Visitare Londra seguendo le tracce di Hercule Poirot, forse il più celebre detective creato da Agatha Christie, significa immergersi in un mondo fatto di atmosfere Anni ’20 e ’30, di palazzi Art Déco, di teatri antichi e di un’eleganza d’altri tempi. Elegante, meticoloso e con i suoi inconfondibili baffetti Poirot, nonostante sia belga, trascorre gran parte delle sue avventure a Londra, città che diventa spesso teatro di intrighi, misteri e raffinati salotti. La serie televisiva con David Suchet ha reso questi luoghi ancora più iconici, trasformando la capitale britannica in una meta di pellegrinaggio per gli appassionati del detective più famoso del mondo.
Ecco le principali tappe per camminare sulle orme di Poirot a Londra.
La casa di Poirot, Whitehaven Mansions (Florin Court) a Charterhouse Square
Il cuore londinese della vita del detective è il suo appartamento al famoso Whitehaven Mansions. Nella serie tv questo indirizzo fittizio è stato identificato con il magnifico Florin Court, un esempio perfetto di architettura Art Déco costruito nel 1936. L’edificio, con la sua facciata geometrica e i dettagli in mattoni rossi, incarna perfettamente l’eleganza degli anni ’30 che caratterizza il mondo di Poirot.
È qui che il detective riceve i clienti, accoglie l’ispettore Japp e riflette sui casi più complessi. Come spesso ripete nei romanzi di Christie: “Method and order, that is my motto” – il metodo e l’ordine sono la chiave di ogni L’edificio è privato, ma è possibile ammirarlo dall’esterno e, in ogni caso, Charterhouse Square è un’elegante piazza georgiana che merita da sola una visita e si raggiunge scendendo a Barbican (Circle, Hammersmith & City, Metropolitan lines)
⸻ Le strade della City e il respiro degli intrighi finanziari
Passeggiando nella City, tra grattacieli moderni e antiche chiese, si percepisce ancora l’atmosfera del mondo finanziario che fa da sfondo a molti romanzi di Christie. Qui ambientazioni come quelle de “Il mistero del Treno Blu” prendono vita tra le strade dove si muovevano i magnati degli Anni ’20. Le fermate di riferimento per il gotha finanziario di Londra sono Metro: Bank e Monument
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L’eleganza senza tempo di Mayfair Una passeggiata da St James’s Street attraverso Piccadilly fino a Bond Street offre un perfetto assaggio dell’atmosfera aristocratica che permea le storie del detective. In Mayfair, il quartiere più elegante di Londra, tra club esclusivi come il famoso Whites (37 St James’s Street) e lussuose gallerie d’arte, i delitti assumono la forma di enigmi rispettabili. Bond Street, Savile Row e Berkeley Square sono le strade dove potremmo immaginare Poirot camminare con la sua caratteristica andatura, sempre attento ai dettagli che sfuggono agli altri. L’ideale è scendere alla fermata di Bond Street o di Green Park per poi proseguire lentamente godendosi il percorso nel quartiere più esclusivo di Londra.
Visitare Londra ripercorrendo i passi di Poirot Foto Cinzia
⸻ Il lusso del Savoy e altri hotel iconici di Londra
Dove: The Savoy Hotel, Strand, WC2R 0EZMetro: Charing Cross o Covent Garden
Gli hotel londinesi di lusso sono spesso il palcoscenico delle indagini più raffinate di Poirot. Il leggendario Savoy, inaugurato nel 1889, con i suoi saloni scintillanti e i corridoi sontuosi, compare in diversi adattamenti televisivi. D’altro canto ’American Bar del Savoy e il Thames Foyer, con la sua cupola di vetro, sono ambienti dove possiamo facilmente immaginare il detective osservare i suoi sospettati con quella particolare attenzione ai dettagli che caratterizza il suo metodo. Altri hotel storici che evocano l’atmosfera delle storie di Christie includono il Claridge’s (Brook Street, Mayfair) e il Ritz London (Piccadilly), luoghi dove l’alta società si ritrova e dove, inevitabilmente, si nascondono segreti pericolosi.
Per entrare ancora di più nel personaggio, è possibile prenotare il tè pomeridiano nei soloni di questi hotel, tutti tra Charing Cross e Covent Garden.
⸻ I teatri del West End
Dove: Covent Garden e dintorniMetro: Covent Garden, Leicester Square
Il West End, cuore del teatro londinese, appare in diverse avventure dove gelosie, rivalità e passioni nascoste conducono a tragedie. Il Theatre Royal Drury Lane, uno dei più antichi di Londra, e il Lyceum Theatre evocano perfettamente l’atmosfera teatrale degli Anni ’30. Non solo. Alcuni romanzi sono proprio ambientati nel mondo del teatro, a iniziare da “Carte in tavola” (1936) in cui Christie esplora le dinamiche nascoste dietro le quinte, quelle stesse che Poirot sa leggere con la sua proverbiale perspicacia.
Passeggiare tra mercatini, caffè storici e teatri antichi Covent Garden è perfetto per calarsi nei panni di Poirot.
⸻ Charterhouse Square e il ritorno finale
La storica Charterhouse Square ha un valore simbolico particolare per gli appassionati della serie tv: qui si conclude l’epopea televisiva di David Suchet nei panni di Poirot con l’episodio “Sipario” (2013), tratto dall’ultimo romanzo di Christie (1975). La piazza, circondata da edifici georgiani ben conservati, mantiene un’atmosfera di quieta eleganza che ben si addice alle riflessioni finali del grande detective. È qui che la storia di uno dei personaggi più amati della letteratura giunge al suo termine poetico. La piazza è facilmente raggiungibile a piedi dalla fermata di Barbican. Nelle vicinanze si trova anche il Museo di Londra, perfetto per approfondire la storia della città che ha fatto da sfondo alle avventure di Poirot.
A Londra e dintorni per il back to Hogwarts
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A Londra e dintorni per celebrare il back to Hogwarts nei luoghi dei film. Il 1° settembre è la data che segna il ritorno a Hogwarts, la scuola di magia più famosa del Regno Unito dove J.K. Rowling ha ambientato la serie di libri di Harry Potter a cui sono seguiti otto film (e presto una nuova serie tv di Hbo). A Londra sono numerose le agenzie turistiche che offrono tour a piedi che coprono le location cinematografiche più famose prestate dalla capitale del Regno Unito agli studi cinematografici della Warner , tour che spesso includono un test sulle Case di Hogwarts. Ma sarebbe un peccato fermarsi a Londra. Sono infatti numerosi i castelli e le cattedrali del Regno Unito che hanno offerto i loro spazi nella creazione cinematografica di Hogwarts e sono tutti da visitare, non solo per ripercorrere le tappe di Harry Potter.
Per chi vuole approfittare di un viaggio nel Regno Unito per immergersi nella magia dei libri e rivivere l’atmosfera dei film, ecco le principali tappe.
A Londra con Harry Potter Foto: Cinzia
1.Londra – King’s Cross Station e il Binario 9 ¾
King’s Cross Station a Londraè il luogo più iconico per celebrare il “Ritorno a Hogwarts” il 1° settembre anche se non sono più in programma, per motivi di sicurezza, eventi dal vivo. Il Binario 9 ¾, da cui ogni 1° settembre parte il treno per Hogwarts è ovviamente fittizio, ma da tempo ormai la stazione ospita un’installazione con un carrello portabagagli che scompare a metà nel muro, oltre a un negozio di souvenir a tema.
