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Direttrici di musei italiani in una mostra fotografica

di Cristina T. Chiochia  Si è svolta mercoledì 2 marzo dalle ore 11.00 alle ore 13.00 presso il Palazzo Reale Piazza Duomo 12 Sala degli Arazzi primo piano l’anteprima per la stampa della mostra fotografica RITRATTE Direttrici di musei italiani  che sarà aperta sino al 3 aprile 2022 . “Ritratte – Direttrici di musei italiani” è sicuramente una mostra nella mostra, un omaggio all’ essere donne che parla non solo di curriculum vitae in poche righe di direttrici di musei italiani importanti sparsi per l’Italia, ma anche di cosa le ha spinte a fare questo lavoro, a prendersi cura del patrimonio artistico nazionale e non, ma soprattutto, cosa significhi “essere donna” nel mondo dei beni culturali in Italia. Un viaggio, insomma, avvincente dove si scoprono attraverso la fotografia, le “carte vincenti” che non devono mai mancare ad una donna per avere successo. Un modo unico, insomma, per festeggiare questa festa della donna, per comprendere da una prospettiva avvincente, cosa sia il patrimonio culturale in Italia, oggi.

La mostra promossa e prodotta da Palazzo Reale, Comune di Milano Cultura e Fondazione Bracco sarà visitabile inoltre gratuitamente . Come recita il comunicato stampa: “con questa mostra Fondazione Bracco continua nel proprio impegno per valorizzare l’expertise femminile presentando le professioniste che dirigono i luoghi della cultura italiani. Il progetto artistico con gli scatti d’autore del fotografo Gerald Bruneau si colloca nell’impegno della Fondazione per valorizzare le competenze femminili nei diversi campi del sapere e contribuire al superamento dei pregiudizi, così da incoraggiare una sempre più nutrita presenza di donne in posizioni apicali. La mostra illumina vita e conquiste professionali di 22 donne alla guida di primarie istituzioni culturali del nostro Paese, una sorta di Gran Tour che tocca 14 importanti città italiane da Nord a Sud: da Trieste a Palermo, da Napoli a Venezia per citarne solo alcune.

Il soggetto principale di “Ritratte” è la leadership al femminile. I musei, “luoghi sacri alle Muse”, sono spazi dedicati alla conservazione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico, custodi del nostro passato e laboratori di pensiero per costruire il futuro. Inoltre, sono anche imprese con bilanci e piani finanziari, che contribuiscono in modo cruciale alla nostra economia. Dirigere tali istituzioni comporta competenze multidisciplinari, un connubio di profonda conoscenza della storia dell’arte e di capacità gestionali e creative”. Una visione dove l’amore per i musei e soprattutto i sentimenti che trasmettono, diventano quasi immediati.

Le fotografie, sparse per le sale ed in grandi dimensioni, catturano lo sguardo e rendono le protagoniste quasi in dialogo con il visitatore.  Con i ritratti, insomma, a puro titolo di esempio quello di  Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese di Roma o di Emanuela Daffra, Direttrice Regionale Musei della Lombardia, la Fondazione Bracco rende visibili e riconosce le competenze di tante donne vincenti, declinando al femminile e sottolineando un movimento necessario per la parità di genere. Inoltre, essendo da tempo impegnata per contribuire alla costruzione di una società paritetica, fissa immagini di donne vincenti che hanno raggiunto posizioni sociali apicali dove essere donna, fa, spesso, la differenza.

Come lo sguardo del fotografo Gerald Bruneau sottolinea : “Il mio intento è stato quello di mettere in risalto, insieme all’incommensurabile vastità e bellezza del patrimonio artistico italiano, la bellezza di queste donne che si impegnano quotidianamente per rimettere i musei al centro di una proposta culturale elaborata in rete insieme ai soggetti più rappresentativi delle realtà in cui sono immerse, invitano alla partecipazione, stimolano confronto e pensiero critico”,  incarnando così un viaggio nella bellezza del patrimonio culturale italiano attraverso gli occhi e l’aspetto di chi li custodisce, la mostra prosegue idealmente il progetto  “100 donne contro gli stereotipi” (100esperte.it) . Vera e propria narrazione complementare, le foto di Gerald Bruneau, torna a fotografare per Fondazione Bracco dopo la mostra fotografica “Una vita da scienziata” (con i ritratti di alcune delle più grandi scienziate italiane, che da allora è stata esposta non solo a Milano, Roma, Todi ma anche a Washington, Philadelphia, Chicago, Los Angeles, New York, Città del Messico e, per la festa della Donna , l’ 8 marzo a Praga. Donne protagoniste. Ritratti professionali finalmente e non glamour o pubblicitari e un museo, non solo ricorrenze per ricordarlo. Se con una mostra fotografica, tanto meglio.




