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Alessandro Preziosi è Don Giovanni

Alessandro Preziosi debutta stasera al Teatro Nuovo di Milano in Don Giovanni di Molière. Lo spettacolo resterà in scena fino  al 15 febbraio.
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La scelta di Khora.teatro di produrre, in collaborazione con il Teatro Stabile D’Abruzzo, Don Giovanni in tutta la complessità del personaggio e con un allestimento tecnologico e multimediale, è l’ideale conclusione di una trilogia di riproposizione di classici seicenteschi, dopo Amleto e Cyrano (per il quale Alessandro Preziosi ha ricevuto il Premio Maschera D’oro del teatro italiano 2014 per il Miglior Monologo),  rivolta  al vasto  pubblico ma sempre  attenta  nel  confezionamento editoriale alle nuove generazioni.
Nel Don  Giovanni,  Alessandro  Preziosi è  interprete  e  regista.  La  scelta artistica di Preziosi  prende  le  mosse  dalla straordinaria contemporaneità di questo classico e dalla volontà di rendere un omaggio sentito e coraggioso alla scrittura, al fascino dell’immaginazione e soprattutto al Teatro, in tutte le sue forme come strumento educativo.
“In una società che oramai sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità convivendo nella costante  messa  in  scena  di  sentimenti,  emozioni,  anche  famigliari,  il  Don  Giovanni  di  Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia  e  decadente!!” commenta Alessandro Preziosi per pois aggiungere:   “Don Giovanni accumula su di sé, come una cavia, l’ipocrisia del mondo,  e  diviene  consapevolmente  la  vittima sacrificale  e  contemporanea  della  società  in  cui  vive.  In  sostanza,  il  personaggio  letterario,  che
attraverso  questo  sacrificio  continua  ad  essere  mito  dell’individualismo  moderno  finisce  per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il pubblico di oggi, e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo; non rimane che sperare che questa spettacolarizzazione dei vizi dell’anima crei nel  pubblico,  indispensabile  per  il  nostro  Don  Giovanni,  un  contraccolpo  di  reale  riflessione  sul senso e il mistero della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla nostra autenticità. Quale migliore augurio per il teatro di oggi”
 PREZIOSI-locandina
DOVE E COME
Teatro Nuovo di Milano 3-15 febbraio
PREZZI:
da €.49,50 a €.59,50 (comprensivi di prevendita)
Settore Giallo €.59,50
Settore Blu   €.54,50
Settore Verde €.49,50
ORARI:
Inizio spettacolo ore 20.45 –
Sabato 7 febbraio – domenica 8 e 15 febbraio ore 15.30 e 20.45
LA TURNE’
17 – 22 febbraio     Teatro Comunale  IMOLA
24 febbraio – 1 marzo  Teatro Donizetti  BERGAMO
3 marzo   Teatro Comunale  GORIZIA
4 marzo   Teatro Comunale LONIGO
5 marzo Cinema Teatro LEGNANO
6 – 8 marzo   Teatro Comunale  FIGLINE VALDARNO
10 – 15 marzo    Teatro Comunale VERONA
17 marzo     Teatro Sociale CITTADELLA
18 marzo Teatro Comunale  PORTOGRUARO
20 – 22 marzo  Teatro Comunale  REGGIO EMILIA
24 – 26 marzo  Teatro Nuovo   UDINE
27 – 29 marzo  Teatro Comunale  PORDENONE
31 marzo Auditorium GDF  L’AQUILA



Alessandro Preziosi è un Don Giovanni in tournée

Alessandro Preziosi porta il Don Giovanni in tournée. Dapprima è la volta di Trieste (dal 14 gennaio al Politeama Rossetti), seguita da Napoli (dal 21 gennaio al Teatro Diana), Milano (dal 3 febbraio al Teatro Nuovo) per poi proseguire in altre 12 piazze italiane e concludersi il 31 marzo a L’Aquila

La scelta di Khora.teatro (in collaborazione con il Teatro Stabile D’Abruzzo) di produrre Don Giovanni, in tutta la complessità del personaggio e con un allestimento tecnologico e multimediale, è l’ideale conclusione di una trilogia di riproposizione di classici seicenteschi, dopo Amleto e Cyrano (per il quale Alessandro Preziosi ha ricevuto il Premio Maschera D’oro del teatro italiano 2014 per il Miglior Monologo), rivolta ad un vasto pubblico popolare, ma sempre attenta nel confezionamento editoriale alle nuove generazioni.