2. Il “vero” viaggio per Hogwarts
Il tragitto che si vede nei film per arrivare a Hogwarts è ispirato a un percorso ferroviario reale in Scozia: la West Highland Line a bordo de The Jacobite Steam Train. Il viaggio da Fort William, nel cuore delle Highlands, a Mallaig dura circa due ore per tratta e copre 135 km tra scenari alpini, laghi e radure. Il momento culminante del viaggio è l’attraversamento del famoso Viadotto di Glenfinnan, l’iconico ponte ad archi che si vede nei diversi film, come quando la Ford Anglia sorvola il treno in Harry Potter e la Camera dei Segreti. Il treno rallenta per permettere ai passeggeri di ammirare e scattare foto al panorama circostante. Le locomotive e le carrozze a vapore sono proprio quelle utilizzate in diverse scene dei film di Harry Potter.
I biglietti per il Jacobite Steam Train devono essere prenotati con larghissimo anticipo (anche mesi prima), poiché i posti si esauriscono molto velocemente a causa della popolarità del treno. Il servizio è attivo da aprile a ottobre, con corse mattutine e pomeridiane (da maggio a settembre). I prezzi variano in base alla classe e al periodo. Un biglietto di andata e ritorno per un adulto in classe standard costa circa 70 sterline. Per raggiungere Fort William da Londra, il modo più pratico è prendere un treno da London Euston per Fort William, anche se il viaggio è lungo (circa 5-6 ore) e spesso richiede cambi. Si può anche optare per un volo fino a Glasgow o Edimburgo e poi proseguire in treno o in autobus.
3.Warner Bros. Studio Tour London – The Making of Harry Potter
Appena fuori Londra, aLeavesden (Watford, appena fuori Londra), i Warner Bros Studio ospitano i set creati per i film, tra cui la Sala Grande, il Binario 9 ¾ (con la locomotiva dell’Hogwarts Express), Diagon Alley, l’Ufficio di Silente e molto altro. Da vedere anche i costumi e gli oggetti di scena dei film. I set saranno utilizzati anche dalla prossima serie Hbo in via di lavorazione.
4.Le orme di Harry Potter a Londra
Tra le location dei film di Harry Potter più famose nella capitale del Regno Unito ci sono:
Millennium Bridge che viene distrutto nel sesto film (Il Principe Mezzosangue) dai Mangiamorte
Leadenhall Market utilizzato come ingresso a Diagon Alley e al Paiolo Magico nel primo film (La Pietra Filosofale)
Australia House i cui esterni sono stati usati come la Banca Gringott.
Piccadilly Circuspresente nella scena della fuga dal matrimonio nel settimo film (I Doni della Morte – Parte 1).
5- I “veri” luoghi di Hogwarts
Scovare classi, corridoi e panorami che hanno ricreato sullo schermo Hogwarts è particolarmente suggestivo e porta alla scoperta di luoghi iconici della storia del Regno Unito.
-Gloucester Cathedral (i corridoi di Hogwarts)
Splendida cattedrale millenaria, famosa per l’architettura e per la tomba di re Edoardo II. Le origini della cattedrale risalgono al VII quando venne fondata una piccola comunità attorno a una chiesa e a un monastero dal principe Orsic, ma la struttura attuale deriva anche dalla ristrutturazione gotica del XIV e XV secolo quando i pellegrinaggi sulla tomba di re Edoardo II portarono grandi entrate nelle casse della abbazia romanica. Entrambi gli stili, romanico e gotico perpendicolare, coesistono. I chiostri con le spettacolari volte a ventaglio, le navate con le imponenti colonne romaniche, la grande vetrata orientale del XIV (all’epoca era la vetrata più grande al mondo) e la cripta che, con la sua storia millenaria, è la parte più antica della cattedrale, sono tra i punti di maggior interesse.
Vi si arriva in treno (dalla stazione di London Paddington) con un viaggio di circa due ore. La cattedrale, raggiungibile in pochi passi dalla stazione, è accessibile con un ingresso su donazione (5 sterline) da cui possono essere escluse attrazioni particolari.
Chiostri e corridoi della Cattedrale di Gloucester sono stati utilizzati per in numerose scene che mostrano il castello di Hogwarts. In particolare Qui è stata girata la scena con il Troll, l’apparizione della scritta “La Camera dei Segreti è stata aperta” (ne La Camera dei Segreti), l’accesso alla sala comune di Grifondoro (anche se l’ingresso vero è un set) e l’interno del corridoio che conduce all’aula delle lezioni di Trasfigurazione.
– Lacock Abbey (Classi e Interni)
Lacock è un pittoresco villaggio storico, tra i più noti delle Cotsolds, sviluppatosi attorno a un’antica abbazia risalente al XIII secolo. Lacock Abbey ha origine nel 1232 per opera di Ela, contessa di Salisbury, per poi divenire casa di campagna di ispirazione rinascimentale in epoca Tudor, essere oggetto di trasformazioni di gusto gotico con John Ivory Talbot nel ‘700 e casa vittoriana nell’800. Si visita anche il museo della fotografia dedicato a William Henry Fox Talbot, pioniere di quest’arte e originario di Lacock. Il villaggio, con i suoi cottage in pietra, i pub tradizionali e le strade acciottolate, è perfetto per per immergersi nella tranquillità della campagna inglese, ammirando ammirare i pittoreschi cottage, la Chiesa di St. Cyriac del XV secolo e i giardini curati.
Lacock si raggiunge in trenodalla stazione di London Paddington fino a Chippenham Station, con un viaggio di circa 1 ora e 10 minuti, e successivamente è necessario prendere un autobus locale (Bus n. 234/235) o un taxi per i circa 8 km che separano Chippenham da Lacock. L’ingresso all’Abbazia e al villaggio gestito dal National Trust è a pagamento (20 sterline per adulto).
Le stanze e i chiostri dell’abbazia sono stati utilizzati come aule e corridoi di Hogwarts. Si possono riconoscere l’aula del professor Raptor, l’aula di Pozioni del professor Piton, il luogo dove Harry trova lo Specchio delle Brame, i chiostri dove il trio (Harry, Ron ed Hermione) passeggia e la casa in cui si nasconde il professor Lumacorno. Il villaggio di Lacock è stato usato come ambientazione per il villaggio natale di Harry, Godric’s Hollow.
– Christ Church College, Oxford (ispirazione per la Sala Grande)
Christ Church College èuno dei college storicamente più importanti dell’Università di Oxford. Il collegio è stato fondato nel 1546 per volere di Enrico VIII (ma le donne vi sono state ammesse solo nel 1978) e ospita al suo interno la cattedrale che funge sia da cappella del college, sia da cattedrale della città (la più piccola cattedrale d’Inghilterra). Il Tom Quad, il cortile più grande di Oxford, con la sua imponente Tom Tower progettata da Sir Christopher Wren, è un capolavoro di design e con i suoi 101 ritocchi notturni segna l’ora di chiusura di tutti i collegi. Da vedere la Grande Sala (Great Hall), maestosa sala da pranzo con il suo soffitto a travi, i ritratti di illustri ex allievi e le vetrate colorate; la scalinata gotica, che conduce alla Grande Sala e la Christ Church Picture Gallery, una galleria con una notevole collezione di dipinti e disegni di antichi maestri, tra cui opere di artisti come Leonardo da Vinci e Michelangelo. Sul Christ Church Meadow, unvasto spazio verde aperto al pubblico, si possono osservare mucche al pascolo e godersi una passeggiata tranquilla lungo i fiumi Tamigi e Cherwell.
