rivivere insieme ogni volta che si può. Non solo in platea, ma anche dopo lo spettacolo, quando si attendono all’uscita i ragazzi del cast e Ted Neeley, e durante i viaggi in trasferta insieme.

La comunità di fan più numerosa è The Circle Turning – Ted Neeley Community. Sono ormai come una famiglia. Da quando, nel 2014, l’allestimento italiano ha l’orgoglio di avere con sé Ted Neeley, alcuni di loro non si sono persi una replica, che sia in Italia o all’estero, e si parla di più di cento repliche. O comunque, chiacchierando con loro, si sa che è facile che chi non le ha viste proprio tutte, abbia nel suo carnet non meno di 40-50 repliche.

Quando io penso di avere assistito allo spettacolo tante volte, realizzo poi che il mio ‘contatore’, per adesso…., è arrivato ‘solo’ a nove rappresentazioni, a Milano, Roma e Genova, più una nel 1999 al Teatro Nuovo di Milano, quando nel ruolo di Giuda c’era l’indimenticabile Carl Anderson.

Poi, oltre al Circle, ci sono tantissimi altri che, da soli o in gruppo, ormai da anni fanno parte di questa bellissima avventura.
Io, ad esempio, sono diventata amica di Cristina di Milano, avvocato come me, e di sua figlia Arianna, studentessa del liceo. Quando faccio una ‘serata JCS’ o una ‘trasferta JCS’, faccio trio con loro. Cristina e Arianna hanno visto lo spettacolo, sempre per ora…., poco meno di venti volte, in giro in diversi teatri d’Italia e a L’Aja. Per me è particolarmente emozionante vivere questa passione assieme a loro, anche perché Arianna è giovanissima. Aveva tredici anni quando, nel 2014, ha visto per la prima volta JCS all’Arena di Verona, portata da Cristina. Subito dopo ha scoperto anche il film e da allora è scoppiata la passione. È bello quando ragazzi così giovani prendono il testimone generazionale della passione per JCS e per il rock musical. Ed è fantastico quando, in attesa dell’uscita di Ted Neeley e del cast dal teatro, dopo lo spettacolo, si vedono bambini, anche piccoli, entusiasmati ed entusiasmanti, che trepidano per conoscerli e per avere il loro autografo sulla copertina del vinile, a momenti più grade di loro, che tengono in mano.
Arianna adora Ted Neeley e Carl Anderson. E Ted Neeley adora lei e Cristina, dice e scrive loro sempre cose dolcissime. Si vede, ad ogni incontro, come l’entusiasmo genuino di mamma e figlia lo abbia conquistato e lui si sia sinceramente affezionato.

Ho poi conosciuto Monica, di Milano, che lavora all’ENI, appassionata di JCS da sempre. Ha visto lo spettacolo circa trenta volte in vari teatri d’Italia e ha già pronti più di un biglietto per il Sistina di Roma, ad aprile.
Un paio di anni fa ha partecipato, assieme ad altri fan, ad un evento-tributo con Ted Neeley a Cagli, in provincia di Pesaro, cui hanno preso parte con piacere anche il sindaco e il vescovo.

E c’è Roberta, giovane medico piemontese, dall’entusiasmo scoppiettante e contagioso. Ha già i biglietti per il gran finale di Rotterdam, con cui arriverà a quota 45 repliche. Lei si è innamorata di JCS da piccola, a sette anni, quando il papà le ha fatto vedere in televisione il film, che aveva visto al cinema da ragazzo e di cui si era a sua volta innamorato. Da allora, per Roberta Jesus Christ Superstar è stata, è e sarà sempre la colonna sonora della sua vita. E anche lei, per Ted Neeley, per il suo idolo fino da quando era bambina, è ormai una di famiglia. In una delle occasioni in cui lo spettacolo è stato allestito a Torino, è lei che ha portato in giro per la sua città Tessa e Leeyan, la moglie e la figlia di Ted.

E quindi ecco i Jesusmaniacs, per cui ogni serata JCS è sempre magica. Senza dubbio gran parte di questa magia è dovuta alla presenza e al carisma fuori dal comune di Ted Neeley, e alle sue altrettanto fuori dal comune semplicità e umiltà, sul palco e fuori dal palco. Ma Jesus Christ Superstar è tutto quello che è grazie a tutti i bravissimi artisti che ne fanno parte.
A partire dagli strepitosi cantanti-attori solisti che ogni volta ci fanno emozionare con le loro interpretazioni. In ordine di apparizione: Feisal Bonciani (Giuda), Simona Distefano (Maria Maddalena), Mattia Braghero (Pietro), il formidabile duo Francesco Mastroianni (Caifa) e Paride Acacia (Hannas), Elia Lo Tauro (Simone Zelota), Emiliano Geppetti (Ponzio Pilato) e Salvador Axel Torrisi (Erode).

