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La Bollywood Dance seduce l’Italia

È la moda del momento, l’arte che affascina, seduce, conquista con le sue magiche esotiche suggestioni. Stiamo parlando della Bollywood dance & arts, una danza narrante che entusiasma tutti i continenti, in cui ogni coreografia svolge un tema, quasi sempre legato alle passioni umane.

Una moda che, oggi più che mai, anche in Italia sta conquistando un numero sempre maggiore di persone che si lasciano affascinare dalla sensualità del made in India: coreografie uniche in cui storie d’amore passionali vengono ben raccontate da musica suadente, balli sensuali e coloratissimi abiti indiani.

A Milano unica e massima esponente di questa affascinante corrente è Maya Devi, insegnante e coreografa fondatrice della Dance School e compagnia Raiput Maharani, che gira l’Italia e il mondo per promuovere questa cultura attraverso show unici nel loro genere.

Tra i numerosi corsi ed eventi proposti, non si possono non menzionare quelli legati a serate di addio al nubilato in stile indiano. In tali particolarissime occasioni, infatti, vengono proposte coreografie di danza indiana per danzare al ritmo della musica di Bombay, il tutto accompagnato dalla cerimonia indiana e preparazione della sposa, con tatuaggi all’henne sulle mani, vestizione, danze, massaggi e rinfresco.

Per informazioni
www.maharanidance.com




Arturo Brachetti fa tappa a Milano e guarda a Roma

Arturo Brachetti fa tappa a Milano,  al Barclays Teatro Nazionale, fino a domenica 29 marzo. L’artista ha poi già in calendario la tappa successiva romana al Teatro Sistina di Roma dove sarà in scena dal 10 al 26 aprile.

Arturo Brachetti è oggi il più grande attore-trasformista del mondo, con una “galleria” di oltre 350 personaggi, di cui 100 interpretati in una sola serata. La sua carriera comincia a Parigi, dove, come unico trasformista al mondo, reinventa e riporta in auge l’arte dimenticata di Fregoli, diventando per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin. Da qui in poi la sua carriera è inarrestabile, in un crescendo continuo che lo ha affermato come uno dei pochi artisti italiani di livello internazionale, con una solida notorietà al di fuori del nostro paese.

Arturo Brachetti 2

Filo conduttore è l’illusionismo, che Arturo interpreta in chiave contemporanea: un sorprendente viaggio nella fantasia in cui il grande artista, come un cicerone, condurrà il pubblico per mano. Artista a 360°, Arturo è capace di passare dalla trasformazione ad altre performance che lasceranno il pubblico a bocca aperta: il fascino delle ombre cinesi, l’emozione del sand painting, il divertimento del fumetto western vivente e altro ancora.

Dopo l’incredibile successo di L’Uomo dai Mille Volti e di Ciak si gira e il trionfo in Canada e Francia di Comedy Majik Cho, il “ciuffo più famoso d’Italia” ritorna con i suoi amici nei teatri che più ama, quelli italiani, con uno straordinario e imprevedibile varietà magico di illusionismo contemporaneo: Brachetti che sorpresa!

Arturo Brachetti 3

Arturo Brachetti, il più grande trasformista al mondo, entusiasma il suo pubblico e propone il meglio del quick change, quell’arte da lui stesso reinventata che lo ha reso celebre e acclamato ai quattro angoli del pianeta: in un battito di ciglia (forse due) si trasforma davanti agli occhi degli spettatori dal cappello alle scarpe, cambiando abito ma soprattutto anima. Un caleidoscopio di personaggi che realizza con grandi costumi o solo con pochi oggetti, per ricordarci che “con poco si può fare tutto, basta lasciarsi andare alla fantasia”.

Compagni di avventura i suoi eclettici e insoliti amici: Luca Bono, “l’enfant prodige della magia”, giovane talento dell’illusionismo internazionale con l’impossibile tra le mani; Luca&Tino, artisti esilaranti e stralunati, definiti dal prestigioso quotidiano francese Le Figaro i “Laurel e Hardy italiani”; Francesco Scimemi, illusionista comico tanto geniale quanto imprevedibile, Kevin Michael Moore, fantomatico alter ego del protagonista.