Oxford è facilmente raggiungibile in treno da Londra Paddington in circa un’ora. La Christ Church si trova a breve distanza a piedi dalla stazione dei treni. In alternativa da Victoria Station esiste anche un’offerta di percorso in bus, con Bus National Express o The Oxford Tube, per cui occorre calcolare all’incirca due ore.
L’ingresso al Christ Church è a pagamento (a seconda del giorno e della stagione il biglietto costa tra le 20 e le 24 sterline) e i biglietti devono essere prenotati online in anticipo, specialmente in alta stagione. Verificare gli orari di apertura, che variano in base alle attività universitarie.
Sebbene la Sala Grande di Hogwarts nei film sia un set negli Studio Tour, la sua architettura e in particolare la scalinata che porta alla sala del college di Christ Church hanno ispirato il design del set. La scalinata in pietra (The Great Staircase) è stata usata in diverse scene, inclusa l’accoglienza dei nuovi studenti da parte della Prof.ssa McGranitt e la scena di Harry con Silente dopo aver scoperto lo Specchio delle Brame.
-La Goathland Station (Hogsmeade)
Questa piccola stazione ferroviaria è stata utilizzata come location per Hogsmeade e per la stazione ferroviaria di Hogwarts. È un luogo iconico per i fan. La stazione stessa è una splendida struttura vittoriana, accuratamente conservata, che offre un’idea di com’era viaggiare in treno in un’epoca passata. I visitatori possono ammirare il tipico design, la biglietteria e la cabina del segnalatore. Goathland si trova sulla North Yorkshire Moors Railway, una ferrovia storica che offre viaggi a bordo di treni a vapore o diesel. È possibile fare un giro panoramico tra le incantevoli brughiere del North York Moors National Park o scendere dal treno e dedicarsi alle passeggiate (il “Rail trail” segue il vecchio percorso ferroviario fino al villaggio di Grosmont, in alternativa si può raggiungere la pittoresca Mallyan Spout Waterfall). A pochi passi dalla stazione si trova il tranquillo villaggio di Goathland, dove le pecore pascolano liberamente e si possono trovare negozi di souvenir, sale da tè e pub accoglienti. Raggiungere Goathland Station è tuttavia abbastanza complesso: occorre prendere un treno da Londra King’s Cross per York (circa 2 ore), poi da York per Whitby e Whitby o da Pickering. L’ultimo tratto si percorre con il treno storico a vapore della North Yorkshire Moors Railway che si ferma a Goathland.
–Castello di Alnwick (Lezioni di Quidditch)
Il Castello di Alnwick è ilsecondo castello abitato più grande del Regno Unito. Famoso per la sua architettura e i bellissimi giardini, il castello di Alnwick è della famiglia Percy, duca e duchessa di Northumberland, dal 1309. Le origini della fortezza risalgono al periodo normanno, al 1096, a protezione dei confini. Qui si ammirano le State Rooms, le stanze di rappresentanza decorate con opere d’arte e arredi preziosi, e si ammirano le diverse collezioni tra cui quella dedicata al reggimento Northumberland e i reperti archeologici. Da non perdere la visita ai giardini che, oltre a quelli ornamentali, includono la famosa “Poison Garden”, una collezione di piante velenose e narcotiche, e una spettacolare casa sull’albero (Treehouse). Il castello spesso ospita eventi a tema Harry Potter ed eventi interattivi per famiglie.
Per raggiungere il Castello di Alnwick occorre prendere un treno da London King’s Cross per Alnmouth Station (circa 3 ore e 40 minuti di viaggio) e successivamente un taxi o un autobus locale (Bus X15 o X18) fino al castello (circa 15 minuti). L’ingresso al Castello di Alnwick (chiuso in inverno) costa 21,55 sterline giardini esclusi.
Questo imponente castello in Northumberland è stato la location esterna principale per Hogwarts nei primi due film. Qui si sono svolte le famose scene della prima lezione di volo con la scopa di Harry. È stata anche la location dell’incidente della Ford Anglia in La Camera dei Segreti. Oltre a rivivere la famosa scena della lezione di volo di Madama Bumb, si può ammirare l’arco d’ingresso dove gli studenti arrivano per la prima volta a Hogwarts.
-Cattedrale di Durham (l’aula della professoressa McGranitt)
La Cattedrale di Durham è un sito di importanza storica, architettonica e religiosa (ospita le spoglie di San Cuthbert, il santo patrono del Nord dell’Inghilterra, e del Venerabile Beda, un celebre storico anglosassone) riconosciuta patrimonio universale dell’umanità dall’Unesco insieme al castello della città, antica fortezza normanna che è stata per secoli la residenza dei principi-vescovi di Durham. La Cattedrale è considerata uno dei migliori esempi di architettura normanna in Inghilterra. La sua volta a crociera in pietra è stata un’innovazione rivoluzionaria che ha influenzato l’architettura gotica successiva.
Il modo più rapido per arrivare a Durham da Londra è prendere un treno diretto dalla stazione di London King’s Cross. Il viaggio dura circa 3 ore e i treni sono gestiti principalmente da LNER (London North Eastern Railway). È anche possibile prendere un autobus da London Victoria Coach Station a Durham. Il viaggio è più lungo (circa 6-7 ore) ma generalmente più economico. Una volta arrivato alla stazione di Durham, la cattedrale si trova a circa 15 minuti a piedi.
L’ingresso alla cattedrale è gratuito, ma viene incoraggiata una donazione di circa 5 sterlina per persona per aiutare a sostenere i costi di manutenzione e conservazione. Ci sono, tuttavia, costi separati per l’ingresso ad alcune attrazioni specifiche, come il museo e la salita sulla torre.
La Cattedrale di Durham, nel Nord-Est dell’Inghilterra, è stata un’importante location per le riprese dei primi due film di Harry Potter. In particolare il Chiostro è stato usato per le scene in cui Harry, Ron ed Hermione camminano tra una lezione e l’altra a Hogwarts; la Sala Capitolare è stata trasformata nell’aula della professoressa McGranitt e nel Cortile del Chiostro (Cloister Garth) è stata girata la scena in cui Harry fa volare Edvige durante il primo inverno a Hogwarts.
Kew Gardens, un eden per una piccola fuga dal centro di Londra
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In venti minuti di metropolitana District Line dal cuore di Londra si arriva a Kew Gardens, un paradiso terrestre dove rifugiarsi quando i troppi turisti in giro per la City diventano insostenibili. Questi giardini botanici, Royal Botanic Gardens, offrono infatti un’occasione unica per un viaggio tra storia, scienza e natura. I giardini botanici di Kew Gardens, dichiarati patrimonio Unesco dal 2003, con le oltre 50mila piante specie diverse su 132 ettari, che rappresentano una culla di biodiversità, oltre a essere un luogo di scoperta e di relax per chi visita Londra. Ogni stagione porta con sé colori e novità in questi giardini a un chilometro dal centro di Richmond. Ma le fioriture estive e il verde degli alberi secolari e dei prati rappresentano ancora di più una tentazione unica.
