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Innsbruck, sci, mercatini e Swaroski

Non è mai troppo presto per programmare un week end a Innsbruck, nel cuore delle Alpi, per un fine settimana di shopping, sport e cristalli. Innsbruck infatti, sotto Natale, diventa un luogo fiabesco tra i numerosi mercatini che prendono vita nel borgo gotico, le tradizioni tirolesi dai canti tirolesi alla sfilata di San Nicolò fino alle corse dei diavoli e il gigantesco albero di Natale con oltre 170mila cristalli Swaroski che illuminano le lunghe notti invernali. Per gli sportivi poi dal centro storico della città si possono raggiungere in venti minuti di funicolare (realizzata dall’archistar Zoha Hadid) i 2mila metri e i nove comprensori sciistici dell’Olimpia SkiWorld Innsbruck per un totale di 300 km di piste serviti da 90 impianti di risalita.

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Innsbruck si veste a festa a partire dal 15 novembre con il via ai sei tipici mercatini e alle oltre 200 bancarelle, pieni di tentazioni dolci e artigianali: dal centro storico animato da uno dei più romantici mercatini di tutto l’arco alpino;  a Maria Theresien Strasse che ospita stand da tutto il mondo su un viale illuminato da alberi in cristallo e vista sulla catena delle Nordkette; a Wiltener Platzl fino a quello di St.Nikolaus, il quartiere più antico di tutta Innsbruck. Non manca neppure il mercatino panoramica sulla Hurgerburg, sopra Innsbruck.

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Un fine settimana a Innsbruck non può che chiudersi agli Swaroski Kristallwelten dove l’istallazione luminosa “magico mondo invernale” trasformerà, da novembre a gennaio, il giardino del Gigante in un luccicante paesaggio da fiaba. Da fine gennaio al 19 febbraio infine avrà luogo il Festival delle luci.

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Monica Guerritore è Judy Garland

Monica Guerritore sarà Judy Garland in End of the Rainbow. Il debutto dello show, che inaugura la stagione 2016-2017 del Teatro Sistina, è previsto per mercoledì 19 ottobre. Sold out a Broadway, End of the Rainbow è un musical scritto da Peter Quilter e diretto da Juan Diego Puerta Lopez incentrato su Judy Garland. Monica Guerritore, nel ruolo dell’attrice americana divenuta celebre con Il Mago di Oz,  è perfetta interprete e “mattatrice”.  Il musical racconta la parabola di Judy Garland, svelando il duplice volto di una donna da un lato seducente e forte sul palco, dall’altro fragilissima e sola.

“Judy è innamorata pazza del suo giovane amante. Scoppiettante, folle, drammatica, stramba e tenerissima come solo una grande artista può essere e disperata come lo è una donna completamente sola nonostante i suoi innumerevoli amori. Tira avanti con quel che resta della sua voce e supplisce dando al pubblico la sua anima. La sua vita è la scena e lì canterà e morirà. Tra lustrini e paillettes” commenta Monica Guerritore per poi aggiungere: “End of the Rainbow racconta cosa c’è dietro le luci della ribalta che nascondono la vita di questi meravigliosi talenti. Ritrovo nella sua parabola la fine di altre donne, star fragili, inadeguate a sopportare tanta energia. Penso a Amy Winehouse, Whitney Houston, Edith Piaf. La stessa Evita che sta per andare in scena. Il corpo umano non sopporta tanta divinità. La sua solitudine è legata a un talento sconfinato, che non trova riparo negli uomini. Lo dice bene Sciascia quando scrive di Majorana: ci sono talenti che brillano come stelle e divorano il corpo stesso che li abita”.

 

 




Le donne gelose in scena Teatro Studio Melato

Le donne gelose di Carlo Goldoni, con la regia di Giorgio Sangati, sono in scena al Teatro Studio Melato di Milano dal 13 al 29 ottobre. Le donne gelose, una produzione del Piccolo, si riaffacciano alla scena milanese dopo  essere stato ospite, agli inizi di ottobre, unica rappresentanza del teatro italiano, all’International Theatre Festival “Alexandrinskydi San Pietroburgo.
Prima commedia scritta da Goldoni interamente in veneziano, racconta la vita in un quartiere della Serenissima dove, negli ultimi giorni di Carnevale, un microcosmo decadente di bottegai e mercanti si rovina al tavolo da gioco, nelle penombre del Ridotto. In una Venezia scura, silenziosa, sullo sfondo di uno strano Carnevale, Goldoni, nel Le donne gelose, racconta la storia di due famiglie alle prese con la dipendenza dal gioco e di una vedova, che di quei giochi regge le fila. In un turbine di equivoci, gelosie, momenti di comicità alternati a pagine drammatiche, Goldoni dipinge il quadro di una borghesia corrotta e impoverita, in una Serenissima al tramonto.

“È un mondo chiuso – spiega Sangati – claustrofobico, senza contatti con l’esterno. I rapporti umani sono miseri, ipocriti; le relazioni corrose, ammuffite, perennemente condizionate da motivi economici; l’intimità è squallida, segnata da insulti e botte. Imperano il culto del denaro e una fiducia ossessiva nell’azzardo: solo la sorte infatti può alleviare l’angoscia di (ri)cadere nella miseria, ma si tratta di un sollievo temporaneo per un mondo dal destino ormai segnato. Nessuno lavora, ma le energie si sprecano, tutti si affannano, si inseguono, si consumano, senza trovare una via d’uscita, come in un labirinto in cui si gira a vuoto e si ritorna sempre al punto di partenza”.

Goldoni, ne le donne gelose, alterna in un montaggio compulsivo interni ed esterni, alto e basso, privato e pubblico: si avverte nel testo una sconnessione, un disordine, l’entropia di una cultura che ha perso definitivamente la sua centralità. Al campiello come luogo di incontro, di scontro, ma anche di festa, si sostituisce il mestissimo Ridotto dove ognuno, protetto dall’anonimato della maschera, può spiare gli altri sperando di non essere riconosciuto. In questa Venezia anomala, a tratti surreale, sulle note del ‘tema della follia’, gli intrighi della vedova Lugrezia scompaginano e ricompongono le esistenze di due nuclei familiari, in un vortice di equivoci grottesco, dove la risata ha il colore nero della farsa.

DOVE, COME E A QUANTO

 

Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 – M2 Lanza), dal 13 al 29 ottobre 2016- martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.
Biglietti da 26 euro