Brescia è una delle mete privilegiate per gli appassionati delle due ruote grazie a un territorio che racchiude le montagne della Valle Camonica, della Valle Sabbia e della valle Trompia, la pianura solcata dal fiume Oglio, i saliscendi ricoperti di vigneti della Franciacorta, della Valtènesi e del Lugana e i laghi di Garda, Iseo ed Idro.
Ciclovia della Cultura Con i suoi 76 chilometri che attraversano 34 borghi e centri storici da scoprire e toccano 872 beni di interesse storico culturale, la Ciclovia della Cultura unisce Bergamo e Brescia in un itinerario di bellezza. Partendo da Brescia, a nord dell’antico quartiere del Carmine, la ciclovia si snoda verso i vigneti tra Gussagoe Cellatica e prosegue in Franciacorta tra dolci colline, castelli, antichi borghi. Dalla Riserva Naturale delle Torbiere alle sponde del lago d’Iseo con Paratico e Sarnico il passo è breve, e segna il passaggio alla provincia di Bergamo con altri chilometri di magie che si concludono in Piazza Cittadella, in Città Alta.
Pedalate fra le vigne Dalla Franciacorta alla sponda bresciana del Garda incorniciata dai vigneti della tre zone Doc Riviera del Garda Classico (con la famosa Valtènesi), Lugana, San Martino della Battaglia si pedala su e giù dalle colline fra vigneti, campagna, antichi borghi. In Franciacortasono sei gli itinerari eno-cicloturistici mappati dalla Strada del Franciacorta. Alla portata di tutti, di diversa lunghezza, dedicati ciascuno a una tipologia di Franciacorta, sono contrassegnati sulle mappe da colori diversi. Divertenti itinerari ciclabili alla portata di tutti si snodano per decine di chilometri anche fra i vigneti della Valtènesi e del Lugana, con scorci panoramici sul lago di Garda. Fra i vari tracciati individuati dalla Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, quelli che vanno da Desenzano a Lonato e Salò, da Bedizzole alla Valtènesi, da Salò alla Rocca di Manerba sono da non perdere.
Ciclovia dell’Oglio Dai 1.883 metri del Passo del Tonale al Po, la Ciclovia dell’Oglio si snoda attraverso l’area Unesco delle Incisioni Rupestri della Valle Camonica, costeggia il lago d’Iseo e si insinua tra i vigneti della Franciacorta, fendendo la pianura bresciana per poi confondersi con il lungofiume del Po. Con i suoi 282 chilometri totali di percorso, di cui oltre 220 in provincia di Brescia, e 1.862 metri il dislivello, la Ciclovia dell’Oglio è stata eletta la ciclabile più bella d’Italia agli Italian Green Road Awards 2019.
Greenway delle Valli Resilienti, 3.500 chilometri sulle due ruote La Greenway delle Valli Resilienti unisce Brescia e le Valli Trompia e Sabbia e invita ad andare alla scoperta di queste splendide vallate montane ai margini dei circuiti turistici più frequentati . Due Ciclovie di fondo valle, percorsi slow, permettono di godere di un paesaggio a tratti selvaggio, punteggiato da vecchi borghi, musei che raccontano il passato minerario ed agricolo di queste terre, aziende agricole con prodotti tipici, strutture ricettive bike friendly. In tutto, 3.500 chilometri ciclabili, con oltre 100 itinerari per road, gravel e mountain bike.
Le emozioni a cielo aperto di Ponte di Legno-Tonale
In Alta Valle Camonica, il comprensorio Pontedilegno-Tonale offre un caleidoscopio di proposte per gli appassionati di due ruote: lunghe e panoramiche piste ciclabili, due kids bike park, 26 percorsi mtb per un totale di 500 chilometri. I percorsi si snodano fra alpeggi, trincee e punti panoramici, nella natura del Parco Nazionale dello Stelvio e del Parco dell’Adamello. Chi opta per l’ebike, ha a disposizione dodici colonnine di ricarica. Gli appassionati del downhill possono trovare il percorso più adatto ai loro gusti nell’attrezzatissimo Bike Park Pontedilegno-Tonale, che racchiude ottopercorsiche si snodano tra il Passo Tonale e Temù, passando per Ponte di Legno.
Le grandi salite della Valle Camonica La Valle Camonica, con le sue salite leggendarie del Passo del Tonale, del Passo Gavia e del Passo del Mortirolo è una delle mete più ambite dai ciclisti. Il Passo del Tonale ha visto transitare in molte edizioni il Giro d’Italia. Non meno leggendaria è la salita del Passo Gavia, a 2.621 metri, che unisce la Valle Camonica alla Valtellina. La salita si distingue per le sue pendenze che toccano il 16% e si apre con scorci sulle valli di Pezzo, di Viso e delle Messi. Il Passo del Mortirolo è infine un ambito traguardo per i ciclisti più allenati. Con i suoi 1.852 metri di altitudine, è noto per le sue pendenze proibitive e la sua difficoltà tecnica.
I laghi sulle due ruote Pedalare lungo le sponde dei laghi di Garda, Iseo ed Idro è un’esperienza unica che unisce natura, sport e cultura, dato che ci si imbatte in borghi storici, castelli, abbazie e innumerevoli testimonianze del passato. Moltissimi i percorsi, dalle ciclabili che costeggiano le rive, agli itinerari che si addentrano nell’entroterra o si inerpicano sulle alture circostanti, regalando squarci sul paesaggio circostante. Sul Garda, di tutto relax ci sono il percorso che da Desenzano porta Sirmione e quello da Salò a San Felice del Benaco, senza considerare la ciclopedonale sospesa che va da Limone sul Garda al confine di Riva del Garda in due chilometri di tratto a picco sul lago.
Su lago d’Iseo, ci si può inoltrare fra le canne e la vegetazione lacustre delle Torbiere del Sebino oppure pedalare sulla Ciclopedonale Vello Toline. Il lago d’Idro si può infine esplorare con un percorso ad anello.
Venti nuovi percorsi per gravel, cicloturismo e Mtb Visit Brescia ha lanciato 20 nuovi percorsi per gravel, cicloturismo e Mtb scaricabili sul profilo Komoot.