Due le novità tecniche assolute: il laser, manipolato e utilizzato durante la narrazione; e la scenografia è realizzata con l’innovativa tecnica del video mapping, per la prima volta utilizzata in Italia in uno spettacolo di varietà.

Brachetti che sorpresa 2015 è realizzato con la regia di Davide Calabrese e la consulenza artistica di Leo Ortolani.

DOVE, COME E A QUANTO

BRACHETTI CHE SORPRESA!
TAPPA DI MILANO – DAL 17 AL 29 MARZO
Barclays Teatro Nazionale
€.20,00 a €.63,00 (comprensivi di prevendita)

Da martedì a venerdì ore 20.45
Sabato ore 15.30 e 20.45
Domenica 22 ore 15.30 e 19.00 – Domenica 29 ore 15.30

LE TAPPE SUCCESSIVE

Firenze, martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile
Teatro Verdi, Via Ghibellina 101

 Assisi, martedì 7 e mercoledì 8 aprile
Teatro Lyrick, Via G. D’Annunzio, S. M. Angeli

 Roma, da venerdì 10 a domenica 26 aprile
Teatro Sistina, Via Sistina 129
Biglietti
Poltronissima: € 55,00
Poltrona e Prima Galleria: € 49,50
​​Seconda Galleria: € 44,00
Terza Galleria: € 34,00 ​

Pescara, martedì 28 e mercoledì 29 aprile
Teatro Massimo, Via Caduta del Forte 15

Il tour torna a Torino da venerdì 1 a domenica 3 maggio.

 




Rimbamband Show in arrivo al Teatro Manzoni

Ancora pochi giorni e il Ribamband Show approderà al Teatro Manzoni di Milano. L’appuntamento è per il 30 e il 31 marzo per due serate memorabili. Cinque musicisti, un po’ suonati ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano, giocano. Insieme dal 2006, i Ribamband  mixano tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo. Musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante e servito con energia travolgente.

Rimbamband Show prosegue idealmente il cammino iniziato nel primo spettacolo Il Sol. Una sorta di secondo tempo totalmente scorretto e anticonvenzionale nel quale questi cinque geniali e autoironici clown, nonché impeccabili suonatori, divertiranno senza tregua il pubblico con le loro esilaranti gag musicali.Durante il viaggio si incontrano tanti maestri, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano (e ci sorprenderemo ne trovarli quanto mai simili a Mozart e Rossini), si scoprono con piacere i suoni della danza, ma soprattutto si vive l’incanto di ritrovare il proprio fanciullo perduto.

Francesco Ricci

Raffaello Tullo, voce, percussioni Francesco Pagliarulo, pianoforte, anima delicata, fragile e onesta, con il ragtime nelle  vene.  Vittorio Bruno, contrabbasso, anima swing come poche, stralunato a volte, osservatore raffinatissimo altre  Nicolò Pantaleo, sax, bombardino, tromba, anima talentuosa, gentile, matematica, quadrata.  E poi Renato Ciardo, batteria, anima eclettica e musicale dalle infinite corde.  Questa è la Rimbamband per il Ribamband Show. Cinque anime incantate innamorate della vita. Cinque bambini scalmanati con una gran voglia di giocare.  Ci sono, però, un pianoforte, un contrabbasso, un sassofono, un rullante e un megafono.

Francesco Ricci




Massimo Dapporto è un “Ladro di razza” da non perdere

Massimo Dapporto è un “Ladro di razza” da non perdere al teatro San Babila di Milano fino al 29 marzo. L’attore milanese domina la scena con un’abilità e un carisma che lo calano alla perfezione nel personaggio, un piccolo truffatore romano che ha sempre vissuto di espedienti fino all’incontro con una donna, una zitellona benestante di origini ebree (la convincente Susanna Marcomeni) che, suo malgrado, gli cambierà la vita. Siamo infatti nella Roma a cavallo del 16 ottobre del 1943, il giorno tristemente noto per il rastrellamento del ghetto, una data che, inevitabilmente, protagonista della scena. Nel cast anche un efficace e vivace  Blas Roca Rey. Lo spettacolo, scritto da Gianni Clementi e diretto da Marco Mattolini, è una produzione di Teatro San Babila e Fama Fantasma Srl.

