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Brunella Platania racconta Heathers – Il Musical

Heathers”, il musical ispirato al film-cult del 1989 “Heathers – Schegge di Follia” con Winona Ryder e Christian Slater, si prepara a debuttare in Italia. Una scelta coraggiosa, molto audace e interessante, voluta da un trio di professionisti di tutto rispetto, quali Brunella e Maria Laura Platania e Marcello Sindici.

In America, dove ha debuttato nel 2013 con grande tributo di pubblico e critica, “Heathers” è diventato un vero e proprio fenomeno di massa.

Lo spettacolo tratta tematiche di grande attualità: bullismo, adolescenza a rischio, omofobia, suicidio: argomenti profondi, trattati con pensosa leggerezza e in chiave esorcizzante, grazie anche a una colonna sonora rock, originale e coinvolgente, pienamente aderente ai momenti salienti e ai passaggi narrativi della trama.

Brunella Platania, regista, attrice, cantante, un grande nome del teatro italiano, e che di “Heathers” ha curato la regia e l’adattamento in italiano, ci racconta il perché di questa particolare scelta.

Perché Heathers? È stata una scelta solo artistica o per i temi trattati?

Ho strenuamente voluto questo spettacolo: ho insistito e mi sono applicata con determinazione, insieme a Marcello Sindici, per ottenere la possibilità di portarlo in scena in Italia, anche se per ora in una High School Edition, che comunque è di tutto rispetto.
È stata una prima di tutto scelta artistica perché mi sono innamorata sia della colonna sonora, che è molto rock, molto forte e assolutamente accattivante, sia della messa in scena teatrale di un film cult degli anni ’90 “Schegge di Follia”, a cui sono molto affezionata.
Pensare che qualcuno abbia trovato il coraggio e il modo di portare in scena la storia controversa che racconta il film, mi ha completamente affascinato. Ovviamente la pellicola tratta argomenti molto forti, pur con accenti a tratti ironici e leggeri, che, nella versione teatrale, sono ancora più rilevanti.
Quello che ha convinto me, Maria Laura e Marcello sono stati proprio questi argomenti, tra l’altro attualissimi, che, essendo così forti, vanno per forza trattati con un minimo di leggerezza.
La colonna sonora, insieme con quell’impronta più ironica e- direi quasi – sopra le righe, serve proprio a questo, a sdrammatizzare un po’ i toni, perché altrimenti sarebbero troppo pesanti per uno spettacolo teatrale.

C’è un messaggio?

E’ uno spettacolo con un messaggio importantissimo. Tratta argomenti scottanti, duri, pesanti. L’occhio è puntato sul microcosmo di una scuola che è rappresentativa di un mondo in corruzione e, soprattutto, su questa adolescenza che attraversa un momento delicatissimo.
Abbiamo messo sotto una lente d’ingrandimento un po’ deformante, proprio per garantire maggiore serenità nell’audience, i veri problemi adolescenziali, le tematiche che riguardano i nostri figli, i figli di questo mondo: il bullismo, l’omofobia, il suicidio adolescenziale che è conseguenza della sofferenza, della mancanza di equilibrio, della mancanza di protezione, dell’assenza degli adulti che a volte ignorano o non vedono il dolore dei giovani.
Il “male” e il disagio ormai passano attraverso mezzi che sono poco controllabili: tutte tematiche di un’attualità sconvolgente molto vicine a noi.
Lavorare a questo spettacolo, in versione italiana, con un cast di ragazzi, ci ha portato a curare l’adattamento con molta attenzione e scrupolo, proprio perché il messaggio passasse con più incisività.

In generale il musical e il teatro devono trasmettere un messaggio? È uno dei compiti dell’arte in generale?

L’arte è comunicazione, è veicolo di emozione, di sentimenti, di tradizione, è il modo che hanno gli esseri umani, in qualche modo, di eternare se stessi, le proprie potenzialità e capacità e di tramandare, di far arrivare la loro voce anche a chi ci sarà dopo.
Certamente l’arte ha questo compito, ma non dimentichiamo che mantiene anche quello del divertimento e dell’intrattenimento.
In qualche modo, bisogna che i due aspetti siano legati tra loro, perché dove c’è leggerezza, i messaggi profondi arrivano in maniera più diretta, perché si predispone il pubblico a uno stato d’animo più ricettivo.

Lo spettacolo ha mantenuto l’ambientazione negli anni 80?

