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STOMP, una travolgente orchestra di rumori

di Giuliana Tonini – Questa volta non me lo sono perso. Al Barclays Teatro Nazionale di Milano, la sera della prima, finalmente ho visto STOMP, lo spettacolo ‘dei rumori’ ideato e portato in scena per la prima volta nel 1991, a Brighton, da Luke Cresswell e Steve McNicholas.

Due ore di puro spettacolo in cui gli artisti recitano, mettono in scena delle divertenti scenette e interagiscono con il pubblico senza pronunciare neanche una parola. Perché la lingua che si parla sul palcoscenico di STOMP è quella della musica e della danza. Una musica fatta con strumenti come scopettoni, secchi, bidoni, coperchi, tubi idraulici, lavandini, pneumatici da trattore, carrelli della spesa, giornali, scatolette di fiammiferi e accendini. E una danza acrobatica fatta di salti e piroette.

I bambini in sala sono letteralmente affascinati e anche gli adulti si divertono a interagire con il cast in un dialogo fatto a ritmo di battimani e di ‘pestate’ di piedi sul pavimento sotto le proprie poltrone.

È incredibile come gli stomper riescano a dare vita e voce a questa insospettabile orchestra di oggetti di uso quotidiano. Lo spirito dello spettacolo è reso efficacemente dalla descrizione sulla locandina: puro ritmo urbano.

I miei numeri preferiti sono la  spassosa ‘conversazione’ fatta con i tubi idraulici snodabili e il suggestivo capolavoro di coordinazione messo in scena con gli accendini che gli artisti spengono e accendono a intermittenza.

E quali sono i vostri?