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Difficile catalogare un simile testo, commedia e tragedia (di un popolo intero e della sua nazione) si intrecciano  in un testo che richiama il grande cinema italiano. Neorealismo certo, a cui è evidentemente ispirato, ma non solo. L’orizzonte è molto più ampio. Vengono infatti in mente gli eroi piccoli piccoli di Mario Monicelli (Vittorio Gassman e Alberto Sordi ne “La grande guerra”) a anche Roberto Benigni ne “La vita è bella” non solo per il contesto storico, ma per la capacità di analizzare, raccontare e probabilmente anche stigmatizzare, un modo tutto italiano di affrontare le tragedie della storia.

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“Ladro di razza”  indaga in chiave di tragicommedia un momento della nostra storia.  Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione, regalando allo spettatore 3 personaggi da ricordare.  Tito, Oreste e Rachele, infatti, protagonisti di questa piccola, minuscola e, per certi versi, ridicola storia diventano il tramite per raccontare un’Italia in guerra, una Roma allo stremo, ma ancora capace di sussulti d’orgoglio. “Ladro di razza” è una storia di ingenuità e fame, di illusioni e inganni, di risate e lacrime,  quando le parole onore, compassione e orgoglio avevano ancora un significato.

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Roma 1943. Un modesto ladro e truffatore, Tito, abituato a inventarsi la vita, esce dal carcere, dopo aver scontato l’ennesima pena. Non può tornare a casa dei suoi, perché sulle sue tracce c’è un usuraio, noto per la sua crudeltà. Decide quindi di rifugiarsi nella catapecchia di Oreste, suo amico d’infanzia, che lavora come operaio nelle fornaci di Valle Aurelia. Tito deve assolutamente trovare al più presto dei soldi, per placare l’ira del “cravattaro”. Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che vive da sola in un appartamento lussuoso del ghetto. Sarà lei la sua vittima. Tito la corteggia e, dopo un’estenuante resistenza della donna, riesce finalmente ad entrare nelle sue grazie. Ormai è di casa e pronto per il furto, in cui coinvolge anche l’amico fornaciaro.  E’ l’alba del 16 ottobre 1943, il momento del rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da parte dei nazisti. In questa storia, mai il detto “Al posto sbagliato nel momento sbagliato” fu più puntuale. Ma il piccolo uomo Tito, opportunista e vigliacco, catapultato di colpo in un episodio storico dirompente, scoprirà in sé un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto.

“E’ importante mettere in scena questo testo con un allestimento e un cast totalmente nuovi a tre anni di distanza dalla sua breve uscita sulla scena romana, perché riferendosi ad un momento ormai lontano ci fa riflettere sul presente più attuale, sull’estraneità delle persone rispetto ai grandi fatti della storia e della politica, sulla profonda incidenza dell’incertezza economica e sociale sulle scelte morali delle persone, sull’eterno confronto fra l’adeguarsi allo status quo, alla situazione dominante per quanto sinistra e inaccettabile si percepisca e la tentazione/coraggio di ribellarsi” sostiene Marco Mattolini che poi aggiunge: “Un certo clima del testo che si immerge nell’immaginario del neorealismo cinematografico italiano del dopoguerra fa da prisma per sottolineare il valore emblematico della vicenda e la sua attualità”.

COME DOVE E A QUANTO

Appuntamento al Teatro San Babila di Milano Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano
Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato ore 20.30
Mercoledì – Domenica ore 15.30
Biglietti da euro 22 a euro 27,50

 




A Lajatico per il Teatro del Silenzio

Le magiche colline di Lajatico anche quest’anno sono pronte ad ospitare migliaia di persone in occasione del Teatro del Silenzio.

Teatro del Silenzio è sia il nome della manifestazione sia l’imponente palco scoperto, un anfiteatro costruito sulla conformazione naturale delle colline pisane, allestito e disallestito subito dopo l’ultimo spettacolo, così da permettere un perfetto inserimento della struttura nel paesaggio circostante per una produzione a “impatto zero” rispettosa delle bellezze naturali della Valdera. Un vero e proprio gioiello naturalistico toscano che ogni anno ospita le suggestioni di un grande spettacolo fatto di musica, danza e arte.