Da applausi anche l’ensamble di cantanti-ballerini, acrobati, mangiafuoco e trampolieri: Giovanni Abbracciavento, Giada Cervone, Federico Colonnelli, Francesco Consiglio, Lorenzo de Baggis, Mattia Di Napoli, Simone Giovannini, Daniel Guidi, Francesca Iannì, Benedetta Imperatore, Alessandro Lanzillotti, Rossella Lubrino, Nicole Marin, Marta Melchiorre, Lazaro Rojas Perez, Daniele Romano, Carlotta Stassi, Sara Telch, Carmela Visciano.

E poi loro, per ultimi ma assolutamente non ultimi! La spina dorsale di Jesus Christ Superstar, l’orchestra dal vivo che ogni volta ci regala le meravigliose musiche rock di Andrew Lloyd Webber: Angelo Racz (direttore e tastiera), Federico Zylka (tastiera), Andrea Inglese (chitarra), Stefano Mandatori (chitarra), Massimo Pino (basso), Stefano Falcone (batteria), Andrea Di Pilla (tromba), Vincenzo Parente (corno francese).

Andate a vedere Jesus Christ Superstar. È probabile che diventiate anche voi Jesusmaniacs.

Dove e quando:
dal 23 al 26 marzo 2017, Catania, Teatro Metropolitan

dal 4 al 5 aprile, Cosenza, Teatro Rendano

dall’8 al 9 aprile, Bari, Teatro Team

dal 12 al 23 aprile, Roma, Teatro Sistina

28 aprile, Padova, Gran Teatro Geox

dal 5 al 7 maggio, Rotterdam Ahoy.

Siti Internet e biglietti:
www.jesuschristsuperstar.it
www.ticketone.it
www.jesuschristmusical.eu

Pagine Facebook:
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Ted Neeley

10 thoughts on “Tutti pazzi per Jesus! Diario di viaggio dei Jesusmaniacs

  1. Jcs è ormai una droga. E davvero crea uno spirito di condivisione che porta a voler fare fattor comune con decine di persone questa esperienza straordinaria.
    Io sono una di quelle persone che ha seguito Ted per ben più di 120 repliche, qui in Italia Olanda Belgio e Stati Uniti….e so on and on and on…
    The Circle Turning è una community aperta a chiunque voglia fare entrare questa magia nella sua vita…

  2. A Cagli (Pesaro-Urbino) è stato organizzato tutto dal Fan Club non dai maniacs. C’era il Sindaco, il Vescovo, Il Direttore dell’Istituzione Teatro di Cagli, 500 persone da tutta Italia e dall’estero, un famoso DJ e la Presidentessa del Fan Club. C’è stata una mostra fotografica di scatti rubati allo spettacolo con tre premiati (foto bellissime), uno spettacolo di sbandieratori sulle musiche di JCS, una mostra di disegni ispirati al musical e al film JCS; il tutto seguito da una cena a base di tartufo insieme a Ted Neeley, sua moglie, sua figlia e il suo cane. Tutto in una sana atmosfera di ammirazione e rispetto. Noi non siamo maniaci!

    1. Mi dispiace che il nome di Ted sia usato da chi si appropria con la menzogna di un titolo in quanto lo European fan club NON è un fan club UFFICIALE e approvato.
      È vero che l’evento è stato organizzato e gestito da questa presidentessa, che nel nome di Ted ha escluso delle persone, ma nessuno si è permesso di dichiararne la paternità.
      Trovo certi commenti inadeguati …ma tant’è che rispecchiano da dove arrivano.
      Non commento ulteriormente perché non ritengo questa la sede idonea….

    2. Due precisazioni, in tutta serenità e a scanso di ogni equivoco:
      Jesusmaniacs è, mi sembra sia chiaro, una ripresa da “What then to do about this Jesusmania”, che vuole essere simpatica e certamente non offensiva.
      L’evento di Cagli è nominato incidentalmente, per citare uno dei viaggi che ha fatto Monica per la passione per JCS, dando allo stesso tempo un’idea del tipo di eventi che nascono attorno a JCS. Nell’articolo non si dice da nessuna parte che è stato organizzato dal Circle.
      Giuliana Tonini

  3. Sono d’accordo con The Ted Neeley’s Official European Fan Club. Non c’è bisogno di essere dei maniaci. Basta essere dei fan sani! e a Cagli, la bellissima festa organizzata dal Fan Club ha mantenuto una atmosfera di gioia, condivisione e amicizia. Lì non ci sono figli e figliastri

    1. Due precisazioni, in tutta serenità e a scanso di ogni equivoco:
      Jesusmaniacs è, mi sembra sia chiaro, una ripresa da “What then to do about this Jesusmania”, che vuole essere simpatica e certamente non offensiva.
      L’evento di Cagli è nominato incidentalmente, per citare uno dei viaggi che ha fatto Monica per la passione per JCS, dando allo stesso tempo un’idea del tipo di eventi che nascono attorno a JCS. Nell’articolo non si dice da nessuna parte che è stato organizzato dal Circle.
      Giuliana Tonini

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