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Acque minerali made in Italy alla conquista della Cina

Il primato italiano nel food&beverage passa anche dalle acque minerali tricolori che, come Acqua Sant’Anna, stanno attrezzandosi per partire alla conquista del mondo.  Acqua Sant’Anna, tra gli emblemi del made in Italy nel settore delle acque minerali, ha appena annunciato lo sbarco in Cina.

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Il marchio di Vinadio infatti ha infatti appena concluso due  importanti accordi di distribuzione diretta con le catene Metro e City Super (due tra le principali insegne della distribuzione in Cina) con cui punta entrare nelle case di un Paese come la Cina dove la crescita economica non è un lontano ricordo.

La Cina per Acqua Sant’Anna è una conquista fondamentale  grazie ad un ceto alto cinese in forte sviluppo, molto attento a prodotti “premium” provenienti dall’estero e dall’Italia in particolare, che diventano veri e propri status symbol. Non solo. Dopo l’abrogazione della legge sul blocco delle nascite, si prevede un baby boom: prodotti indicati per la dieta dei bambini, come l’Acqua Sant’Anna, diventano di primaria attenzione nei consumi delle famiglie cinesi. Il Governo centrale infine intende elevare gli standard qualitativi dei prodottialimentari, favorendo il consumo di alimenti e bevande con certificazioni e standard rigidi di produzione, come sono quelli europei.

Acqua Sant’Anna, leader del mercato acque minerali italiano, ha dunque dei plus importanti per il mercato del Dragone, perché riesce a rispondere al meglio alle esigenze del nuovo consumatore cinese, le famiglie in primis: caratteristiche organolettiche eccezionali in termini di leggerezza, residuo fisso e sodio ne fanno un’acqua indicata per la preparazione degli alimenti per i neonati.  Il prodotto risponde a rigidi controlli per la sicurezza alimentare ed è un esempio di quel made in Italy che da sempre attira l’attenzione dei consumatori internazionali.