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A.D.A. dà nuova vita alla danza, alla musica e al canto medievale, rinascimentale e barocco

di Giuliana Tonini – Chi non ha mai fantasticato almeno una volta di come potrebbe essere fare un viaggio indietro nel tempo e immergersi nella cultura e nell’arte di un’epoca passata?

Lo scopo di A.D.A. Associazione Danze Antiche è proprio questo.

Con base a Milano e a Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino, A.D.A., fondata nel 2003, è un’associazione culturale di studiosi e appassionati che da quindici anni fa rivivere la danza, la musica e il canto del periodo che va dal tardo medioevo all’epoca barocca.

E, tramite lo studio e l’insegnamento delle arti, porta a immergersi a trecentosessanta gradi nella cultura di quei tempi, con una attenzione particolare al periodo rinascimentale.

Chi vuole provare l’ebbrezza di calarsi nei panni di cortigiani e nobili delle corti di re, imperatori e duchi può scegliere il suo corso di danza o stage preferito tra quelli offerti da A.D.A. E,quando si imparano i passi e le coreografie, esibirsi in spettacoli in costume è un’esperienza davvero emozionante.

Oltre alla danza antica, la poliedrica associazione si occupa anche di danza sacra e meditativa.

E non è finita, perché A.D.A. organizza anche corsi appositamente dedicati a non vedenti e ipovedenti.

Io stessa ho fatto parte di A.D.A. e, da appassionata del periodo rinascimentale, non potevo trovare di meglio. Durante le lezioni e gli stage i competentissimi e preparatissimi docenti riproducono le coreografie basandosi sui trattati di danza dell’epoca (ad esempio quelli di Guglielmo Ebreo da Pesaro, Fabrizio Caroso e Cesare Negri), contestualizzando le danze nel periodo storico di riferimento e fornendo la chiave interpretativa culturale, e spesso filosofica, connessa alla danza stessa.

I corsi si svolgono da ottobre a giugno e durante tutto l’anno vengono organizzati stage, anche di canto, e spettacoli che offrono l’occasione di esibirsi in posti suggestivi come castelli e piazze di borghi e città d’arte.

Sono appuntamenti fissi di ogni anno lo stage estivo di Gradara, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Il Boncio” di Pesaro, e lo stage estivo di Samotracia.

A Gradara si passa una settimana tra danza, musica, canto e scherma antica. Nell’isola di Samotracia, ci si immerge nella natura e in se stessi praticando danza sacra e meditativa.

Fiore all’occhiello di A.D.A. sono i convegni e i seminari di studio. L’ultimo in ordine cronologico è stato il seminario internazionale di studi “Cesare Negri milanese – Danza e potere nel tardo Rinascimento”, che si è svolto a Milano, nella Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco, dal 21 al 23 settembre 2018, in collaborazione col Comune di Milano, col Castello Sforzesco e patrocinato dall’Accademia Teatro alla Scala, dall’Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza e dall’Istituto Cervantes di Milano.

Cesare Negri, vissuto nel XVI secolo, è stato un celebre maestro di danza nella Milano al tempo della dominazione spagnola. Ha insegnato passi e coreografie alle più importanti famiglie nobili lombarde, compresa quella dei governatori spagnoli di Milano. Sì perché, come si intuisce anche dal titolo del convegno, nelle corti rinascimentali italiane ed europee il saper danzare era una caratteristica rilevante per la gente di potere. Questo e altri aspetti della danza dell’epoca del Maestro milanese sono stati discussi da studiosi di calibro nel settore venuti da varie parti d’Italia e anche dall’estero (Filippo Annunziata, Deda Cristina Colonna, Danilo Costantini, Cesare Fertonani, Gloria Giordano, Francesca Gualandri, Cecilia Nocilli, Marina Nordera, Alessandro Pontremoli, Elena Tamburini, Lucio Paolo Testi, Daniele Torelli, Katherine Tucker Mc Ginnis).

Oltre alle relazioni, durante la tre giorni di seminario si sono svolti laboratori di danza antica e visite guidate al Museo Pietà Rondanini-Michelangelo del Castello Sforzesco, al Museo Bagatti Valsecchi e alla Chiesa di San Carlo al Lazzaretto.