Il Teatro del Silenzio, l’esclusivo evento ideato da Andrea Bocelli, festeggia ora la sua decima edizione. Per celebrare questo importante anniversario saranno due gli appuntamenti previsti per il 2 e 4 agosto 2015.

Domenica 2 agosto – prima data già sold out – Bocelli stesso interpreterà la “Turandot” di Giacomo Puccini con il Coro e l’Orchestra dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, diretti dal Maestro Zubin Mehta.

Il 4 agosto invece il tenore condividerà il palco con molti artisti di fama internazionale, per un concerto unico dedicato a sonorità più Pop che intratteranno il pubblico nell’incredibile scenario dell’anfiteatro naturale delle colline di Lajatico, luogo dove il Maestro è nato. I primi ospiti confermati sono Elisa, Gianna Nannini e il duo di violoncellisti 2CELLOS.

Dopo i grandi artisti internazionali degli anni passati e l’indimenticabile ultima edizione diretta dal Maestro Placido Domingo, quest’anno il Teatro Del Silenzio non sarà da meno e offrirà un cast d’eccezione per animare il decimo anniversario dell’evento che ha richiamato oltre centocinquantamila spettatori provenienti da ogni parte del mondo.

Alle serate sarà presente la Andrea Bocelli Foundation con i suoi volontari, che come nelle passate edizioni, coglierà l’occasione per mostrare i progetti realizzati nel corso dell’anno e presentare le nuove iniziative a cui si dedicherà nel prossimo futuro.

Anche quest’anno Salotti del Gusto trasformerà l’area hospitality del concerto in un raffinato “salotto culinario” nel quale prodotti e volti protagonisti del circuito celebreranno, con glamour e creatività, le eccellenze del Made in Italy.

Per accogliere al meglio il pubblico del Teatro del Silenzio da quest’anno City Sound & Events offrirà in partnership con Great Italy Tour di Roma la possibilità di acquistare insieme al biglietto anche pacchetti esclusivi comprensivi di vari servizi fra i quali: accomodation, transfer e visite guidate in altre incantevoli città della Toscana.

Per maggiori informazioni City Sound & events:
(02.63793389–info@citysoundmilano.com– www.citysoundmilano.com)

 




Il volo libero di Antonio Pagani

di Emanuele Domenico Vicini. Non si possono trovare parole più adatte di quelle che intitolano la mostra personale di Antonio Pagani, affermato pittore pavese, per definire la sua opera, il suo percorso artistico e le mete cui si sta rivolgendo in questo ultimo anno.
Dopo una serie di esperienze figurative, che affondavano le proprie radici in un humus naïf, dove giocosi animali abitavano sereni una natura colorata e suadente, Pagani ha abbandonato la ricerca di temi e soggetti per dedicarsi al contrario alle questioni della materia e della forma. Superato il rapporto tra astrazione e figurazione, tra immagini reali ed evocazione emozionale, Pagani da un anno circa lavora sulle multiformi possibilità che nascono dalla capacità di osservare il mondo nella sua ricchezza di cose, forme e suggestioni materiche
In questo contesto, sono nati lavori dal recupero e riciclo dei più vari oggetti nel quali solo una mente visionaria e creativa può intuire una nuova vita.
Negli ultimi mesi, Antonio Pagani sta percorrendo una fase ancora più intimamente profonda della propria carriera artistica. È tornato al tratto grafico, al disegno e alla pittura, ha lasciato (temporaneamente) l’“invenzione” della forma per ricuperare la “creazione” della forma.
Senza vincoli di alcun genere, l’opera diventa la trasfigurazione visiva di un universo complesso, contraddittorio, animato da pulsioni ed emozioni che l’autore segue con determinazione e consapevolezza.
Macchie di colori turbinosi, di rossi di gialli e di blu, disegnano sentieri e luoghi della mente, percorsi metaforici, ma tutt’altro che astratti, alla ricerca di una via di fuga, di un volo libero sopra tutto e tutti. In questo turbinoso universo di emozioni urlate, di scelte drammatiche, sembra non trovarsi mai pace.
Ma alla dinamica vorticosa dei pastelli, Pagani coscientemente contrappone l’esperienza artistica delle chine.
Piccole figure, rese con veloci tratti di penna, fluttuano in uno spazio immenso e disorientante, dove macchie di nero inchiostro sembrano minacciare la loro stessa sopravvivenza: si alternano così pieni e vuoti, suggestioni di libertà e pesanti immagini di oppressione, memorie di sogni d’infanzia e amari risvegli della coscienza.
Le immagini di Pagani, nella loro alternanza di potenza cromatica e finezza grafica, raccontano le contraddizioni dell’esistenza, ci mostrano, senza infingimenti né convenzioni, la complessità del vivere umano.