Programmare la visita a Kew Gardens L’ingresso a Kew Gardens, aperto in questa stagione dalle 10 alle 19 (20 nei fine settimana), costa fino a fine ottobre 25 sterline acquistando il singolo biglietto ai cancelli (11 sterline se si entra dopo le 16) e, se ci si innamora di questi giardini, si può considerare al termine della visita di pagare la differenza per l’annual pass (78 sterline con l’addebito diretto, 90 con la carta di credito). Non mancano pacchetti e pass per famiglie. Gli accessi ai giardini botanici sono diversi sia in direzione Richmond (la porta di ingresso più vicina al distretto chic di Londra dista solo un chilometro dai giardini), sia in prossimità della metropolitana (fermata Kew Gardens) e del treno (fermata Kew Bridge).
Kew Palace a Kew Gerdens Immagine su gentile concessione di RBG Kew Crediti fotografici di RBG Kew
Kew Gardens, una storia Reale L’origine di Kew Gardens si deve a Lord Capel di Tewkesbury che, nel 18° secolo, crea un giardino esotico attorno a Kew House, demolita poi nel 1802. Nel 1720 viene scelto come rifugio privato e domestico, lontano dai cerimoniali di corte, dalla famiglia reale. Nel 1759 la Principessa Augusta, madre di Giorgio III, espande i giardini grazie a piante in arrivo da ogni parte del mondo. Nel 1840 Kew Gardens è riconosciuto Orto Botanico Reale e viene aperto al pubblico. Kew Gardens ha quindi una lunga storia legata alla famiglia reale britannica che parte dalla Principessa Augusta, passa dalla Regina Charlotte e da Giorgio III che qui passa lunghi periodi di degenza, e arriva fino alle celebrazioni in famiglia tenutesi per la Regina Elisabetta. Kew Palace, costruito nel 1631 da un mercante fiammingo, Samuel Fortrey ed entrato nel perimetro di Kew Gardens, è accessibile con il biglietto di ingresso ai giardini botanici e offre uno spaccato sulla vita familiare di Giorgio III e della Regina Charlotte. Storie reali riprese anche dalla saga di Bridgerton (non è un caso che in esposizione vi sia anche la parrucca indossata nella saga creata di Shonda Rhimes dalla Regina Charlotte). Qui si trovano anche il Queen’s Garden e le cucine reali.
I tesori di Kew Gardens La giornata scorre fin troppo veloce a Kew Gardens tra l’esplorazione dei tesori botanici custoditi nelle serre (le più note, la Palm House e la Temperature House, risalgono a metà ‘800 così come la Waterlily House, mentre la Bosau House nel 1997, la Davies Exploration House nel 1949 e più recentemente sono state aperte nel 1987 la Princess of Wales Conservatory e nel 2006 la Davies Alpine House), i tanti giardini (da quello sulle rocce, al mediterraneo fino al giapponese), le piccole oasi a bordo lago e la scoperta dell’immenso parco dove, tra piante secolari provenienti da ogni parte del mondo, si nascondono tempi, cottage, la Pagoda alta 50 metri con ben 80 draghi completata nel 1762 come regalo alla principessa Augusta e persino case giapponesi. Da non perdere la Treetop Walk Way una passeggiata tra gli alberi a 18 metri di altezza che offre una vista suggestiva sui giardini. All’orizzonte si intravedono i grattacieli e le cupole del centro di Londra che dista solo dieci chilometri da Kew Gardens ma sembra un altro pianeta.
Tree Top Walk Way: a Kew Gardens si passeggia in cima agli alberi Immagine su concessione di RBG Kew Crediti fotografici di RBG Kew
Relax sul prato o all’Orangerie Innumerevoli i posti dove rilassarsi sull’erba (o sulle numerose panchine) e improvvisare un picnic, facendo attenzione che i numerosi scoiattoli, oltre a volpi, oche e anatre presenti nel parco botanico, non lo interpretino come un invito a pranzo. Non mancano in ogni caso le caffetterie dove fermarsi per una pausa golosa. All’Orangerie si pranza con una ventina di sterline.
Il bosco di bamboo a Kew Gardens Immagine su concessione Credit RBG Kew
A Londra per i 200 anni della National Gallery
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Un week end a Londra è sempre un’ottima idea. Ma quest’anno c’è una ragione in più per addentrarsi nella City: la celebrazione, il prossimo 10 maggio, dei duecento anni della National Gallery (NG200). Per l’occasione la pinacoteca ha organizzato un ricco calendario di appuntamenti che coinvolgeranno Londra e non solo. Tutti sono invitati a partecipare.
Il 10 maggio infatti in 12 musei e gallerie della Gran Bretagna sono attesi altrettanti capolavori della collezione della National Gallery. Nella centralissima Trafalgar Square a Londra, sede della galleria, è invece in programma un festival estivo che si ripromettere di accendere la creatività dei visitator, mentre le sale della pinacoteca saranno coinvolte in un nuovo allestimento con pannelli tematici, sorprendenti conversazioni con gli artisti e accostamenti inconsueti.
Le celebrazioni della pinacoteca di Londra prevedono inoltre esposizioni, mostre (tra cui una dedicata a Vincent Van Gogh artista di cui la National Gallery celebra quest’anno i cent’anni dalla acquisizione di due capolavori, La sedia di Vincent” e “Girasoli”; e una sull’arte senese del XIV secolo), incontri e workshop in grado di coinvolgere il pubblico più vasto, oltre che all’ambizioso progetto architettonico che passa dalla valorizzazione dell’atrio dell’ala Sainsbury per migliorare l’accoglienza ai visitatori, al nuovo centro di ricerca fino alla riqualificazione dello spazio esterno.
La National Gallery, è stata fondata nel 1824 in seguito alla decisione del Parlamento inglese di acquisire 38 dipinti dal banchier John Julius Angerstein. Oggi il museo di Londra può contare su un patrimonio di oltre 2300 dipinti e le sue collezioni sono visitabili gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 18.00 (fino alle 21.00 il venerdì sera).
Aspettando Kinky Boots Italia: intervista a Simon-Anthony Rhoden, Lola nello show UK
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È vero, siamo nel pieno delle vacanze estive ma come addolcire l’idea del rientro? Per gli amanti del musical la risposta è semplice: l’autunno infatti porta con sé il debutto di un titolo importante, Kinky Boots con la regia di Claudio Insegno al Teatro Nuovo di Milano.
Kinky Boots, basato sull’omonimo film del 2005, racconta la storia del giovane Charlie Price che eredita dal padre la fabbrica di scarpe di famiglia, ormai ridotta sul lastrico. Per non licenziare i fedeli dipendenti e risollevare le sorti dell’azienda, Charlie capisce che deve assolutamente diversificare la sua produzione ma serve un’idea straordinaria. E l’idea arriva per caso: una sera Charlie assiste allo spettacolo di Lola, una favolosa drag queen che, per esigenze sceniche, ha bisogno di nuovi stivali con tacchi forti e robusti.
La musica e i testi del musical sono scritti dalla cantante icona degli anni ottanta Cyndi Lauper mentre il libretto è firmato da Harvey Fierstein.
