Smach porta l’arte sulle Dolomiti
Con la VII edizione di Smach l’arte arriva sulle Dolomiti, prendendo casa tra pascoli e boschi e rappresenta un’opportunità in più per godere la meraviglia del paesaggio alpino. Smach apre il 12 luglio sul grande prato della Ćiasa dl Maier a Piccolino, con una serata tra dj set, musica dal vivo e degustazioni. Le opere vincitrici, allestite durante le residenze tra il 1° e l’8 giugno scorsi, compongono un percorso ad anello nel paesaggi della Val Badia, visitabile fino al 14 settembre 2025.
Arte e paesaggio Smach è stata tra le prime iniziative a portare il pubblico dell’arte ad interagire con il paesaggio naturale nel pieno rispetto dell’ambiente. Per ogni edizione Smach invita artisti ed artiste a cimentarsi su di un tema di riflessione per promuovere un dialogo tra la cultura contemporanea e la tradizione millenaria del patrimonio materiale e immateriale delle Dolomiti Unesco e, più in generale, delle aree montane. Per il 2025 il tema scelto è la “cu”, la pietra che si usa per affilare la falce, attraverso cui si fa riferimento a quei processi materiali, ma anche mentali, di evoluzione tecnica e di immaginazione.
Installazioni e Dolomiti I siti della Biennale si trovano in Val Badia, tra i 1,316 e i 2,465 metri di altitudine, sparsi in un territorio di circa 120 chilometri quadrati, e sono raggiungibili con percorsi che variano dai pochi minuti alle 2 ore. Il visitatore può scegliere autonomamente le tappe escursionistiche o aderire ai tour.
A San Martino poi si può visitare è sempre aperta Smach Val dl’Ert, il Parco Pubblico dove sono installate le opere della collezione permanente, composta attualmente da 27 opere acquisite dalle passate edizioni della Biennale