di Cristina T. Chiochia
Il concetto di Metanoia non più solo come figura retorica, ma un concetto avvincente nella società conteporanea. Che propone dinamiche inedite in contesti tutto da costruire. Ma nella cultura è possibile? Si è svolto il 5 Luglio 2022 nella città di Torino la edizione 2022 degli stati generali della cultura, ovvero della industria culturale italiana, di Città di Torino, 24 ore Eventi e Fondazione Cultura Città di Torino con l’obiettivo di fare “il punto” sul patrimonio culturale italiano, un vero e proprio focus.
Non ha caso il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo ha dichiarato “Torino accoglie gli Stati Generali della Cultura con orgoglio e convinti che rappresenti l’occasione più importante per analizzare la più grande attività economica italiana. È chiaro a tutti che la cultura non è un aspetto accessorio e superfluo della vita di ognuno di noi, ma rappresenta uno degli aspetti più rappresentativi del nostro Paese. In questa giornata lo scopo è quello di fare sistema, mettere in rete le migliori esperienze e guardare il futuro con fiducia“. Ma è possibile vedere questo futuro con fiducia? Il concetto di metanoia anche in questo caso offre la chiave per coprendere il cambiamento, per accettare la svolta, , come ha sottolineato anche il Direttore Fabio Tamburinidel Sole 24 ore “uno dei settori più colpiti dalle misure di contenimento introdotte nell’UE per frenare la diffusione del coronavirus. In questi due anni sono stati messi a nudo modelli di business ‘pre-covid’ che più di altri hanno sofferto la forzata inattività, ma contemporaneamente si è presentata un’incredibile opportunità di rinnovamento e riorganizzazione, per chi è stato in grado di coglierla. Profondi cambiamenti culturali e tecnologici stanno imponendo nuove figure professionali, nuovi investimenti, e una nuova diffusa competenza digitale. Ora si riparte, come dimostra il settore degli eventi dal vivo, ma si deve farlo consapevoli che nulla può essere più come prima.” Pensare la cultura, in modo nuovo ed inedito. Dove far crescere la cultura significa anche creare eccellenze decisive per far distinguere il paese e sostenerlo. Idee e progetti. Metanoia del pensare, dunque, di nuovo. Far diventare l’Italia un paese sempre più europeo, come ha sottolineato il Ministro della Cultura Dario Franceschini. Creare una economia dellacultura in italia tra pubblico e privato? Forse. Sicuramente la chiave di questi stati genereli è stata l’idea che il valore sociale ed economico dellacultura c’è ed esiste. Ed è un aspetto che in tempi cosi confusi, sia ancora più necessario.