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Festa a Santiago e relax alle Isole Cíes

La Spagna vale sempre viaggio, in qualsiasi stagione dell’anno. Ma a luglio c’è una ragione in più per scoprire alcuni dei posti più suggestivi della Galizia, il cuore Spagna Verde. Mostre, balli, musica, concerti, rappresentazioni teatrali, spettacoli di danza, “gaitas” (le cornamuse tradizionali locali), immancabili bancarelle e fuochi di artificio scandiscono infatti il mese dell'”Apostolo” dedicato a San Giacomo.

Il patrono di Santiago de Compostela (ma anche della Galizia e del Paese) si celebra il 25 luglio e le feste e le manifestazioni artistiche in strada, nelle piazze e nei palazzi storici che costellano l’antico borgo, trasformano il capoluogo gallego in una città che non dorme mai. A Santiago il rito dell’Offerta al Santo e la cerimonia del botafumeiro, il gigantesco incensiere che oscilla lungo il transetto della cattedrale millenaria, si uniscono all’incredibile spettacolo di fuochi d’artificio che illumina, nella notte del 24 luglio, la facciata barocca della cattedrale di piazza dell’Obradoiro. Quest’anno poi si celebra l’Anno Santo , Xacobeo (prorogato per due anni a causa del Covid, per la prima volta nella storia millenaria della tradizione giubilare). Per il prossimo giubileo Xacobeo occorrerà attendere fino al 2027.E l’ottenimento dell’indulgenza plenaria percorrendo uno dei cammini (volendo il cammino inglese, è di “oli” 73 chilometri e parte da La Coruna), così come l’opportunità di attraversare la porta santa della cattedrale, sono solo alcune delle tante ragioni che quest’estate portano a Santiago di Compostela.

L’ideale è quello di concedersi almeno un fine settimana lungo, meglio ancora una settimana, per scoprire i tesori nascosti di questa città universitaria,  inglobata da uno dei luoghi di culto più noti del mondo e le sue numerose delizie enogastronomiche dai frutti di mare magari accompagnati da un bicchiere di Albariño (un vino bianco fruttato), al “pulpo á Feira” (polipo con patate e paprika) fino ai “pimientos de Padròn”, peperoncini verdi fritti, serviti in una taverna tipica come la centrale O Gato Negro.

Secondo la tradizione l’apostolo Giacomo il Maggiore diede inizio alla evangelizzazione della Spagna sbarcando sulle coste della Galizia dove fu riportato, dopo il martirio, dai suoi discepoli. La tomba fu dimenticata per otto secoli quando Pelagio, un asceta,  notò strani giochi di luce nell’area (campus stellare per l’appunto) che non potevano che indicare la tomba dell’apostolo. Ebbe quindi inizio la costruzione della maestosa cattedrale che ancora oggi domina la città proclamata patrimonio Unesco nel 1985.

Basta poi affittare una macchina e allontanarsi da Santiago di pochi chilometri per scoprire gli scorci selvaggi della Costa de la Muerte e Cabo Fisterra, dove gli antichi credevano che il mondo finisse.

Proseguendo poi verso Vigo, si raggiunge un paradiso dai sorprendenti colori caraibici dove ricaricare le energie immersi nella natura. A mezz’ora di traghetto dalla costa, le Isole Cíes, nel Parco Naturale delle Isole Atlantiche (insieme a Ons, Cortegara e Salvora), vantano acqua cristallina, lunghe distese sabbiose bianche, scogliere mozzafiato e boschi fitti di pini ed eucalipti. Antico rifugio dei pirati questo paradiso caraibico nell’Atlantico, è stato insignito nel 2007 del titolo di spiaggia più bella del mondo dal Guardian. E l’estate è l’occasione ideale per goderselo visto che le acque  sono particolarmente… rinfrescanti. Tra Praia da Rodas, Figueiras, e Praia da Nosa Señora il tempo scorre fin troppo veloce, ma per godere di questo eden è necessario dotarsi di un permesso di accesso, gratuito,  prenotabile anche on line in anticipo: le isole sono a numero chiuso (2000 circa al giorno), mentre il campeggio offre rifugio a sole 800 persone.