Lo spettacolo ha un’ambientazione più anni ’90. Quegli anni erano meno problematici per la generazione giovanile, anche se gli adolescenti hanno sempre vissuto gli stessi problemi.
Dal mio punto di vista gli anni ’80 davano più ganci, offrivano più possibilità di appoggio, di motivazione e di “salvezza”.
Negli anni ’90 abbiamo assistito a un passaggio verso un’atmosfera più cupa, più demotivante e quindi alcune problematiche anche incomprensibili sono venute più in superficie e si sono rese più evidenti.
Questa è la chiave dello spettacolo. All’improvviso, in una mente non completamente sana si è insinuato il tarlo della demolizione di una generazione a sé contemporanea, una sorta di autodistruzione proprio per eliminare traccia di quelli che nel musical sono chiamati dinosauri.

Quale sarà il futuro di questo Heathers?

Il futuro di Heathers lo decideranno il pubblico e lo spettacolo stesso!
Da parte nostra ce la mettiamo tutta, perché sia un lungo futuro.
È la prima volta che viene portato in Italia,; poi debutterà a Londra nel 2018 e infine sbarcherà anche in altri paesi europei.
Non è certamente uno spettacolo semplice, ma è assolutamente attuale e artisticamente straordinario, perciò speriamo che nel futuro abbia una grande diffusione, soprattutto per il messaggio che contiene e perché parla dei giovani, è fatto da giovani e non può non lasciare il segno in chiunque lo venga a vedere.

Vi aspettiamo dal 20 al 22 ottobre allo Spazio Diamante di Roma.

Per tutte le informazione visitate la pagina Facebook ufficiale “Heathers the Musical Italia – High School Edition” e il sito www.heathersmusicalitalia.com

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Georgie – Il Musical: una travolgente storia d’amore in tour

Georgie – Il Musical, dopo il debutto lo scorso maggio al Teatro Orione di Roma, parte per il tour ufficiale con un nuovo allestimento e un cast stellare. Lo spettacolo, tratto dalla novella di Mann IzawaLady Georgie”, reso celebre in Italia dal noto cartone animato, ha vinto due prestigiosi premi ai Broadway World Italy Awards 2016 come “Miglior Spettacolo con Partitura Originale” e come “Miglior Attrice non protagonista” a Brunella Platania.

Anche in questa nuova versione troveremo sul palco grandi artisti del teatro musicale italiano, a partire da Claudia Cecchini, che torna a vestire i panni della protagonista Georgie, Brunella Platania  nel ruolo della madre adottiva Mary Buttman (Brunella è anche vocal coach e acting coach) e Dario Inserra che, dopo essere stato Arthur Buttman nella scorsa stagione, interpreterà il giovane aristocratico Lowell J.Grey. Interpretano i ruoli dei fratelli Abel e Arthur Buttman i gemelli Daniele e Umberto Vita, novità di questo cast insieme a Roberto Rossetti nelle vesti dell’intrigante e misterioso Irwin Dangering e a Lalo Cibelli che darà volto e voce al Duca Dangering.

La storia, tratta dal manga, è ambientata nella seconda metà del XIX secolo, quando l’Australia era ancora una colonia penale Inglese. Una sera, il signor Buttman, un agricoltore del luogo, trova una donna in fin di vita, Sophie, che gli affida la figlia Georgie, ancora in fasce. Nonostante il pericolo, infatti la donna sembra fuggita dal vicino campo di prigionia, l’uomo decide di prendere con sé la bambina. Georgie viene così adottata dalla famiglia Buttman, composta dal padre, dalla madre Mary e dai due fratelli Abel e Arthur. La madre adottiva non riesce però ad accettare la piccola Georgie: a turbarla sono sia le sue oscure origini che il timore, peraltro giustificato, che, crescendo, la ragazza possa portare scompiglio tra Abel ed Arthur. Gli accadimenti vedranno Georgie intraprendere un viaggio lungo e pericoloso partendo dalla sua amata Sydney fino ad approdare in una Londra grigia e sconosciuta alla ricerca delle sue vere origini e del suo amore, l’aristocratico Lowell J. Grey. La piccola Georgie dovrà crescere in fretta e dar conto alle sue vere emozioni.

La storia d’amore di Georgie e Lowell si prepara a conquistare i cuori del pubblico italiano!