VOLO LIBERO
Mostra personale di Antonio Pagani
dal 28 febbraio al 15 marzo 2015
GRAAL SPAZIO ARTE
corso Garibaldi 28, Pavia
info@graalspazioarte.org




Al Gran Ballo di Primavera si va di liscio

Preparate i lustrini, lucidate le scarpette, il “salone delle feste” del PimOff vi attende per ballare fino a tarda notte in occasione del “Gran Ballo di Primavera’’, evento unico che aprirà le porte al quartiere al grido di “Liscio che bellezza”.

Torna a scintillare al PimOff, luogo da sempre votato al coinvolgimento del pubblico e alla sana mescolanza di generi artistici, il grande liscio d’autore con l’Orchestrina di Molte Agevole: la musica rivoluzionaria che ha fatto scivolare, strusciare i piedi, quindi andare via liscio, intere generazioni di ballerini in tutta Italia. Quella che ha acceso la miccia ai valzer viennesi e che con frenetiche polke e mazurke ha incendiato le piste da ballo.

A far ballare il pubblico del PimOff sarà la compagnia creata da Enrico Gabrielli, composta da pregiatissimi elementi provenienti da Afterhours, Calibro35, Mariposa, Hobocombo ed altre stelle e stellazze del firmamento classico e underground nostrano capaci di giocare, utilizzando artefatti elettronici moderni, con le eccezionali musiche di Secondo Casadei, Carlo “Zaclein” Brighi, FerrerRossi, Mario Cavallari, Jaromir Vejvoda, Giovanni D’Anzi e di tanti altri autori di musica da ballo e da balera del ‘900.

Una vera e propria orchestra in miniatura che negli ultimi anni ha riportato in vita un genere che arriva dal passato.

Gran Ballo di Primavera

Venerdì 20 marzo – ore 21

L’Orchestrina di Molto Agevole

Membri del gruppo: Francesca Ruiz Biliotti (voce lirico solita), Francesco D’Elia (violino), Enrico Gabrielli (clarinetto e sax), Rocco Marchi (chitarra), Gianni Chi (fisarmonica), Francesca Baccolini (contrabbasso), Davide Radice (batteria)

INFORMAZIONI

PimOff, via Selvanesco 75, Milano – ore 21

Ingresso con tessera PimOff (gratuita) + sottoscrizione 8 Euro

Info e prenotazioni: info@pimoff.it – 0254102612




Ænigma di Antonio Casanova

L’illusionista del piccolo schermo, Oscar per la Magia 2009,  Antonio Casanova,  esce dalla televisione per incontrare il pubblico in una forma unica al mondo. Il magico inviato di Striscia La Notizia, celebrato anche come personaggio Disney, il PaperNova creato da Cavazzano,  approda il prossimo sabato 21 marzo alle ore 21 al Teatro della Luna di Milano con un nuovissimo spettacolo unico nel suo genere.