La più bella e degna conclusione dell’evento è stato lo spettacolo di danza e canto allestito nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco, dove i docenti e gli allievi di A.D.A., danzando nei loro splendidi costumi in quello scenario evocativo, ci hanno portatoindietro di più di quattro secoli. Un applauso quindi a Marco Bendoni, Chiara Gelmetti, Bruna Gondoni, Lucio Paolo Testi e Davide Vecchi, al soprano Olga Miracle e agli allievi dei corsi di danza Leonardo Contrastano, Laura Grasso, Akiyo Lambert-Kai, Nadia Mantovani, Olga Miracle e Laura Pogliani.

La danza e il canto vivono grazie alla musica, e quel giorno lo spettacolo si è svolto sui meravigliosi brani eseguiti dal vivo da Elena Bacchini (viola da gamba), Emilio Bezzi (liuto), Maria Christina Cleary (arpa barocca), Akiyo Lambert-Kai (lira), Davide Monti (violino barocco) e Flavio Spotti (percussioni). Un grande applauso anche a loro.

Tutti i futuri danzatori interessati e gli appassionati di quei periodi storici non si lascino sfuggire le iniziative di A.D.A.L’associazione, tra l’altro, allestisce anche spettacoli su richiesta.

E voi, ragazzi di A.D.A., sono stata felice di rivedervi ‘all’opera’. Un abbraccio e a prestissimo.

Informazioni e contatti:

mail: info@danzeantiche.org

Sedi:

Milano, Spazio Oasi, via Varese n. 12

Gradara (PU), Spazio Polivalente, piazzale Paolo e Francesca

Sito internet: www.danzeantiche.org

foto Francesco Corsello 




“MUDRA :Living soul food & Arts” a Milano da aprile

Dopo cinque anni di successi, il Mudra cambia sede e si trasferisce in via Parenzo 7, sempre nella zona Navigli di Milano, nella storica sede della Comuna Baires, fondata nel 1969 in Argentina e poi approdata a Milano, dove teatro e innovazione si sposavano perfettamente e riflettevano una cultura meticcia di tradizioni e paesi lontani da Occidente a Oriente.

Il concept è di far rivivere le Arti e il nutrimento in tutte le espressioni dell’animo umano in un  métissage unico nel suo genere, con la sua héredité indiana e latina in cui si fondono le culture in un concept  conscio della sua preziosa unicità.

Mudra è stato il primo locale in Italia a proporre la fusione della cucina vegana biologica con le discipline olistiche, la danza , la musica e le arti orientali.

Ad aprile 2015, il Mudra si trasforma, sbocciando in tutta la sua bellezza, diventando vero e proprio lab, uno spazio restaurant & events dedicato alle arti sceniche, alla danza, allo yoga e alla fotografia.

Il Mudra, da piccolo caffè-bistrot, passa ad essere un vero e proprio ristorante, con 45 posti a sedere, dove la cucina sarà curata dal fondatore e Vegan Chef Marco, e sarà aperto in orario serale dalle 18.00 alle 24.00 tutti i giorni, mentre il weekend ci saranno veri e propri spettacoli  DINNER & SHOW che spazieranno dalle danze indiane, al jazz, al tango, alle danze orientali e dal mondo con la direzione artistica di Maya Devi, fondatrice e danzatrice .

Il clima sarà all’insegna della sperimentazione, dal primo e vero VEGAN HAPPY HOUR inventato da Mudra 5 anni fa con i cocktail e il finger food in stile vegan, agli aperitivi danzanti e musicali con performance dal vivo, senza trascurare la cucina vegan e godereccia che da sempre propone Mudra.

Da anni di ricerca interiore e di studio della cucina vegana è nato il progetto “Veg Soul Food”, che mira a riappropriarsi dell’antico modo di “nutrirsi”, soprattutto in un momento in cui il vegetarianismo è diventato una semplice moda. Il Veg Soul Food vuole coinvolgere tutti i cinque sensi, dando così un significato ben più rilevante all’atto del mangiare. Il tutto in un clima di ritorno alle tradizioni arcaiche, alla ritualità della preparazione dei cibi e alla lentezza nell’assaporare e gustare le pietanze.

Così, tra una danza Bollywood, una milonga e della buona musica Jazz si potranno assaporare i gusti più raffinati e originali della cucina vegan.

Il Mudra diventa così la prima factory di Milano, dove spettacoli, workshop artistici e cucina vegana si sposano perfettamente nel nuovo living soul food and arts”.

Mudra  Via Parenzo, 7 – 20143 Milano ( MI )

www.mudramilano.com

www.facebook.com/mudramilano