Il musical ha debuttato a Broadway nel 2013 aggiudicandosi sei premi alla 67ª edizione dei Tony Awards, tra cui miglior musical e miglior colonna sonora. Nel 2015 ha debuttato a Londra con grande successo di pubblico e di critica.
In attesa della versione italiana di questo straordinario spettacolo abbiamo intervistato il performer Simon-Anthony Rhoden che al teatro Adelphi di Londra interpreta il ruolo della meravigliosa Lola.
Come ti sei avvicinato al personaggio di Lola?
Quando ho letto per la prima volta il personaggio, Lola ha parlato a me come persona e come attore. Il viaggio che percorre, la sua stessa storia, sono profondamente collegati con me. Sono entrato in rapporto con il personaggio di Lola anche perché sono stato così fortunato da vederlo interpretato da Matt Henry, quando ho cominciato ad essere il suo sostituto in teatro. Da allora mi sono sempre chiesto come avrei interpretato il personaggio se mai ne avessi avuto l’opportunità.
Conoscevi il film prima di studiare il musical?
Non sapevo nulla dello show o del film finché non ho fatto l’audizione. Non ho mai avuto il tempo materiale di vedere il film. Non appena sono stato chiamato ho incominciato a fare tutte le ricerche che potevo. Credo che l’interpretazione di Chiwetel Ejiofor sia brillante. All’inizio di questo viaggio mi sono più volte riferito al film per confrontarmi su alcune scene. Lo schermo e il palcoscenico sono però due spazi completamente diversi e quello che si recita al cinema è diverso da quello che si vede sul palco. Comunque un’ispirazione è sempre utile.
Lola è un ruolo potente. Quanto è rilevante una voce importante come la tua nell’interpretazione di questa parte?
Non è fondamentale avere una voce grande come la mia. É invece fondamentale cantare le canzoni così come sono state scritte perché c’è una ragione. Chiunque reciti la parte di Lola darà la propria interpretazione ricordando sempre però di cercare in essa la verità. Il personaggio è scritto così bene che un attore non dovrebbe essere spaventato dalla sua complessità.
Che cosa significa di Kinky Boots oggi?
Il significato di Kinky Boots oggi trascende i valori della comunità LGBTQ e ognuno si può riconoscere in questo show. Il messaggio chiave è che puoi cambiare il mondo se cambi la tua mentalità. E questo possiamo metterlo in pratica tutti ogni giorno.
Hai qualche consiglio o suggerimento per il tuo collega italiano che sarà Lola il prossimo autunno?
Il mio consiglio è di non avere paura di dare una interpretazione. Il personaggio è scritto così bene che basta essere sinceri, raccontare la storia e divertirsi. Io mi sono ispirato anche ai miti della mia infanzia, le DIVAS. Consiglio a tutti di fare riferimento alle proprie esperienze di crescita.
Kinky Boots a Londra sta per chiudere. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ci sono alcuni progetti all’orizzonte ma non essendoci conferme preferisco non parlarne. Mi dispiace che Kinky Boots chiuda perché penso che uno show del genere superi l’esame del tempo, specialmente nel West End.
WAITING FOR KINKY BOOTS ITALY: INTERVIEW WITH SIMON-ANTHONY RHODEN, LOLA IN THE UK SHOW
It is true, we are in the height of the summer, but how can we come back happily from holidays? For Italian musical’s lovers, there is no doubt: Autumn brings one of the most exciting debuts: the Italian version of Kinky Boots, directed by Claudio Insegno.
Kinky Boots, based on the 2005 movie, tells the story of Charlie Price, who has inherited a nearly bankrupted shoe factory from his father. Charlie has to come up with a brilliant plan to keep his factory afloat. A chance meeting with drag queen Lola ends in an idea to keep the doors open: fabulous heels for women who just happen to be men. What Lola wants is “two-and-a-half feet of irresistible tubular sex” that won’t break under her body weight.
The 1980’s pop icon Cyndi Lauper-penned musical, with book by Harvey Fierstein, opened in Broadway in 2013. The production earned 6 Tony Awards, including Best Musical and Best Score.
In 2015 it opened in London, surpassing its rivals with audiences in weekly box office gross.
While the Italian version of this stunning musical is on its way, we have interviewed Simon-Anthony Rhoden, who is Lola the amazing drag-queen on the stage of the Adelphi Theatre in London.
How did you become familiar with the character of Lola?
When I first read for the character Lola it spoke to me as a person as well as an actor. The journey she goes on and the story I get to tell really connected with me. I became familiar with it also because I was fortunate enough to watch the role be played by Matt Henry every night as I started as a swing/understudy on Kinky Boots UK. I always wondered how I’d play the part if ever I got the chance.
Did you know the film before studying the musical?
I knew nothing about the show or the film until I had to audition for it. I remember always meaning to go watch the film but never making the time. But once I got the call, I did as much research as I possibly could. I think that Chiwetel Ejiofor’s interpretation of the character is brilliant. In the beginning of my journey playing the role I would often go back and refer to the movie if I was feeling unsure about a particular scene or action. The only difference is, the stage is a completely different beast to the screen and so something that is played/read for screen will not always be seen/read from the stage. But it is always good to have a little inspiration.
Lola is a powerful role. How crucial is a powerful voice like yours when playing this part?
It is not crucial to have a big voice like mine at all. It is crucial to be able to sing the songs however, as they were written that way for a reason. But whoever plays the role of Lola should do their own interpretation of the role as well as remembering to always look for the truth in it. The character is written so well and so an actor shouldn’t be scared of the complexities within the role.
What’s the meaning of Kinky Boots today?
The meaning of Kinky Boots today transcends the LGBTQ community in that everyone can learn from this show no matter what walk of life. The key message is “You change the world when you change your mind” and that is something we can all practice and remind ourselves everyday.
Do you have any suggestions, any pieces of advice for your Italian colleague who will be playing the part next Autumn?
My advice is don’t be afraid of your own interpretation of this role. It is written so well that all you need to do is be truthful, tell the story and have fun. I also like to use some of my own childhood DIVAS as inspiration too, so whoever they were to you growing up, use them!
In London Kinky Boots is closing soon. What are your new projects?
There are a few projects in the pipe line but as nothing is confirmed and cannot speak about that. I do think it is sad that Kinky Boots UK is closing as I would like to think that a show like this would stand the test of time, especially in its home in the west end.
Le Capitali della Moda: il giro del mondo tra modelle e sfilate
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Bond Street a Londra, Via Montenapoleone a Milano, gli Champs Elysees a Parigi, la Fifth Avenue a New York. Basta il nome a evocare un intero universo che definisce lo stile rappresentato da ciascuna delle quattro capitali della moda mondiale. E sì perché, nonostante le new entry come Berlino, Barcellona e Shangai siano ritenute dai protagonisti del settore particolarmente interessanti, sono ancora le “big four” a dettare legge, quanto meno nei trend da seguire nella moda e nel design. Qui infatti si svolgono le sfilate principali e accorrono gli stilisti emergenti oltre a folle di guru, blogger, fashion victim e influencer che “pattugliano” le vie della moda con i look più improbabili nella speranza di farsi notare e coinvolgere, entrando così a pieno titolo e nel magnifico “circo” del fashion. Ed è sempre qui che, oltre a irraggiungibili modelli e modelle, sfilano i personaggi più noti del mondo dello sport, dello spettacolo e della musica a livello internazionale tra presentazioni, inaugurazioni e party. Per questo, anche per i non addetti ai lavori, le settimane della moda sono l’occasione migliore per scoprire e vivere le quattro capitali e, magari, ispirati dai look visti in passerella o in strada, dedicarsi allo shopping.