Dalla penna di Lorenzo Beccati autore di programmi di successo come Striscia La Notizia e Paperissima, tanto per citarne qualcuno, nasce “Ænigma – Saprete distinguere la realtà dalla magia?”, il primo Family Thriller Show al mondo. Le  grandissime e mirabolanti illusioni, come la  donna segata a metà,  come le apparizioni che hanno dell’incredibile, fino alla Pagoda della Morte, storica e a detta di molti ultima impresa del grande Harry Houdini, vengono scelte dal pubblico presente, che insieme ad Antonio dovrà risolvere un importante quanto intricato enigma. Pare che infatti esista una sfida lanciata da un misterioso malintenzionato che afferma di poter distruggere gli show di illusionismo dei maghi di tutto il mondo, sabotandoli e facendosi trovare personalmente in sala con l’obiettivo di dimostrare che nessuno ha veri poteri magici tali da riuscire a scoprirlo tra gli spettatori mentre opera. Parte così una vera e propria caccia all’uomo dove sarà il pubblico a decidere tutto quello che accadrà fino a scoprire la persona che si cela dietro mentite spoglie: naturalmente utilizzando le Grandi Illusioni, dalla doppia levitazione alla metamorfosi aerea , dall’apparizione di enormi macchine dal nulla fino proprio alla stessa Pagoda dell’Acqua, per scoprire indizi e piste da percorrere. Ogni indizio, ogni mossa del nostro magico paladino della giustizia sarà casualmente indicata dal pubblico in un gioco estremamente avvincente che coinvolgerà grandi e piccoli presenti in sala.

Ænigma è diretto da Enrico Botta, già regista di Biancaneve il Musical, presentato con successo due anni fa al Teatro della Luna; i costumi sono disegnati e realizzati da Annalisa Benedetti che cura anche la grafica dello spettacolo.

In scena con Antonio Casanova ci sono  Desi Frascari, Valentino e Stefano Stignani, Legadon Reinard ed Aldo Gottardo.

I biglietti sono in vendita in tutti i punti vendita TicketOne, on line su www.ticketone.it, telefonicamente chiamando l’892101 (numero a tariffazione specifica) e ovviamente al botteghino del teatro nelle sere di spettacolo.

Teatro della Luna

via G. di Vittorio, 6

20090 Assago (MI)

Tel. 02 488577516

www.teatrodellaluna.comwww.facebook.com/teatrodellaluna

PROGRAMMAZIONE

“Ænigma”: 

sabato 21 marzo 2015 ore 21

PREZZI DEI BIGLIETTI

Poltronissima Blu € 38,50 
Poltronissima € 33,00 
Poltrona € 27,50
 

Riduzioni under 14, studenti e over 70

Gruppi di almeno 10 persone a prezzi speciali:

Ufficio Gruppi Teatro della Luna ufficiogruppi@teatrodellaluna.com, Telefono 02/48857333

 




PASSANO GLI ANNI MA È SEMPRE GREASEMANIA!

18 anni e non sentirli, anzi ringiovanire sempre di più! È così per GREASE, l’inarrestabile successo targato Compagnia della Rancia, con la regia di Saverio Marconi. È il Musical per eccellenza, il primo che viene in mente agli italiani da 18 anni a questa parte. GREASE ha debuttato il 4 marzo 1997 al Teatro Nuovo di Milano e, da allora, ha continuato a conquistare pubblico e critica, scatenando una vera e propria musical-mania in Italia.

Ora GREASE, il musical dei record, con oltre 1.500.000 spettatori e più di 1500 repliche in tutte le regioni – isole comprese – , torna a grande richiesta dal 28 marzo 2015 con una nuova edizione per festeggiare la “maggiore età”.

La GREASEMANIA, infatti, conquista tutti, confermandosi, stagione dopo stagione, un vero e proprio fenomeno di costume “pop” che fa impazzire gli spettatori e guarda alle nuove generazioni, con l’intramontabile storia d’amore tra Danny (Giuseppe Verzicco) e Sandy (Beatrice Baldaccini) e tanto rock’n’roll.

GREASE ha cambiato il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro: è una festa da condividere con amici, figli, famiglie intere o in coppia, è trascorrere due ore spensierate, è non riuscire a restare fermi sulle poltrone ma scatenarsi a ballare, tra gonne a ruota, giubbotti di pelle e, naturalmente, tanta brillantina.