Nel Don Giovanni, Alessandro Preziosi  è interprete e regista. La scelta artistica prende le mosse non solo dalla straordinaria contemporaneità di questo classico ma soprattutto nell’ottica della messa in scena come un omaggio sentito e coraggioso alla scrittura, al fascino dell’immaginazione e soprattutto al Teatro, in tutte le sue forme come strumento educativo.

Le versioni del mito di Don Giovanni sono ben superiori alle donne sedotte dall’ammaliatore sivigliano e contano oltre 4000 riscritture. Numerosissime erano state le rappresentazioni teatrali con protagonista questo personaggio, la cui immensa fortuna letteraria era cominciata nel 1630, quando Tirso de Molina, probabilmente ispirandosi a racconti popolari che utilizzavano i padri Gesuiti, negli spettacoli edificanti dei loro piccoli allievi facendone il prototipo dell’eretico blasfemo per definizione, scrisse il suo Burlador de Sevilla. Venne in seguito ripreso dalla Commedia dell’Arte italiana, che lo incluse nel suo repertorio accentuando gli aspetti più comici della vicenda.

Molière attinge a queste fonti italiane e le rielabora per ricavarne un suo personale Don Giovanni, ritraendolo come un personaggio raffinato, cinico, dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione. Nella scelta del Don Giovanni Khora.teatro ha intravisto nella compresenza di toni drammatici e comici, un materiale drammaturgico teso a coniugare l’esaltazione ed il senso tragico del personaggio archetipico, mito dell’individualismo moderno, e le mirabili leve sulle parti comiche, necessarie per meglio andare incontro al gusto del pubblico, il testo ideale nel compimento di una particolarissima trilogia di ambientazione seicentesca, Amleto, Cyrano , Don Giovanni. Il Don Giovanni di Molière non è un banale donnaiolo, collezionista di femmine per sfogo fisiologico o edonistico svago, ma a dominare è una volontà di potenza, di affermazione di sé che nasce da un vuoto esistenziale, da una sorta di noia metafisica, e insieme da un timore di fallimento, un Don Giovanni che ormai, prossimo al termine della sua carriera, sembra quasi svelare la maschera ipocrita della cinica empietà, per smascherare i cattivi pensieri e le ipocrisie della società in cui viviamo. La scelta artistica prende le mosse non solo dalla straordinaria contemporaneità del classico la cui rilettura si rende necessaria in considerazione del dilagante relativismo dell’attuale società in cui impera l’immagine fine a se stessa e si continua a riscontrare il totale sgretolamento dei valori, ma soprattutto nell’ottica della messa in scena come un omaggio sentito e coraggioso alla scrittura, al fascino dell’immaginazione e soprattutto al Teatro, in tutte le sue forme.

Ecco dove e quando vederlo:

  • 14 – 18 gennaio                     Teatro Politeama Rossetti     TRIESTE
  • 21 gennaio – 1 febbraio        Teatro Diana                          NAPOLI
  • 03 – 15 febbraio                     Teatro Nuovo                         MILANO
  • 17 – 22 febbraio                     Teatro Comunale                   IMOLA
  • 24 febbraio – 1 marzo            Teatro Donizetti                     BERGAMO
  • 03 marzo                                 Teatro Comunale                   GORIZIA
  • 04 marzo                                 Teatro Comunale                   LONIGO
  • 05 marzo                                 Cinema Teatro                       LEGNANO
  • 06 – 08 marzo                        Teatro Comunale                   FIGLINE VALDARNO
  • 10 – 15 marzo                        Teatro Comunale                    VERONA
  • 17 marzo                                Teatro Sociale                        CITTADELLA
  • 18 marzo                                Teatro Comunale                    PORTOGRUARO
  • 20 – 22 marzo                        Teatro Comunale                   REGGIO EMILIA
  • 24 – 26 marzo                        Teatro Nuovo                         UDINE
  • 27 – 29 marzo                        Teatro Comunale                   PORDENONE
  • 31 marzo                                 Auditorium GDF                      L’AQUILA