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Quello che le donne non dicono. Lady Macbeth Vs Ophelia

Debutta a Milano, al Teatro Libero, “Quello che le donne non dicono. Lady Machbeth Vs Ophelia” scritto e diretto dall’attore, regista, drammaturgo Fabio Banfo. Il testo ha già raccolto  il consenso di pubblico e critica sia in Italia sia all’estero: è stato, infatti, rappresentato a Santiago del Cile presso il Teatro della Universidad de Chile ed è risultato finalista al concorso di drammaturgia “Per Voce Sola” 2014, presso il Teatro della Tosse di Genova.

Ho scritto un monologo  – dice Fabio Banfopartendo da un dialogo. Immaginando l’impossibile incontro tra due personaggi femminili dell’universo shakespeariano: Lady Macbeth e Ofelia. La donna forte e algida contro la donna ingenua e fragile. Mi interessava parlare attraverso di loro della relazione delle donne con gli uomini, prendendo due punti di vista estremi, la donna vittima e la manipolatrice, la dominante e la soccombente. Sullo sfondo il dolore dei legami di sangue, la follia, il suicidio. Ma anche i sogni più infantili, i desideri, le piccole favole di cui si nutre un’esistenza.

Lady Macbeth e Ofelia e le loro storie, vengono costantemente citati, attraverso il metodo della rilettura in chiave moderna e degradata, secondo il principio di scrittura seguito da T.S. Eliot nella Terra Desolata, così che laddove Ofelia impazzita cantava le sue lodi intrise di poesia, qui la protagonista canta accompagnandosi al pianoforte delle canzonette della tradizione popolare italiana, e in luogo degli stermini per la conquista del trono scozzese, abbiamo l’assurdo e in parte incosciente omicidio di una nonna gettata giù dalle scale. Il monologo è nato dall’impasto di questa materia. E’ nata una donna. Che si racconta. Fino alla fine. Fino alle estreme conseguenze. Ad ascoltarla c’è la sua migliore amica. Solo lei potrà forse capirla e, forse, perdonarla”.

In scena due attrici, Monica Faggiani e Debora Mancini, a rappresentare la stessa donna, la stessa anima lacerata da una doppia personalità. Il tema del doppio è centrale nel testo e la regia lo ha declinato su due assi quello della memoria (presente e passato) e quello del dialogo interiore (Lady Macbeth Vs Ofelia). Il pubblico vede la protagonista sdoppiata in due entità, che sembrano non incontrarsi mai, non arrivare mai a dialogare, una come fosse l’ombra dell’altra, l’altra come fosse l’eco della voce della prima. Il finale non potrà che essere l’incontro/scontro di queste due parti, per arrivare, forse, ad una possibile pace, ad un possibile equilibrio, nel silenzio, e nella verità.

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Uno spettacolo in cui si ride e si piange, in cui si cantano vecchi successi di Sanremo, dove il rapporto delle donne con gli uomini viene sviscerato in tutte le sue diverse declinazioni: il primo amore, la prima volta, il rapporto con il padre, con le altre donne, le età di passaggio, il matrimonio, la maternità, fino alla fede e al rapporto d’amore con il Cristo, in modo poetico e lucido, a volte comico a volte crudele,  per raccontare, attraverso la storia di una sola donna, i dolori di tutte le donne.

Teatro Libero

Via Savona 10 – Milano

dal 21 al 26 marzo 2016

Quello che le donne non dicono

Lady Macbeth Vs Ophelia

Con:

Monica Faggiani

Debora Mancini

Drammaturgia e Regia: Fabio Banfo

Assistente alla Regia: Serena Piazza.

Scene e costumi: Serena Piazza.

Disegno luci: Fabio Banfo

Produzione: EFFETTO MORGANA

Foto di scena: Michela Vernazza

Spettacolo finalista del premio “Per Voce Sola 2014”, Teatro della Tosse di Genova.

Grafica: CromaZoo

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