NEW YORK La New York Fashion Week è l’occasione perfetta per conoscere le nuove tendenze più trendy del pianeta in un vortice di eventi tra concerti, mostre, conferenze che trasformano l’isola di Manhattan, e in particolare le vie di Midtown e di Soho, in un vero paradiso per fashion addicted. Da quest’ombelico del mondo, quanto meno del mondo occidentale, hanno aperto le ali stilisti come Michael Kors, Vera Wang, Donna Karan e Marc Jacobos. Da non perdere il Meat Packing District, la nuova destinazione per le boutique di icone della moda internazionale come Marc Jacobs, Stella McCartney a Alexander McQueen, e negozi di abbigliamento e di design più innovativi. La Grande Mela è uno scrigno pieno di tesori da scoprire, soprattutto a piedi, tra location che hanno fatto da sfondo di film intramontabili e serie tv, flagship store di brand internazionali (da Apple Store a Tiffany), gallerie d’arte e luoghi cult come l’Empire State Building e Times Square.
Gli appuntamenti con la moda del 2018: New York Fashion Week (Men’s) 5-8 febbraio; New York Fashion Week Fall/Winter 8-16 febbraio; New York Fashion Week Spring/Summer 6-14 settembre
LONDRA La settimana della moda a Londra accende i riflettori sugli emergenti e su brand iconici come Paul Smith e Vivienne Westwood con un calendario fitto di appuntamenti che attrae, oltre ai protagonisti del settore, vip da ogni parte del mondo. Per adeguarsi al passo della capitale britannica non basta però fermarsi alle vetrine di Oxford Street, Chelseae Knitghtsbridge. Tappa fondamentale per ogni viaggio “fashion” che si rispetti sono i leggendari mercatini dove scoprire capi vintage unici: Portobello a Notting Hills, tra i quartieri più romantici della capitale, Brick Lane, Bermondsey, Spitalfields, Brixton, Camden Lock Market e il Jubilee Market di Covent Garden.
Gli appuntamenti con la moda: London Fashion Week Men’s 6-8 gennaio; London Fashion Week Fall/Winter 16-20 febbraio; London Fashion Week Men’s 8-11 giugno; London Fashion Week Spring/Summer 14-18 settembre. Organizza il British Fashion Council
MILANO Milano si veste a festa per la settimana della moda a cui accorrono i grandi nomi del made in Italy, da Armani a Gucci fino a Prada, Versace e Dolce & Gabbana e sempre più eventi vengono creati gli emergenti. L’intera città si trasforma in passerella, con luoghi iconici come Palazzo Mezzanotte o Piazza della Scala trasformati in palchi per le sfilate (spesso visibili al pubblico) e le vie del centro “invase” da modelli, modelle, buyers e stilisti. L’appuntamento, che cadenza il corso delle stagioni sotto la Madonnina fin dal 1958, incarna il fascino italiano tra lusso e trend da strada. E infatti, oltre al leggendario quadrilatero (la zona compresa tra via Montenapoleone, via La Spiga, Corso Venezia e via Manzoni), gli eventi che si susseguono nel corso della settimana della moda coinvolgono l’intera città, compresa caratteristica area tra Porta Genova e Porta Ticinese dove le nuove tendenze si mescolano a un certo sapore vintage.
Gli appuntamenti con la moda del 2018: Milano Moda Uomo 13-15 gennaio; Milano Moda Donna 20-26 febbraio, Milano Moda Uomo 16-19 giugno, Milano Moda design 16-22 aprile, Milano Moda Donna 19-25 settembre. Organizza la Camera Nazionale della Moda
PARIGI A Parigi si respira lo charme, la sofisticatezza, l’eleganza, il lusso, la storia della moda che passa da leggende come Chanel, Lanvin, Christina Dior, Yves Sain Laurent, Jean Pal Gaultier, Martin Margiela e Givenchy. Qui la moda è arte. Le settimane della moda parigine sono uno spettacolo unico al mondo dove, tra luoghi da sogno, gli stilisti reinventano gli spazi per rendere le sfilate esperienze indimenticabili. Sotto la Torre Eiffel la moda è protagonista ovunque: dagli Champs Elysées in cui le catene internazionali si alternano alle boutique più chic del mondo, al Boulevard Haussmann che ospita storici magazzini come Galeries Lafayette e Au Printemps, al quartiere di Les Marais con proposte più inconsuete.
Gli appuntamenti con la moda del 2018: Paris Fashion Week Men’s 17-21 gennaio Paris Haut Couture 21-25 gennaio; Paris Fashion Week Fall/Winter 27 febbraio- 6 marzo; Paris Fashion Week Men’s 20-24 giugno; Paris Haute Couture 1-5 luglio; Paris Fashion Week Spring/Summer 25 settembre – 3 ottobre. Organizza la Federation Francaise de la Couture
Michelangelo & Sebastiano: la National Gallery esplora il rapporto
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Il rapporto tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo è il tema della mostra dedicata ai due artisti italiani che sarà in scena per tutta la primavera alla National Gallery di Londra. Michelangelo & Sebastiano apre il 15 marzo e termina il 25 giugno. L’esposizione, che analizza il rapporto tra i due artisti sostanzialmente contemporanei (Michelangelo 1475-1564 e Sebastiano del Piombo 1485-1547), esplora i talenti complementari e le personalità divergenti dei due artisti. La mostra comprende circa settanta opere tra dipinti, disegni, sculture e lettere, prodotte da Michelangelo e Sebastiano prima, durante e dopo la loro collaborazione. Michelangelo & Sebastiano, grazie all’ampia corrispondenza tra i due artisti presentata dall’esposizione, offre una visione unica nella loro vita personale e professionale, le loro preoccupazioni, le frustrazioni e i momenti di gloria.
Nel 1511, Sebastiano del Piombo, un giovane pittore veneziano dal talento eccezionale, arriva a Roma e viene rapidamente coinvolto dalla scena artistica e altamente competitiva della città. Qui incontra Michelangelo, all’epoca al lavoro per il soffitto della Cappella Sistina. I due diventano rapidamente amici e alleati contro lo straordinario Raffaello, da poco arrivato in città e con una fama in aumento tra i più influenti patroni di Roma. Come unico pittore ad olio in città rivale di Raffaello, Sebastiano del Piombo diventa un collaboratore ideale per Michelangelo. Da parte sua, Sebastiano del Piombo beneficia immensamente dei disegni e delle proposte concettuali di Michelangelo e insieme creano una serie di opere di grande originalità e rara bellezza. Quella tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo è una collaborazione sviluppatasi in un momento particolarmente drammatico per l’Italia stretta tra guerra e alle prese con lo scisma teologico nel Nord Europa, ma anche di grande energia intellettuale e innovazione artistica.
La amicizia tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo iniziata a Roma nei primi anni del ‘500 dura per oltre venticinque anni, ben oltre il trasferimento a lungo termine di Michelangelo nella sua nativa Firenze (1516) e la morte di Raffaello (1520), per poi chiudersi bruscamente con il ritorno di Michelangelo a Roma per dipingere il Giudizio Universale nella Cappella Sistina, apparentemente a causa di un diverbio sulla tecnica pittorica.