Vesna Pavan in “Fermo Immagine”

Vesna Pavan, artista di Spilimbergo (PN) che, come ama definirsi, è una donna che dipinge altre donne, prende e riconferma il suo impegno sociale a favore delle vittime di deturpazioni da acido. Venerdì 25 novembre 2016, in occasione della Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne, Vesna Pavan inaugurerà infatti una mostra fotografica di sensibilizzazione sul tema, dal titolo “Fermo Immagine”. Il percorso fotografico voluto da Vesna Pavan, sarà aperto al pubblico dalle ore 13:00 alle ore 19:00 all’interno della galleria “Spazio M7” di via Monte Nevoso 7 a Milano. L’esposizione rimarrà accessibile poi fino al 30 novembre 2016 e sarà visitabile  su appuntamento.

La mostra è composta da circa duecento foto che Vesna ha scelto tra le immagini più significative, viste in tv negli ultimi due anni e mezzo. “Fermo Immagine” ha l’obiettivo di farci riflettere su due aspetti: il primo riguarda la velocità dei video che vengono proiettati durante i telegiornali, che talvolta rende impossibile una visione chiara e una comprensione completa; il secondo è lo spaventoso numero di donne che hanno subito violenze, percosse e mutilazioni negli ultimi due anni e la necessita di fare qualcosa affinché la situazione possa cambiare.

Venerdì 25 novembre  verrà presentato, in anteprima assoluta, il video raffigurante l’installazione multi-sensoriale, che Vesna Pavan aveva allestito il 14 febbraio 2015, in occasione della presentazione di RED&FUCHSIA, progetto umanitario che Vesna Pavan sta portando avanti allo scopo di raccogliere fondi da destinare ad ASFI (Acid Survivors Foundation India) e ASTI (Acid Survivors Trust International), associazioni umanitarie che assistono quotidianamente le donne che hanno subito violenza. Centoventicinque opere appartenenti al ciclo SKIN sono state realizzate da Vesna appositamente per essere vendute all’asta nelle sedi Rotary di 24 paesi, dall’Italia all’India, e i proventi verranno devoluti interamente alle due associazioni.

 




Anne Leibovitz in mostra a Milano dal 9 settembre 2016

“WOMEN: New Portraits”, la mostra in cui si possono ammirare i nuovi scatti commissionati alla celebre fotografa Annie Leibovitz, sarà inaugurata a Milano il 9 settembre 2016 presso gli spazi di Fabbrica Orobia 15, e resterà in programma fino al 2 ottobre, come tappa di un tour globale che tocca 10 città.​

Il nuovo lavoro di Annie Leibovitz prosegue un progetto iniziato oltre quindici anni fa con “Women”, una raccolta di ritratti pubblicata nel 1999 e tuttora molto popolare. Susan Sontag, che aveva collaborato alla realizzazione del primo progetto, l’aveva definita un “work in progress”. “WOMEN: New Portraits” riflette i cambiamenti del ruolo della donna nella società contemporanea e, nel corso del prossimo anno, andrà a costituire un’unica opera composta da molteplici scatti.​

Il progetto è stato voluto da UBS. Annie Leibovitz ha dichiarato: “Quando ho proposto a UBS di proseguire il progetto WOMEN, non c’è stata alcuna esitazione. Facciamolo, è stata la risposta, e il supporto è stato straordinario su tutti i fronti. L’impresa è molto ambiziosa, il soggetto talmente vasto, è come andare in mare aperto e fotografare l’oceano.”

DOVE, COME E A QUANTO
Fabbrica Orobia 15
Via Orobia 15, 20139 Milano, Italia
9 settembre – 2 ottobre 2016
Dal lunedì alla domenica ore 10-18, venerdì fino alle ore 20
Ingresso LIBERO
Fabbrica Orobia 15, costruita nel 1920, è uno spazio industriale storico, situato nel sud di Milano, vicino alla Fondazione Prada, in una zona che sta rapidamente diventando una destinazione per l’arte, la cultura e la moda.