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fotografie Valentina Vallorini

GEORGIE IL MUSICAL

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TOUR

30 MARZO – TEATRO TRAIANO – CIVITAVECCHIA

1 APRILE – TEATRO GIUSEPPETTI – TIVOLI

4 APRILE – TEATRO ARTEMISIO – VELLETRI

6 APRILE – TEATRO LEA PADOVANI – MONTALTO DI CASTRO

8 E 9 APRILE – TEATRO CONDOMINIO – GALLARATE

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Stefano Colli: il nuovo volto della musica e del teatro italiano

In un periodo in cui vanno avanti e sono noti al grande pubblico solo i partecipanti dei talent show, ci fa piacere presentare un artista a trecentosessanta gradi, che ha fatto la sua gavetta e che oggi può ritenersi a tutti gli effetti come uno dei giovani talenti del momento. Il suo singolo d’esordio, Crudele, uscito poco prima del Festival di Sanremo, che si è dovuto quindi scontrare nelle classifiche con le canzoni sanremesi, è tuttora in posizione top tra i brani più scaricati di iTunes.

Stiamo parlando di Stefano Colli, ventisettenne di Pianoro in provincia di Bologna.

Stefano, quando hai capito che la voce sarebbe stata la tua professione?

Ho iniziato a cantare tardi, avevo 17 anni. Il mio liceo organizzava un corso pomeridiano di musical, tenuto da Lorenzo Scuda e Francesca Folloni degli Oblivion, e i miei compagni mi hanno convinto ad iscrivermi. Proprio lì ho scoperto questa mia passione per il mondo del teatro e della musica e mi sono poi iscritto a una scuola di canto.

Quando è iniziato il tuo percorso in questo mondo?

La prima collaborazione importante è stata con Iskra Menarini, la storica vocalist di Lucio Dalla, che mi ha scelto, insieme ad altri ragazzi, per seguirla nelle sue tournée, nelle trasmissioni televisive e radiofoniche. Grazie a lei ho avuto l’opportunità di incontrare e cantare con grandi artisti come Lucio Dalla, Francesco de Gregori, Marina Rei, i Pooh, e di calcare palcoscenici fantastici. Ho vissuto davvero grandi esperienze al fianco di Iskra ed è stata una bellissima opportunità poter lavorare con un’artista del suo calibro.

Ricordavi prima che hai anche una passione per il musical.

Diciamo che parallelamente alla carriera da cantante ho fatto parte della compagnia Aspettando Broadway, diretta prima da Robert Steiner e poi da Vittorio Matteucci, grandi performer con cui ho avuto l’opportunità di studiare e di calcare le scene al loro fianco. Ho conosciuto anche Brunella Platania e Marcello Sindici, e, come dicevo, Vittorio Matteucci che, tra l’altro, ha scritto uno spettacolo per la compagnia dal titolo “Riunione di compagnia. Un geniale pretesto per fare musical” di cui ha firmato il testo e la regia insieme a Marco Manca. Ho avuto quindi tutta una serie di opportunità anche se il mio debutto vero e proprio nel mondo del musical è avvenuto all’Auditorium della Conciliazione di Roma con Canterville – Il Musical, scritto da Robert Steiner, Flavio Gargano e Valentina di Paolis, con la regia di Marco Simeoli.

Parliamo di Stefano cantante pop.

Ho sempre scritto i miei pezzi. Poi sono arrivate tante esperienze, tanti festival ma soprattutto, nel 2015, è arrivata la finale del festival di Castrocaro su Rai 1. Un’esperienza veramente indimenticabile, fantastica: eravamo 10 finalisti dopo mesi e mesi di selezioni. Dopo questa esperienza sono stato contattato da quello che è il mio attuale produttore artistico, Giancarlo di Maria, che vanta collaborazioni illustri. Giusto per ricordarne qualcuna, Giancarlo ha collaborato all’ultimo disco di Mina e Celentano, ha lavorato con Il Volo, con Giò di Tonno e Lola Ponce, dirigeva lui l’orchestra quando vinsero il festival di Sanremo, Luca Barbarossa, Andrea Bocelli, Laura Pausini, tutte collaborazioni importantissime. Insieme abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto nostro, abbiamo fatto un percorso di ricerca, di sperimentazione, di scrittura. Abbiamo lavorato per più di un anno fino ad uscire con il nostro primo singolo, che è un po’ il biglietto da visita. Per questo progetto mi piace parlare al plurale perché è stato davvero un lavoro di squadra molto importante e a cui sono molto legato. Crudele è il singolo con cui siamo usciti e di cui è stato fatto anche un bellissimo videoclip, presentato in anteprima su TGCOM24 Mediaset. Nel video, come partner femminile, ho lavorato con la bellissima Lara Basso, noto volto televisivo e ex partecipante a Miss Italia. Adesso siamo in piena promozione di Crudele, brano che ci ha regalato, e ci sta tuttora regalando, bellissime soddisfazioni. Naturalmente siamo già proiettati al prossimo singolo e soprattutto all’album che non vedo l’ora di farvi sentire.