Un prestito chiave della mostra Michelangelo & Sebastiano è il Compianto su Cristo morto, noto anche come la Pietà di Viterbo (circa 1512-16 – in foto) Si tratta del primo dipinto frutto della collaborazione tra Michelangelo e Sebastiano e rappresenta eloquentemente l’unione delle due menti. Raramente esposto fuori dall’Italia, è anche il primo grande paesaggio notturno nella storia, originale nell’iconografia per la separazione del Cristo dal grembo della madre.
A suo tempo, la Pietà di Viterbo fu ricevuta con ampie lodi, grazie a cui Sebastiano del Piombo si aggiudicò le due seguenti importanti commissioni, entrambe completate con l’aiuto di Michelangelo – la decorazione della cappella Borgherini in San Pietro in Montorio, Roma (1516-24) e la Resurrezione di Lazzaro (1517-19). Quest’ultima fu dipinta in concorrenza con la grande Trasfigurazione (ora ai Musei Vaticani) di Raffaello per la cattedrale di Narbonne, dalla cui fu rimossa nel XVIII secolo. La Resurrezione di Lazzaro diventò poi parte del gruppo fondamentale di dipinti che forma parte della collezione della National Gallery nel 1824, a cui fu attribuito il primo numero di inventario, NG1.
Recenti ricerche scientifiche condotte presso la National Gallery hanno fornito nuovi spunti sui rispettivi lavori dei due artisti sulla Resurrezione di Lazzaro. La riflettografia infrarossa ha evidenziato che il contributo di Sebastiano del Piombo al dipinto fu più considerevole e indipendente dall’influenza di Michelangelo di quanto si fosse pensato. Ora resta inteso che Michelangelo è intervenuto solo in una fase relativamente avanzata nello sviluppo del dipinto, rivedendo con i disegni la figura del Lazzaro resuscitato, già dipinto da Sebastiano del Piombo
Tra le altre opere in evidenza c’è Il Cristo risorto di Michelangelo, una statua di marmo di dimensioni maggiori del naturale scolpita da Michelangelo nel 1514-15, prestata dalla Chiesa di San Vincenzo Martire di Bassano Romano (Italia). Il Cristo risorto sarà esposto con un calco in gesso del XIX secolo ispirato alla seconda versione dello stesso soggetto di Michelangelo (1519-21), che risiede sempre nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Mai vista prima, questa giustapposizione permette ai visitatori di vedere per la prima volta queste statue fianco a fianco.
La Visitazione di Sebastiano dal Louvre di Parigi e il Compianto sul Cristo morto dallo State Hermitage Museum di San Pietroburgo lasceranno le loro collezioni per la prima volta per viaggiare a Trafalgar Square. Quest’ultimo sarà riunito con La discesa di Cristo al Limbo (1516) di Sebastiano del Piombo proveniente dal Museo del Prado di Madrid, e con una copia del secolo XVII di Francisco Ribalta del Cristo che si rivela agli apostoli di Sebastiano, non conservato. I tre dipinti saranno presentati come il trittico originale per la prima volta da quando furono separati nel 1646.
Per evocare l’esperienza di vedere le opere in situ, sarà utilizzata una rivoluzionaria tecnologia per presentare una spettacolare riproduzione tridimensionale della cappella Borgherini in San Pietro in Montorio, Roma. Utilizzando le più avanzate tecniche di acquisizione digitale e di ricostruzione delle immagini, la National Gallery porterà la cappella a Londra per una coinvolgente esperienza della struttura così come fu creata.
“Questa è la prima esposizione del suo genere mai allestita, e la prima a presentare l’opera di Sebastiano del Piombo nel Regno Unito. Sebbene altamente stimato tra i collezionisti nel secolo XIX , Sebastiano è stato emarginato nell’immaginario collettivo in gran parte a causa della sua stretta associazione con Michelangelo, Raffaello e Tiziano. Spero che questa mostra possa incoraggiare un nuovo punto di vista su questo grande artista originale, evidenziando anche un aspetto trascurato dell’attività di Michelangelo” afferma Matthias Wivel, curatore del The Credit Suisse Exhibition: Michelangelo & Sebastiano.
Il direttore della National Gallery, dott. Gabriele Finaldi, commenta “La mostra ci introduce nel cuore dell’Alto Rinascimento a Roma, dove stava nascendo un’arte nuova ed eroica. In un contesto di guerra e di conflitto religioso Michelangelo e Sebastiano del Piombo hanno prodotto opere sulla vita e la morte e la risurrezione che sono tra le più potenti e toccanti mai realizzate. Questa è un’opportunità unica per vedere un’eccezionale raccolta di capolavori”.
Michelangelo & Sebastiano DOVE, COME E A QUANTO- 15 marzo-25 giugno
National Gallery, Londra
L’impressionismo non è limitato alla Francia, e neppure all’Europa. La National Gallery di Londra sta preparando una mostra davvero inconsueta per tutti quelli che, abituati alle cicliche mostre allestite nei musei di tutta Europa e dedicate ai classici nomi dell’impressionismo, finora non sapevano che il movimento impressionista fosse arrivato perisno nell’Oceano Pacifico, in Australia dove la corrente artistica ha sposato le aspirazioni nazionaliste del Paese.
Debutterà il 7 dicembre alla National Gallery di Londra una esposizione dedicata agli impressionisti provenienti dall’Australia: Australia’s Impressionists. Un percorso unico, quanto meno in Europa, visto che si tratta della prima retrospettiva interamente dedicata agli impressionisti australiani.
A quiet day on Darebin Creek [Merri Creek], 1885Nel percorso espositivo, 41 quadri molti dei quali per la prima volta in mostra in Europa, sarà possibile scoprire l’impatto dell’impressionismo europeo sugli artisti provenienti dall’Australia tra il 1880 e il 1890 ed esplorare le contiguità che emergono dalle due diverse esperienze e tradizioni. Gli artisti che, in diverse fasi della loro carriera, avevano viaggiato dall’Austria all’Europa, si ispiravano ai lavori di Whistler e Monet, sperimentavano la pittura all’aria aperta con i differenti effetti di luce e colore e provavano nuove tecniche pittoriche.
L’esposizione si concentra sui quattro principali pittori impressionisti provenienti dall’Australia: Tom Roberts (1856–1931), Arthur Streeton (1867–1943), Charles Conder (1868–1909) e John Russell (1858–1930) ed evidenzierà il crescente senso si apparenza nazionale proprio negli anni in cui l’Australia si proclamava Federazione (1901).
Riddells Creek, 1889
Australia’s Impressionists è organizzata in tre sezioni principali, ciascuna delle quali esplora le connessioni degli artisti, lo stile e la vicinanza o la distanza tra tradizione europea e australiana.
Sarà possibile visitare Australia’s Impressionists fino al 26 marzo 2017. Un’occasione davvero unica per comprendere le reciproche influenze, i puti di contatto e le differenze tra Europa e Australia. Molti dei dipinti in mostra provengono infatti da gallerie o collezioni australiane. E per chi non ha in programma, almeno a breve, viaggi in Australia… quindi è proprio il caso di dire, ora mai più. Per chi invece in Australia c’è stato, un’occasione in più per scoprire l’alba del continente dove la natura ora come allora regna sovrana.