Con nuove traduzioni di Franco Travaglio di alcune delle canzoni più famose, nuovi arrangiamenti e orchestrazioni del direttore musicale Riccardo Di Paola con la supervisione musicale di Marco Iacomelli, nuovi coloratissimi costumi di Carla Accoramboni, nuove coreografie irresistibili e piene di ritmo ed energia firmate da Gillian Bruce, gli anni ’50 non sono mai stati così moderni e attuali e sarà impossibile non lasciarsi conquistare dalla GREASEMANIA!

GREASE debutterà in questa nuova edizione il 28 marzo 2015 al Teatro della Luna di Milano, dove resterà in scena fino al 3 maggio salutando l’arrivo di EXPO 2015.

GREASE sarà in scena anche al Teatro Brancaccio di Roma dal 5 al 17 maggio. La GREASEMANIA non si ferma neanche d’estate, con due date speciali al Teatro La Fenice di Senigallia (AN) l’11 e 12 agosto in occasione di SEM – Senigallia Estate Musical, in attesa di proseguire il tour nella stagione 2015/2016.

Biglietti su TicketOne.it e nei punti vendita TicketOne

GREASE #seiperfettoperme!

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Stefano D’Orazio dice au revoir a Cenerentola

Si chiude domenica 8 marzo al Teatro Verdi di Firenze la tournée di Cercasi Cenerentola, scritto da Saverio Marconi e Stefano D’Orazio, l’ultimo successo della Compagnia della Rancia, prodotto in collaborazione con Medina Produzioni per la regia dello stesso Marconi e Marco Iacomelli. Una commedia musicale per tutta la famiglia che ha divertito il pubblico riscuotendo grande successo nelle oltre cento repliche che hanno toccato i teatri delle principali città italiane.

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Stefano D’Orazio ha voluto scrivere una lettera aperta ai protagonisti – Paolo Ruffini, Manuel Frattini, Beatrice Baldaccini, Laura Di Mauro, Silvia Di Stefano, Roberta Miolla e Floriana Monici, Claudia Campolongo, Gianluca Sticotti, Silvia Contenti, Rossella Contu, Luca Spadaro – e alla compagnia per ringraziare di questa avventura iniziata oltre due anni fa, ecco le sue parole:

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Cari compagni di viaggio,
dopo due anni di tournee, domenica calerà il sipario per l’ultima volta sulla nostra “Cenerentola”.
E’ finito un lungo momento fortunato che ci fa credere che questo lavoro, portato avanti con fatiche, sorrisi, qualche lacrima e tanti applausi sia stato una bella cosa.
Grazie a Saverio Marconi, mio maestro d’avventura, per la passione, la creatività e l’esperienza che ha voluto dedicare a questo progetto e grazie a Stefano Cenci per le sue originali e coinvolgenti musiche. Quello che ogni notte è andato in scena è stato il frutto di un lavoro collettivo puntuale e professionalissimo.
Sul palcoscenico invece, c’eravate voi “Il Cast delle meraviglie” che avete interpretato per più di cento volte la nostra strana favola con immutato entusiasmo e avete fatto la differenza. Avete preso in consegna un progetto bizzarro e, attraversando un’Italia difficile, lo avete portato in porto meritando ogni notte, gli applausi che vi hanno accompagnato. In un momento in cui il Teatro fa fatica a tenere le porte aperte, siete riusciti ad affidare il vostro talento ad un imprevedibile passaparola, a meravigliare, a commuovere e a divertire restituendo forse un po’ di fiducia a quel pubblico spesso costretto a rimpiangere di aver barattato il prezzo di un biglietto in cambio di “poco, poco” .
Un grazie infine a quel pubblico che vi ha applaudito ogni sera e per il quale dovete continuare a credere che il vostro è il più bello dei mestieri!

La fine di questa avventura apre le porte all’attesissimo ritorno di Pinocchio – il grande musical, spettacolo che ha fatto avvicinare Stefano D’Orazio al mondo del teatro musicale che dal 2003 non ha più abbandonato, portando sul palco successi come Aladin, W Zorro, e l’ultimo Cercasi Cenerentola. Pinocchio, scritto da Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti, con le musiche dei Pooh di cui D’Orazio è autore delle liriche insieme a Valerio Negrini tornerà al teatro della Luna dal 1 settembre al 25 ottobre per conquistare il pubblico di EXPO 2015.

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