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Quali sono i tuoi progetti futuri oltre all’uscita del primo album?

Fortunatamente, al momento, ci sono tanti progetti in ballo, c’è tanta carne al fuoco, anche perché a me piace mettermi continuamente in gioco anche con cose molto diverse tra loro. Quindi, oltre all’album, partirà presto la tournée di Georgie – Il Musical, presentato in anteprima lo scorso anno al Teatro Orione di Roma, con la regia di Marcello Sindici e un super cast. Da metà marzo fino a metà aprile saremo in tournée per tutta l’Italia.

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C’è poi un progetto a cui sono molto legato. Insieme ad altri tre ragazzi diplomati alla BSMT di Bologna, Maddalena Luppi, Ricardo Sarti e Giulia Mattarucco, abbiamo messo su un gruppo che si chiama I Muffins Spettacoli, con cui stiamo lavorando molto con show per bambini e famiglie ma anche concerti e spettacoli di vario genere. È un progetto che si sta sviluppando e che ci sta regalando tante soddisfazioni.

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Gli altri progetti per ora sono top secret! Per scoprirli potete seguirmi su tutti i miei social, sulla mia pagina Facebook, su Twitter, su Instagram e sul mio canale YouTube dove troverete anche il videoclip di Crudele.

Tra le tante, quale è stata l’ultima grande emozione che hai provato, artisticamente parlando?

Sono tornato da poco dal Festival Internazionale del Cinema di Berlino, in cui sono stato ospite dell’Orchestra Sinfonica di Luciano Nelli, all’interno della Notte delle Stelle in cui viene consegnato il premio Bacco, che quest’anno, per quanto riguarda gli attori italiani, è andato a Nancy Brilli e Daniele Liotti. In questo contesto mi sono esibito come ospite per il terzo anno consecutivo, perché c’ero stato già altri due anni, quando era stata premiata Maria Grazia Cucinotta. Per me è sempre una grande emozione tornare ad esibirmi su quel palco tanto prestigioso. E poi Berlino è una città meravigliosa.

Facebook StefanoColliOfficial
Youtube stefanocolli891

IMG_6162Foto di Riccardo Sarti

 




Georgie: dal manga al musical

di Giuliana Tonini – Alzi la mano chi non conosce Georgie, l’anime, anzi no, il cartone animato – come preferisco chiamarli, visto che, per gli ex bambini degli anni Ottanta come me, erano semplicemente i cartoni – che da più di trent’anni va in onda tuttora in televisione.

Tutti conoscono la storia della bellissima ragazza dai lunghi capelli dorati che vive mille avventure, gioiose ma anche  drammatiche, tra l’Australia e l’Inghilterra nella seconda metà dell’800.

Il soggetto originale è una novella dell’autore giapponese Mann Izawa, che ha ispirato prima, nel 1983, il manga Lady Georgie e poi il cartone animato.

Adesso Georgie è diventata anche…un musical! Georgie Il Musical ha infatti debuttato in prima nazionale, dal 20 al 22 maggio, al Teatro Orione di Roma. E adesso siamo in attesa di conoscere le prossime date della tournee.

Lo spettacolo è stato ideato dallo sceneggiatore Claudio Crocetti, su libretto di Diego Ribechini e musiche del Maestro Tiziano Barbafiera, ed è patrocinato da dall’AVIS, l’Associazione Italiana dei Volontari del Sangue.

Tramite il crowdfunding, il sistema che consente di raccogliere fondi grazie ai contributi offerti da chiunque voglia sostenere un progetto, e sempre con il patrocinio dell’AVIS, è stato realizzato, prima dell’allestimento teatrale, anche il CD del musical, che si può acquistare sempre sul sito www.georgieilmusical.com e sulle piattaforme digitali iTunes, Google Play, Amazon, Timusic e Spootify.