On the River Yarra, near Heidelberg, Victoria, about 1890
DOVE, COME E A QUANTO
Australia’s Impressionists -National Gallery, Londra
Dal 7 dicembre 2016 al 26 marzo 2017
Dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17) -venerdì dalle 10 alle 21 ( ultimo ingresso alle 20.15)
Ingresso: 7,5 sterline
Circular Quay, 1892
West End Live, 48 ore di musical pronte a infiammare Londra
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Sabato 18 e domenica 19 giugno, in un solo weekend oltre 25 block buster del West End londinese si alterneranno in scena a Leichester Square per uno show imperdibile: il West End Live 2016, giunto ormai alla sua 12° edizione. Dalle 11 (domenica dalle 12) alle 12 una full immersion con i migliori interpreti della scena londinese che riproporranno, davanti al pubblico di Leichester Square , il meglio dei diversi show. C’è di più…è anche gratis.
I nomi dei musical attesi al West end Live sono da brivido tra i superclassici del West End londinese: American Idiot, Beautiful – The Carole King Musical, The Bodyguard, Charlie And The Chocolate Factory, Disney’s The Lion King, In The Heights, Impossible, Jersey Boys, Les Misérables, Mamma Mia!, Matilda The Musical, The Phantom Of The Opera, Showstopper! The Improvised Musical, Stomp, Sunny Afternoon, Thriller Live e Wicked. debuttan questanno all’11° edizione del West End Live: Kinky Boots, Breakfast At Tiffany’s, Crazy For You, Guys And Dolls, Jesus Christ Superstar, Motown The Musical, Murder Ballad, The Secret Garden, Show Boat e The Wedding Singer. Tra le star del musical sono poi attesi: Beverley Knight, Matt Cardle, Samantha Barks e Pixie Lott.
L’ideale per partecipare all’evento e goderselo fino in fondo è quello di arrivare già attrezzati a Leichester Square con tutto quello che può servire in una classica giornata londinese: dalla crema solare all’ombrello, senza dimenticare magari qualche genere di alimentare di conforto per ampliare il godimento…ovviamente anche all’interno del Wes End Live non mancano i punti ristoro, ma la scelta è più ampia in un tesco qualsiasi. Arrivare presto è un must per non perdersi neppure un secondo del West end Live ed essere sicuri di entrare, possibilmente prima dell’apertura dei cancelli così come mettersi ordinatamente in fila (generalmente l’apertura dal lato della Sainsbury Wing della National Gallery corre più veloce) e aspettare il proprio turno. una volta entrati è bene scendere subito verso il palco, non appena infatti la piazza si riempie chiudono l’accesso al palco. Se sono libere poi è consigliabile accaparrarsi subito un posto sulle scale, possibilmente in alto: si ha un audio e una visuale perfetta, stando per di più comodamente seduti.
Insomma il West End Live per chi è a Londra in questi giorni, è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.
San Valentino, cinque idee per stupire il partner
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San Valentino ormai è alle porte. Per chi non avesse ancora deciso dove trascorrere la sera il giorno più romantico dell’anno, ecco qualche cinque idee per stupire il partner.
San Valentino alla scoperta di Pavia “In love” Appuntamento speciale per la festa degli innamorati a Pavia dove sarà possibile prendere parte a una passeggiata (Pavia in Love appunto) per le vie del centro cittadino e conoscere tutte le storie e gli intrighi rosa che, proprio da quelle vie medioevali della città lombarda sono passate nel corso dei millenni. Le passeggiate (oltre a Pavia in Love, ce ne sono molte altre da scoprire: dai Longobardi ai fantasmi che infestano il Ticino, dalle caffetterie storiche pavesi ai grandi scienziati dell’ateneo pavese, da San Siro a Sant’Agostino, alle storie d’amore) durano due ore e sono condotte dai cantastorie dell’Associazione Culturale il Mondo di TELS e dalle guide della Cooperativa Oltre Confine. Prenotazione obbligatoria (per informazioni: Me in Italy by I Viaggi di TELS: Tel. 0382578706 – Mail: info@me-in-Italy.com e Infopoint Stazione Ferroviaria di Pavia: 0382538769 – Mail: infopointpavia@gmail.com).
Un San Valentino all’insegna della magia a Londra Un San Valentino ad Hogwarts, nella scuola di incantesimi più famosa nel mondo della fiction. I Warner Bros Studios di Londra, sede del parco a tema dedicato Harry Potter, propongono un appuntamento speciale con la magia e il romanticismo per le serate del 13 e del 14 febbraio. Cena a lume di candela nella sala grande di Hogwarts e tour notturno degli studios per 495 sterline a coppia (600 euro circa), gadget compresi.
Un San Valentino dibenessere Allo Sport & Kurhotel Bad Moos di Sesto Moso in provincia di Bolzano, si può trascorrere una serata speciale all’insegna del benessere in una cornice romantica e spettacolare. Il pacchetto “Esclusive Night Spa” permette di prenotare dalle ore 20 alle 23 la Panoramic Sauna St. Valentin “Cembra”, le docce a cascata sulfurea e la Sala relax Old Stube in esclusiva a 50 euro a persona. In legno di cirmolo e con gettate di vapore agli aromi del bosco, questa sauna offre una vista incantevole sulle montagne e sulla chiesetta St. Valentin. Appena fuori si trovano le docce a cascata sulfurea per un comfort anche salutare. Dopo la sauna, sosta nella Sala relax Old Stube ricavata in un’antica Stube gotica del 13esimo secolo. Il divanetto ad angolo e le poltrone in pelle con i morbidi cuscini in loden color burro, i lettini ergonomici in legno con materassini nocciola posizionati davanti alle finestre, il tavolino e le sedie tipiche, tutto invita al rilassamento. E poi la cura per i dettagli, foto di famiglia di tempi passati, ceppi con sacchettini di fieno e pigne, tutto è studiato fin nei minimi particolari.
San Valentino al chiaro di luna sulle Dolomiti Si parte al chiaro di luna dagli impianti di Arabba, a quota 1.602 metri, subito accolti da un piccolo aperitivo e, dopo una risalita di venti minuti, si giunge a destinazione a quota 2.478 metri . la direzione è quella del ristorante Viel dal Pan, dove sarà possibile trascorrere con un menù studiato apposta dallo chef napoletano Ivan Matarese. Il tutto per 75 euro. Per informazioni +39 335 6306696.
San Valentino a Stoccolma per un party lungo una notte nel cuore di Stoccolma Per un San Valentino glamour non può esserci altra destinazione che Stoccolma per un party lungo tutta una notte e che si preannuncia un evento da tutto esaurito. Mamma mia! The party promette far rivivere le atmosfere dell’omonimo musical nel cuore di Stoccolma, patria degli Abba. L’operazione porta una firma importante, quella di Björn Ulvaeus, uno dei quattro componenti della band svedese. Il locale (Tyrol) ha aperto le porte sull’isola di Djurgården e ogni sera si trasforma in una taverna greca (come l’ambientazione del musical) dove si cena e ci si diverte a ritmo di “Dancing Queen” e delle altre hit del gruppo icona della musica glam pop degli Anni ’70.