Gli attori-cantanti e i ballerini coreografati da Marcello Sindici, tutti nei loro splendidi costumi, ci fanno riviere la storia della figlia del nobile inglese ingiustamente deportato in Australia durante il regno della regina Vittoria, che viene allevata da una umile famiglia e che, una volta cresciuta e diventata una ragazza bellissima, porta, senza volerlo, scompiglio nella propria vita e in quella della sua famiglia adottiva, in cui entrambi i ragazzi che in realtà non sono suoi fratelli, Abel e Arthur, si innamorano di lei. Iniziano così a una serie di traversie sull’onda della passione e dell’amore. Anche in scena, Georgie non si separa mai dal braccialetto d’oro e di pietre preziose che le ha lasciato la mamma prima di morire quando, neonata, l’ha affidata alle cure di Eric Buttman.

I bravissimi attori che danno vita e voce ai personaggi principali sono Claudia Cecchini (Georgie), che abbiamo visto anche in Dirty Dancing, Flavio Gismondi (Lowell), che ha calcato il palco anche in Newsies e Jersey Boys, Enrico D’Amore (Abel), Dario Inserra (Arthur), Brunella Platania (la mamma adottiva Mary Buttman), Nico Di Crescenzo (il papà adottivo Eric Buttman), Elisabetta Tulli  (la vera mamma, Sophie Gerald) e Maurizio Di Maio (il perfido e sadico Irwin Dangering).

Una, tra le tante, curiosità di questa produzione è che porta in scena il finale originale del manga, diverso da quello del cartone animato. Per rendere la conclusione della serie TV più adatta ai bambini, nell’ultima puntata Georgie, Abel e Arthur decidono di tornare da Londra in Australia, per vivere in serenità e come fratelli nei luoghi in cui sono cresciuti. Ce lo ricordiamo tutti, e ci ricordiamo anche che questa era l’ultima figurina dell’album di Georgie della mitica casa editrice Panini.

Il finale originale è molto più drammatico e agrodolce. Qual è? Non ve lo dico. Aspettate di conoscere le prossime date e andate a vederlo a teatro.

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Riferimenti:
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La storia d’amore di Georgie debutta in musical a Roma

Mancano ormai pochi giorni al debutto, in Prima Nazionale, di uno spettacolo molto atteso: “Georgie – Il Musical”. Il 20, 21 e 22 maggio 2016, sul palco del Teatro Orione di Roma, si potrà assistere alla romantica storia d’amore di Georgie, personaggio ispirato al soggetto del Manga “Lady Georgie” (1983), basato sulla novella scritta dall’autore nipponico Mann Izawa da cui è stato anche tratto un fortunato cartone animato, ancora trasmesso su molti canali televisivi.

Il progetto nasce nel 2009 da un’idea di Claudio Crocetti, autore della sceneggiatura, su libretto di Diego Ribechini e musiche del Maestro Tiziano Barbafiera. Nel dicembre del 2013 i brani sono stati raccolti in un CD, intitolato “Georgie il Musical”, realizzato a scopo esclusivamente promozionale, che contiene tutte le canzoni del Musical, autoprodotto tramite Crowdfunding e Patrocinato da  “AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue” che ha creduto nel progetto e lo continua a sostenere. Tra tutti gli artisti che hanno partecipato alla realizzazione del cd ricordiamo la presenza straordinaria di Vittorio Matteucci, che ha dato la sua voce al Duca Dangering.

Sul palco diciotto performer e dieci ballerini, diretti e coreografati da Marcello Sindici, un cast di altissimo livello già noto al panorama del teatro musicale e non. Nei ruoli principali troviamo: Brunella Platania (Mary Buttman), Elisabetta Tulli (Sophie Gerald), Claudia Cecchini (Georgie), Flavio Gismondi (Lowell), Enrico D’Amore (Abel Buttman) e Dario Inserra (Arthur Buttman).

Il cd è in vendita sul sito ufficiale www.georgieilmusical.it e sulle piattaforme digitali: iTunes, Google Play, Amazon, Timusic e Spootify.

GEORGIE – IL MUSICAL

Prima Nazionale

TEATRO ORIONE
Via Tortona 7 – Roma

20 maggio ore 21
21 maggio ore 17 e ore 21
22 maggio ore 17

Prevendita online www.eventbrite.it/d/italy/georgie-il-musical/

Infoline: +39 373.7574411

Biglietti €12 – €28

Per riduzione gruppi scrivere a info@georgieilmusical.it

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Loc. Georgie il musical